Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo una notizia, sarebbe morto il giorno stesso in cui Virgilio prese la toga virile, il 15 ott. del 53). Non è noto il luogo di nascita: elementi di onomastica locale e generici riferimenti contenuti ...
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Filologo inglese (Kensington 1871 - East Hanney, Berkshire, 1957); studiò soprattutto Lucrezio, di cui nel 1947 diede un'edizione critica con traduzione e largo commentario in 3 volumi. Altre opere importanti: [...] The legacy of Rome (1925); Phases in the religion of ancient Rome (1932); Religion in Virgil (1935) ...
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Filologo classico tedesco (1853-1901); prof. a Gottinga e a Kiel. Studiò specialmente le Leggi di Platone e Lucrezio. Le sue opere principali sono: Das literarische Porträt der Griechen (1896) e Die Persönlichkeit [...] in der Geschichtschreibung der Alten (1898) ...
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Filologo classico tedesco (Amburgo 1824 - Bonn 1881), direttore (dal 1866) della Biblioteca universitaria di Bonn. Diede un'ottima edizione di Lucrezio (1852), e, nel 1855, il suo libro capitale su G. [...] G. Scaligero; poi si occupò soprattutto di storia della filosofia antica, specialmente di Aristotele, di cui tradusse i primi tre libri della Politica con acute congetture testuali (1872) ...
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Scrittore e saggista italiano (Roma 1925 - ivi 2014). Ha insegnato letteratura latina all'univ. di Pisa. Più che per i suoi studi accademici (pregevoli e originali quelli su Cesare e Lucrezio), è noto [...] di un baro, 1983; Spezzare l'assedio, 1984; Amate ombre, 1987; Diario segreto di Giulio Cesare, 1994; Nei pleniluni sereni (Lucrezio), 1995; Pietà per le spie, 1996; Reds, 2003; Cronaca di follie e amori impossibili,
2004
Tra le sue opere più ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] ). Né, ovviamente, il B. sarebbe giunto ai risultati che poté conseguire se non avesse amato di costante amore Lucrezio, non avesse avvertito in se stesso una forte - quantunque incoerente - passione filosofica, non avesse studiato a fondo Epicuro ...
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Latinista (Firenze 1909 - ivi 1982); prof. univ. dal 1942, ha insegnato letteratura latina nell'univ. di Firenze. Fra le opere si ricordano: Il verbo latino: principi di sintassi storica (1946, 2a ed. [...] 1959); Da Lucrezio a Tacito (1950); Studi catulliani (1953); Interpretazioni grammaticali (1958); La letteratura romana. Saggio di sintesi storica (1968); Filologia e linguistica (1968). Raccolte di scritti precedenti sono: Interpretazioni letterarie ...
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FERRERO, Leonardo
Marcello Gigante
Nato a Cuneo il 7 dic. 1915 da Antonio e da Domenica Peano. Allievo di A. Rostagni, si laureò a Torino nel 1937. Professore di latino e greco dal 1940 insegnò nei [...] , guardando all'alessandrinismo in generale e dimostrando, con una tesi ancora valida, i legami fra il mondo poetico di Lucrezio e la poesia e la poetica neoterica e alessandrina, e non solo nella tradizione arcaicizzante.
Nei due volumi catulliani ...
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Umanista e filologo (Monteuil-sur-Mer, Piccardia, 1520 circa - Parigi 1572); dopo due lunghi viaggi in Italia (1549-53 e 1556-60), fu nominato prof. di greco al Collegio di Francia (1560-72). Eccellente [...] latinista, curò edizioni di Lucrezio (1564), di Orazio e di altri autori latini. ...
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Umanista (n. Lonigo 1412 - m. 1500 circa). Allievo di Vittorino da Feltre e quindi, a Venezia, di M. Crisolora, insegnò poi eloquenza a Treviso, Vicenza, presso la corte di Mantova e infine, sembra, a [...] Venezia. Gli si devono numerose edizioni commentate di classici latini (Cicerone, Lucano, Lucrezio, Quintiliano, Ovidio), traduzioni dal greco e varie operette di grammatica, retorica, metrica. ...
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lucreziano
agg. [dal lat. tardo Lucretianus]. – Di Tito Lucrezio Caro, poeta latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Lucrezio: il poema l., intitolato «De rerum natura»; il pessimismo l.; l’esametro lucreziano.
crescit eundo
(lat. «cresce con l’andare»). – Espressione di Lucrezio, riferita alla folgore (De rerum natura VI, 341), e che si ritrova simile in Virgilio, Aen. IV, 175, riferita alla Fama (viresque acquirit eundo «e procedendo acquista forza»)....