Poeta latino (n. Pesaro 170 - m. intorno all'84 a. C.); di origine servile, ebbe nella sua lunga vita rinomanza e fortuna. Fu poeta, immaginoso e fecondo, soprattutto di tragedie (restano 45 titoli con 700 versi in brevi frammenti), in alcune delle quali imitò Sofocle ed Euripide, d'argomento romano (praetextae) erano invece: il Brutus, che si riferiva alla cacciata da Roma di Tarquinio il Superbo; ...
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(o Clitemnèstra o Clitemèstra; gr. Kλυταιμήστρα e, per erronea trascrizione, Kλυταιμνήστρα, lat. Clytaemestra) Eroina greca, figlia di Tindareo e di Leda, sorella di Elena e dei Dioscuri, moglie di Agamennone, [...] inutile difesa di Ifigenia. Fra i tragici latini rappresentarono Clitennestra, nelle loro tragedie, specialmente Livio Andronico e LucioAccio. La sua figura fu anche ripresa in età moderna specialmente da J. Racine, nella tragedia Iphigénie en ...
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tragedia
Emanuele Lelli
L’uomo e i suoi problemi al centro della scena
Tra le più importanti creazioni artistiche che i Greci antichi hanno lasciato alla civiltà occidentale c’è la tragedia, genere [...] delle famiglie patrizie. I più famosi autori tra il 3° e il 1° secolo a.C. furono Quinto Ennio, Marco Pacuvio e LucioAccio.
Con l’avvento dell’Impero e la fine delle libertà politiche repubblicane, la tragedia romana sembrò entrare in crisi. Di ...
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