Pretore (n. 125 a. C.), distrusse Fregelle che si era ribellata; console (121), diresse con energia le operazioni che portarono alla strage di Gaio Gracco e dei suoi compagni; l'anno seguente fu accusato della violazione delle leggi sulla provocazione al popolo, ma, difeso da Papirio Carbone, fu assolto; inviato (115) a capo di una commissione per regolare gli affari di Numidia, fu accusato di essersi ...
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Principe di Numidia (160 circa - 104 a. C.), figlio di Mastanabale; dallo zio Micipsa (rimasto dopo la morte dei fratelli unico re) ebbe parte del regno insieme con i figli di lui, Iempsale e Aderbale [...] moderato, inviando una commissione senatoria presieduta da LucioOpimio, che procedette alla spartizione del regno. La romane, tradì l'alleato consegnandolo all'inviato di Mario, Lucio Cornelio Silla. G., dopo essere stato trascinato in catene ...
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Tribuno della plebe romano (154-121 a.C.), figlio di Tiberio Sempronio Gracco, console nel 177 e nel 163, e di Cornelia, figlia di Scipione l'Africano. Ideò leggi che miravano al ristabilimento della sovranità [...] dal suo antico beniamino. Infatti quand'egli pose la candidatura al terzo tribunato non fu rieletto. Intanto, salito al consolato LucioOpimio, uno dei più risoluti capi dell'opposizione oligarchica, l'opera di G. ebbe a subire attacchi decisivi che ...
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VERRIO Flacco (Verrius Flaccus)
Marco Galdi
Figlio di liberto, visse sotto Augusto e Tiberio e fu uno dei più rinomati maestri di grammatica. Augusto gli affidò l'istruzione dei nipoti Gaio e Lucio. [...] Tiberio. Per la compilazione di essa egli dovette attingere a varie fonti, quali le Antiquitates rerum humanarum et divinarum di Varrone, gli scritti di Elio Stilone, di Aurelio Opimio e di altri.
Bibl.: De V. F. glossarum interprete, Halle 1898. ...
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