cattivo
Lucia Onder
. Nel valore etimologico di " prigioniero ", in Cv II XII 2 e misimi a leggere quello non conosciuto da molti libro di Boezio, nel quale, cattivo e discacciato, consolato s'avea. [...] dantesca, attribuendo all'aggettivo il senso di " vile " che si deduce dall'atteggiamento degli angeli che nella ribellione di Lucifero non seppero né operare da virtuosi, né da malvagi, ma rimasero neutrali. Tale valore del termine c. era comune ...
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zanca
Alessandro Niccoli
Questo sinonimo di " gamba " è " un termine venuto dalla lingua zingaresca " (Pagliaro, Ulisse 259 n. 6; il Sacchetti l'adopera in un passo di sapore proverbiale: " E 'l vestir [...] duca, con fatica e con angoscia, / volse la testa ov' elli avea le zanche (e sarà meglio intendere le gambe di Lucifero, come precisano il Chimenz e il Giacalone sulle orme di alcuni commentatori antichi, che non quelle di Virgilio, come aveva inteso ...
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Poeta (Catania 1844 - ivi 1912). R. cominciò con versi lirici in cui il facile canto è più o meno infrenato dalla disciplina umanistica (raccolti poi, insieme con altri, nelle Ricordanze, 1872); ma ben [...] 'animo del poeta, è la sua violenta polemica col Carducci, originata da un'allusione satirica di R. nel poema Lucifero e attizzata anche da scrittori ostili al Carducci, come P. Fanfani, dalla quale la reputazione letteraria di R. uscì compromessa ...
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ghiaccia
Bruno Basile
. Il termine ricorre quattro volte nell'Inferno, sempre connesso alla gelata palude di Cocito, per indicare sempre un " luogo ghiacciato ".
In XXXII 35 eran l'ombre dolenti ne [...] ', e s'io non ti disbrigo, / al fondo de la ghiaccia ir mi convegna (XXXIII 117). Il gelido elemento è il regno di Lucifero, dato che lo 'mperador del doloroso regno / da mezzo 'l petto uscia fuor de la ghiaccia (XXXIV 29); passo famoso, quest'ultimo ...
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Belzebù
Vincent Truijen
. Baal (" signore ") era il nome comune della divinità dei popoli di Canaan, nome che aveva soppiantato quello, primitivo, di El. È assai probabile che Baal designasse già uno [...] e luoghi paralleli), evoluzione, questa, normale, dal momento che i Baal furono considerati come dei demoni. Ecco perché D. impiega il nome per Lucifero, principe dei demoni, in If XXXIV 127 (cfr. Is. 14, 12). Per D. quindi B. non è altro che un nome ...
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Filosofo (Monaco 1765 - ivi 1841); addottoratosi in medicina, fece il direttore di miniere. Fallito un suo tentativo di fondare a Pietroburgo un'accademia cristiana delle scienze, nel 1826 fu chiamato [...] natura e di assoggettarsi con essa a Dio, per risanare la frattura introdotta tra creatore e creato dalla ribellione di Lucifero e di Adamo. Anche l'armonia della società si realizza solo nella libera sottomissione dei sudditi al sovrano, investito d ...
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Trinità (Trinitade)
Giovanni Fallani
Dalla rivelazione e dalla tradizione abbiamo i dati per formulare il mistero della T.: Dio è uno nella natura o essenza, trino nelle persone: Padre, Figlio, Spirito [...] ) di ciascuna Persona. Nell'infima lacuna, nel punto più lontano da Dio, confitto al centro del globo terrestre, il poeta pone Lucifero, ma nel costruire la sua figura ha presente la T., e ne stabilisce i termini in funzione di parodia: Oh quanto ...
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Pittore milanese, nato sullo scorcio del sec. XVI, morto dopo la metà del seguente. Genero di G. Cesare Procaccini, fu il più schietto dei suoi seguaci. Operò a Torino, a Chieri, ad Asti, a Varese, a Cremona, [...] la preziosità del colore nei panneggiamenti, come nella Santa Teresa ai piedi del Cristo nella chiesa del Carmine, nella Caduta di Lucifero in S. Francesco da Paola, e nelle pale delle chiese della Passione, di S. Stefano, di S. Lorenzo, prove della ...
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Pittore barcellonese. Si trasferì in Sardegna circa la metà del sec. XV. Un documento (22 febbraio 1455) permette di assegnargli, in collaborazione con l'altro catalano Rafael Thomas, la grande pala d'altare [...] formule fiammingheggianti, come dimostrano altre due opere che gli vengono attribuite: la tavola degli Arcangeli e la predella di S. Lucifero nel museo di Cagliari.
Bibl.: C. Aru, Raffaele Thomas e Figuera, in L'Arte, XXIII (1920), pp. 136-150; id ...
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Purgatorio
Marcello Aurigemma
La struttura topografica, morale, narrativa del P. (termine che compare due volte nell'opera dantesca, in Pg VII 39 là dove purgatorio ha dritto inizio, e IX 49 Tu se' [...] immagina costituire il regno dell'espiazione sia derivata dall'identica causa che ha creato l'Inferno, la caduta cioè di Lucifero, punito per la sua superbia, dai cieli: caduta che ha scavato la voragine infernale facendo fuggire dal suo contatto la ...
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lucifero
lucìfero agg. e s. m. [dal lat. lucĭfer -a -um, comp. di lux lucis «luce» e -fer «-fero», calco del gr. ϕωσϕόρος]. – 1. agg., letter. In senso etimologico, che porta la luce, che dà luce: Il dio dalla l. quadriga (D’Annunzio), Febo,...
luciferiano
s. m. – 1. Aderente allo scisma causato dal vescovo Lucifero di Cagliari, il quale diede vita a un movimento di intransigenza contro la riammissione degli ariani pentiti. 2. Nome dato ai seguaci di varie correnti ereticali più...