divorare
Calogero Colicchi
Con valore proprio è adoperato in Rime LXXXIII 33 Qual non dirà fallenza / divorar cibo, dove significa " mangiare con ingordigia, oltre misura, senza freno alcuno "; e quindi, [...] , in CXXIII 8 ma egli è dentro lupo per natura, / che divora la gente; figurato anche in If XXXI 142 Antëo... / al fondo che divora / Lucifero con Giuda, ci sposò: vale " ingoia ", " inghiotte " e, per estensione, " tiene in sé e tormenta ". ...
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VALVASON, Erasmo da
Bindo Chiurlo
Poeta e traduttore friulano, nato nel 1523 da un ramo della famiglia comitale dei Cucagna aventi seggio al Parlamento del Friuli, nel feudo avito di Valvason al Tagliamento. [...] argomento, come il Paradiso perduto, la lotta fra gli angeli buoni e gli angeli infedeli e la caduta di Lucifero. Appartiene a questo ultimo periodo anche una traduzione, energica nei versi sciolti, fiacca nei cori, della classica Elettra sofoclea ...
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Ulisse
Mario Fubini
Personaggio del canto XXVI dell'Inferno: di lui si fa pure menzione in Pg XIX 22-23, nel canto della sirena che a sé lo attrasse sviandolo dalla meta a cui tendeva, e in Pd XXVII [...] respinta la tesi del Nardi (e lo si cita come il più autorevole sostenitore di un U. ribelle, nuovo Adamo e nuovo Lucifero) è rimasta nei critici moderni una perplessità, che in genere non era degli antichi, nel giudicare l'atteggiamento di D. verso ...
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pelle
Andrea Mariani
Il sostantivo è usato nella Commedia (spesso in rima) e in due luoghi del Fiore. Come si deduce dai vari contesti (anche in Fiore LXXXI 12 il lupo di sua pelle non gittate, e XCVII [...] umani. In If XXXIV 60 la schiena di Giuda rimane spesso de la pelle tutta brulla, a causa dei feroci graffi di Lucifero; l'espressione ricorda, per l'efficacia, Cerbero che graffia li spirti ed iscoia ed isquatra (VI 18).
Ma l'uso più pregnante ...
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Nilo
Adolfo Cecilia
È il maggior fiume dell'Africa; esce da un'insenatura del lago Vittoria, ma viene considerato suo ramo sorgentifero il più importante immissario del lago stesso, il fiume Kagera. [...] terram Aethiopiae ").
Altra citazione del N. è in If XXXIV 45, ove D., per indicare il colore nero di una delle tre facce di Lucifero, dice che a vedere era tal, quali / vegnon di là onde 'l Nilo s'avvalla.
D. prende a paragone il colore della pelle ...
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maladetto
Antonietta Bufano
Nella sua accezione più comune, l'aggettivo è riferito ai dannati, la gente maladetta, gli spirti maladetti (If VI 109, XI 19), su cui pesa la maledizione divina (cfr. Matt. [...] vituperosum, ignominiosum ") è la piova che tormenta i golosi (VI 8); maladetto, " idest, detestabilis " (Benvenuto), il superbir di Lucifero (Pd XXIX 55) che fu principio del cader di parte degli angeli.
Frequente la connessione con il tema dell ...
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Poeta romeno (Botoşani 1850 - Bucarest 1889). La sua poesia attinge prevalentemente alle fonti popolari, in particolare religiose, della cultura romena, ma si è nutrita anche del romanticismo tedesco e [...] Veronica Micle lo condussero alla pazzia e alla morte, all'età di 39 anni.
Opere
Oltre al poema Luceafărul ("Lucifero", 1883; trad. it. L'astro, 1927) e alla considerevole produzione lirica, si ricordano le novelle Sărmanul Dionis ("Il povero ...
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IBIS
Ettore Arrigoni degli Oddi
. Sotto questa voce si riuniscono la maggior parte degli uccelli della famiglia Ibididae (ordine Gressores) che è cosmopolita, ma assente nelle regioni settentrionali [...] nel Sudan fino a Khartum, e vive anche nell'Arabia; le catture citate per la Calabria da G. Moschella e da A. Lucifero devono riferirsi al Mignattaio. Questo genere comprende 6 specie, in Africa, Madagascar, India e Australia. Un genere affine è l ...
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Veidt, Conrad (propr. Hans Walter Conrad, detto Conny)
Francesco Pitassio
Attore, produttore e regista tedesco, naturalizzato britannico, nato a Berlino il 22 gennaio 1893 e morto a Los Angeles il 3 [...] 1919) e Die Nacht auf Goldenhall (1920).
V. si distinse per personaggi luciferini o doppi: il Diavolo in Satanas (1920; Lucifero) di Friedrich Wilhelm Murnau; Scapinelli e il suo riflesso in Der Student von Prag (1926; Lo studente di Praga) di Henrik ...
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Bodmer, Johann Jakob
W. Theodor Elwert
Scrittore e critico svizzero (Greifensee, presso Zurigo, 1698 - Zurigo 1783). Tornato agli studi letterari dopo una parentesi di commerciante, fu professore di [...] e i romantici, e degli episodi offrì anche una fedele traduzione in prosa (tuttavia il B. biasimò la descrizione di Lucifero, giudicandola inferiore al Satana di Milton). Esortò i lettori a seguire i critici italiani che giudicavano D. dal punto di ...
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lucifero
lucìfero agg. e s. m. [dal lat. lucĭfer -a -um, comp. di lux lucis «luce» e -fer «-fero», calco del gr. ϕωσϕόρος]. – 1. agg., letter. In senso etimologico, che porta la luce, che dà luce: Il dio dalla l. quadriga (D’Annunzio), Febo,...
luciferiano
s. m. – 1. Aderente allo scisma causato dal vescovo Lucifero di Cagliari, il quale diede vita a un movimento di intransigenza contro la riammissione degli ariani pentiti. 2. Nome dato ai seguaci di varie correnti ereticali più...