tomba
Marisa Cimino
Ha in D. valore generico di " sepoltura ", ma può assumere significati più definiti a seconda del contesto in cui si trova. È in senso generico " luogo di sepoltura " in If VI 97, [...] sotterraneo, quella caverna, quella natural burella, " per la quale Dante prende a camminare poi che s'è staccato dal pelo di Lucifero "; mentre il cammino ascoso (v. 133) " è una via sotterranea che [i due poeti] trovano a un'estremità di essa tomba ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I primi testi in volgare prendono forma – sul finire del XII secolo – come “contrasti” [...] : l’Italia mi è dovuta. Non che, invero, neppure quella basti: a levante si portino le mie insegne, di dove già cadde Lucifero mio padre, dove forse nella mia potenza rivendicherò il cielo. Mai così grande guerra portarono a Giove Tifeo o Encelado un ...
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ciglio [plur. cigli e ciglia]
Questo sostantivo manca sia nella prosa sia nella lirica; mentre ricorre con notevole frequenza e varietà di significati nella Commedia, in quattro accezioni fondamentali [...] un peculiare uso astronomico, per " faccia anteriore " (o, nel sintagma avverbiale, " davanti "), in Pd VIII 12, ove la bivalenza Espero-Lucifero denota Venere come la stella / che 'l sol vagheggia or da coppa or da ciglio. " Sol eam respicit modo ad ...
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mento
Vincenzo Valente
La parola ricorre solo nella Commedia, spesso per indicare altre parti del corpo umano, segnate dal m. come punto limite: If X 53 surse... / un'ombra... infino al mento, " con [...] tratto fisico umano trasferito a creature mostruose per l'incrocio tra il bestiale e l'umano: Cerbero, il gran vermo, e Lucifero, il vermo reo dalle tre facce.
Nei due esempi del Purgatorio, isolando realisticamente un particolare, m. è parte per il ...
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discendere
Antonietta Bufano
Verbo di uso molto largo, ma limitato in pratica al Convivio e alla Commedia (tre soli esempi nelle Rime, nessuno nelle altre opere). Quasi esclusivo il costrutto intransitivo. [...] IX 17, XII 35, Pd XVII 21; nel Limbo, in Pg XXII 13]), o di vello in vello (If XXXIV 74) lungo il corpo di Lucifero, per giungere alla natural burella che li porterà nell'altro emisfero. In If XIX 126 si tratta di risalire dal fondo di una bolgia per ...
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peccatore (peccatrice)
Alessandro Niccoli
Nel suo significato più generale, per altro scarsamente attestato in D., indica chi ha commesso uno o più peccati (Cv I VII 9 l'uomo è obediente a la giustizia [...] , e quindi occorre solo nella prima cantica: V 38 a così fatto tormento / enno dannati i peccator carnali; XXXIV 56 Da ogne bocca [Lucifero] dirompea co' denti / un peccatore; XVIII 25, XIX 23, XXI 35, XXII 23 e 28, XXIII 141, XXIV 118 e 130, XXVI 42 ...
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mordere
Alessandro Niccoli
Verbo esclusivo della Commedia, con l'eccezione di Rime CXVI 75.
Come nell'uso odierno, nel suo significato più proprio esprime l'azione dell'afferrare fortemente tra i denti, [...] è il significato di m. in If XXXIV 58: per Giuda la pena del mordere era nulla / verso 'l graffiar: " Lucifero frantuma i peccatori con un movimento che ricorda quello della maciulla " (Porena). L'infinito sostantivato compendia pertanto i valori ...
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acerbo
Domenico Consoli
. Aggettivo usato da D. solo in poesia e, meno che in un caso, sempre in rima. In Pg XI 117, detto dell'erba, e con relazione al significato proprio di " immaturo ", " non giunto [...] giovane, ma di avere con sé le proprie membra, di trovarsi ancora in carne e ossa.
In Pd XIX 48, riferito a Lucifero, vale " imperfetto ": 'l primo superbo, / che fu la somma d'ogne creatura, / per non aspettar lume, cadde acerbo, cadde dal cielo (ma ...
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BIANCHETTI, Paola
Maurizia Barletta
Nacque a Castelfranco Veneto dal conte Giuseppe Valerio e da Luigia Anna Loro il 4 gennaio del 1876.
Nella sua evoluzione letteraria influirono certamente l'origine [...] (Castelfranco Veneto 1878). Di chiara ispirazione carducciana è un suo tentativo poetico, carducciano anche nel titolo: Lucifero.
La B. crebbe quindi nel raffinato ambiente di quell'aristocrazia veneta che aveva saputo inserirsi nel movimento ...
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crosta
Bruna Cordati Martinelli
. - Le occorrenze di questo termine s'incontrano tutte nella seconda metà della prima cantica, con una diversa intonazione stilistica a seconda del luogo in cui il termine [...] , il Pézard adduce un passo di Isidoro (IV VIII 11) da lui posto precedentemente in relazione anche con i tre colori delle facce di Lucifero e i colori con cui si manifesta di solito la lebbra: nero, bianco, rosso.
In tutti e tre i casi va notata la ...
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lucifero
lucìfero agg. e s. m. [dal lat. lucĭfer -a -um, comp. di lux lucis «luce» e -fer «-fero», calco del gr. ϕωσϕόρος]. – 1. agg., letter. In senso etimologico, che porta la luce, che dà luce: Il dio dalla l. quadriga (D’Annunzio), Febo,...
luciferiano
s. m. – 1. Aderente allo scisma causato dal vescovo Lucifero di Cagliari, il quale diede vita a un movimento di intransigenza contro la riammissione degli ariani pentiti. 2. Nome dato ai seguaci di varie correnti ereticali più...