Pronipote di Tarquinio Prisco e sposo di Lucrezia; dopo l'oltraggio di Sesto Tarquinio, cooperò con Bruto alla cacciata dei Tarquinî da Roma e gli fu collega nel primo consolato. Poi, dallo stesso Bruto [...] fu costretto ad abdicare e ad andare in esilio perché nessuno della gente tarquinia rimanesse in Roma. ...
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Quinto re di Roma (dal 616 al 578 a. C.). Succeduto al re Anco, ebbe un ruolo importante nelle lotte contro Latini, Etruschi e Sabini; attuò riforme e realizzò interventi urbanistici all'interno della [...] con la moglie Tanaquilla si sarebbe quindi trasferito a Roma, cambiando il suo nome originario, Lucumone, in quello di LucioTarquinio. Divenuto caro al re Anco, alla sua morte sarebbe riuscito a farsi creare re dal popolo (616). Oltre alle vittorie ...
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Re di Roma (sec. 6º a. C.), sesto nella successione. Secondo una tradizione, figlio di Ocrisia, nobile latina divenuta schiava di Tanaquilla, moglie di Tarquinio Prisco, fu da questo elevato dall'originale [...] elevò un tempio), dopo un lungo regno (date tradizionali 578-535 a. C.), morì tragicamente, ucciso dal genero LucioTarquinio (il futuro re Tarquinio il Superbo), che agì d'accordo con la consorte Tullia, la quale poi con feroce gesto volle passare ...
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Agostino, Aurelio
Gaetano Lettieri
In tutta l’opera di M., il nome di A. (Tagaste 354 - Ippona 430) compare solo nel frammento di traduzione della Historia persecutionis Africanae Provinciae del vescovo [...] di Giunio Bruto, per nulla utile allo Stato? (III 16), ove si condanna l’esilio imposto da Bruto a LucioTarquinio Collatino, soltanto perché condivideva il nome del re deposto. Non soltanto M. giustifica come previdente l’apparentemente futile ...
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armi
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
La questione delle a. è fondamentale negli scritti di M. e la presenza del lemma è imponente, soprattutto se si aggiungono a arme e armi i verbi armare [...] alla patria e assoluto distacco da ogni idea di profitto materiale da trarre dalla guerra. Si pensi a Cincinnato, LucioTarquinio, Marco Attilio Regolo e Paolo Emilio (Discorsi III xxv; Arte della guerra I 69) che non consideravano la guerra ...
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Nome delle due figlie di Servio Tullio. La minore, di virtuosi costumi, sposò LucioTarquinio (detto poi il Superbo), la maggiore, donna perversa, sposò Arunte Tarquinio; accordatasi poi con il cognato, [...] insieme uccisero i rispettivi coniugi e si unirono in matrimonio. LucioTarquinio, quindi, uccise Servio e ne usurpò il trono. T. non esitò a passare col cocchio sul corpo del padre che giaceva in una strada, che prese il nome di vicus sceleratus. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roma repubblicana
Cristiano Viglietti
Intorno al 500 a.C. Roma si dà una nuova costituzione in cui i poteri del re vengono divisi tra più persone e in particolare tra due consoli eletti ogni anno dal [...] relazione, dalle fonti antiche, con la violenza sessuale che Sesto, figlio del re Tarquinio il Superbo, avrebbe perpetrato ai danni di Lucrezia, moglie di LucioTarquinio Collatino, la quale si sarebbe suicidata per l’onta subita non prima, però, di ...
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Bruto e la nascita della Repubblica romana
Paul van Heck
La vicenda di Lucio Giunio Bruto e dei Tarquini è narrata in parecchie fonti antiche e, più ampiamente che altrove, in Dionigi d’Alicarnasso [...] non sarebbe forse neppur bastato: perché come Livio dice e M. ripete (§ 8), il suo potere fu minato, oltre che dal genero LucioTarquinio, dalla sua stessa figlia che «stimava più essere regina che figliuola di re». Ma di tutto ciò M. qui non si cura ...
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Martelli, Lodovico
Paola Cosentino
Nacque a Firenze il 31 marzo 1500. Il padre, Lorenzo di Niccolò, fu coinvolto nell’ultimo governo repubblicano del triennio 1527-30, prima della definitiva resa della [...] una tirannia illegittima, pur fondata sul consenso del popolo. Della vicenda di Tullia, figlia del re Servio Tullio e moglie di LucioTarquinio, parla anche M. nei Discorsi (III iv): la donna, che spinge il marito a uccidere il padre per prenderne il ...
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GUICCIARDI, Francesco
Nadia Carnevale
Nacque a Modena nella seconda metà del sec. XVII. Trascorse gli anni di formazione nella sua città natale ed entrò ben presto alle dipendenze della corte ducale [...] esibirsi al teatro di Palazzo di Verona, per impersonare Vologeso nel Lucio Vero di Pollarolo e Zeno.
Il 1707 fu per il G. G., sempre per il pubblico napoletano, fu quella di LucioTarquinio Superbo in una riedizione del Turno Aricino, dramma su ...
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