armare
Enrico Malato
. Il verbo, esclusivo della poesia, trova largo impiego nell'opera dantesca con notevole varietà di usi e di significati, sia propri che figurati e traslati; nel senso di " fornire [...] è buon ch'io m'armi, è specificato che bisogna " munirsi " nel primo caso di coraggio, per sopportare la vista di Lucifero, nel secondo di previdenza e prudenza per evitare le conseguenze di un comportamento avventato. Infine in Pd XXIV 46 e 49 Sì ...
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Poeta francese (Charleville 1854 - Marsiglia 1891). Dopo studî molto brillanti, ebbe un'adolescenza assai inquieta e vagabonda, fuggendo più volte di casa e aderendo agli ideali comunardi. Soggiornò quindi [...] formulato la teoria della "veggenza" (lettera a P. Demeny del 15 maggio 1871). Il poeta, nuovo Prometeo (e nuovo Lucifero), indagando e moltiplicando le sue facoltà, con ogni mezzo, compreso un "lungo, immenso e lucido sregolamento (dérèglement) di ...
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MINNITI, Mario
Donatella Spagnolo
– Nacque a Siracusa l’8 dic. 1577, da Girolamo e da Diana Minniti (Susinno).
Fondamentali per ricostruire le vicende e il catalogo delle opere del M. sono la biografia [...] è stata attribuita anche una Flagellazione (collezione privata; ibid., p. 170), versione ridotta della Flagellazione della Fondazione Lucifero di Milazzo, ed è stata ribadita la possibile paternità del Ritratto di Alof de Wignacourt in armatura (La ...
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antimachiavellismo
Alessandro Campi
Tra il giudizio che si legge nell’Apologia ad Carolum V del cardinale Reginald Pole (→), che nel 1539 definiva il Principe un libro «scritto dal dito di Satana» e [...] in inglese nel 1611, Ignazio di Loyola e M. finiranno così per contendersi un posto da consigliere alla corte di Lucifero a colpi di sotterfugi e artifici dialettici.
Il secolo dei lumi
Bisogna arrivare al secolo dei lumi per trovare una nuova ...
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CAPOCCI, Ernesto
Antonio Garibaldi
Marina De Marinis
Nacque il 31 marzo 1798, da Francesco e Marta Zuccari, a Picinisco in Terra di Lavoro, allora provincia di Caserta nel Regno di Napoli, attualmente [...] salute, egli avesse ripreso il suo posto di astronomo.
Il C. morì a Napoli il 6 genn. 1864.
Fonti e Bibl.: Il Lucifero (Napoli), 5 maggio 1838, n. 31; Atti parlamentari,Senato,Discussioni, leg. VIII, ad Indicem; A. Calani, Il Parlamento del Regno d ...
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lasciare (lassare)
Giuseppe Francescato
Il verbo è abbastanza frequente nelle opere di D., soprattutto nella Commedia, sia come transitivo che come reggente di altri verbi (all'infinito o con ‛ di ' [...] 95 (nel participio passato), Pd IX 121, XXX 50 (talvolta la ‛ condizione ' è indicata solo in modo indiretto: If XXXIV 89 credetti vedere / Lucifero com'io l'avea lasciato, e Pg XII 54); altri esempi in Vn XXXI 9 14, Fiore XXVII 7 e CLXXXIV 14, Rime ...
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distendere
Alessandro Niccoli
È vocabolo che appartiene quasi esclusivamente all'uso poetico; ricorre 24 volte nella Commedia, una nella Vita Nuova, due nel Convivio e una nelle Rime. Inoltre, in If [...] ad essere questo: laggiù, nella tomba o caverna dove eravamo (v. 98) c'è un luogo, un punto, remoto, distante da Lucifero, tanto quanto si distende, quanto è lunga, la tomba o caverna stessa. A conclusioni diverse perviene il Mattalia: anch'egli ...
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ala (ale; plur. ali, più raramente ale)
Fernando Salsan
Costituisce una figurazione frequente nella Commedia, tanto per le esigenze della fantasia escatologica, quanto per una propensione stilistica [...] la mortificazione della pece che le rende inerti), XXIII 35, XXXIV 46 Sotto ciascuna uscivan due grand'ali, e 72: queste di Lucifero, disposte in triplice coppia, hanno più del mostruoso, come quelle delle Arpie, in XIII 13 Ali hanno late, e colli e ...
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inno
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Dante Balboni
Alcune volte, nel Purgatorio, ricorre con preciso riferimento a uno degl'i. liturgici cantati dalle anime dei penitenti: così, nella valletta dei principi, l'altre [anime]... [...] Nel primo caso (Vexilla regis prodeunt inferni / verso di noi..., If XXXIV 1) la citazione è indiretta, quasi per contrapporre Cristo a Lucifero, il quale fu sì bel com'elli è ora brutto (v. 34); è chiaro che si tratta di un libero adattamento dell'i ...
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travagliare
Bruno Bernabei
Di rara frequenza, ma documentato, secondo un'articolata morfologia, in tutte le opere volgari del poeta (con la sola eccezione del Convivio), si determina semanticamente [...] 91 s'io divenni allora travagliato, / la gente grossa il pensi (D. si trova dinanzi la figura capovolta di Lucifero), è da attribuire funzione di aggettivo, nel senso di " confuso ", " stupito ".
Del tutto singolare, ma suffragato dalla tradizione ...
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lucifero
lucìfero agg. e s. m. [dal lat. lucĭfer -a -um, comp. di lux lucis «luce» e -fer «-fero», calco del gr. ϕωσϕόρος]. – 1. agg., letter. In senso etimologico, che porta la luce, che dà luce: Il dio dalla l. quadriga (D’Annunzio), Febo,...
luciferiano
s. m. – 1. Aderente allo scisma causato dal vescovo Lucifero di Cagliari, il quale diede vita a un movimento di intransigenza contro la riammissione degli ariani pentiti. 2. Nome dato ai seguaci di varie correnti ereticali più...