Trino Comune della prov. di Vercelli (70,6 km2 con 7760 ab. nel 2008). Centro industriale importante.
Ricordata dal principio dell’11° sec., fu riconosciuta da Federico Barbarossa possesso del vescovo di Vercelli Uguccione, che vi costruì un castello. Nel 1155 il vescovo la concesse in feudo al marchese di Monferrato Guglielmo IV, i cui successori continuarono a rimanerne padroni nonostante i contrasti ...
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Moglie (Genova 1811 - Parigi 1888) di Raffaele Luigi De Ferrari, duca di Galliera e principe di Lucedio. Donò alla città di Genova, nel 1874, il Palazzo Rosso con la ricca collezione di pitture, creata [...] nel sec. 17º e arricchita nel 19º dall'ambasciatore Antonio Brignole Sale. Venne così a costituirsi la prima Galleria comunale genovese. La B. donò pure alla città (1884) il Palazzo Bianco, con un nucleo ...
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Di casa aleramica, tenne il marchesato dal 1100 al 1135 circa. Fondò l'importante abbazia cisterciense di S. Maria di Lucedio, presso Trino. ...
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PIETRO
Guido Cariboni
(Pietro V). – Non sono noti il tempo della sua nascita e la famiglia di provenienza. Tarde tradizioni storiografiche gli attribuiscono di volta in volta origini vercellesi o pavesi [...] . 110-164; J. Bosisio, Concilia Papiensia, Papia 1852, pp. 129-136; C. Sincero, Trino, i suoi tipografi e l’Abazia di Lucedio, Torino 1897, pp. 235 s.; F. Savio, Gli antichi vescovi d’Italia dalle origini al 1300 descritti per regioni, II, 2, Cremona ...
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GUGLIELMO V, detto il Vecchio, marchese di Monferrato
Aldo Settia
Talora indicato anche come G. III o G. IV fu l'unico figlio maschio di Ranieri, marchese di Monferrato, e di Gisla (o Gisella) figlia [...] I, Genova 1890, pp. 137, 193 s.; II, Roma 1901, p. 223; C. Sincero, Trino, i suoi tipografi e l'abazia di Lucedio. Memorie storiche con documenti inediti, Torino 1897, doc. 3 (26 marzo 1170), pp. 286 s.; Le carte dell'Archivio arcivescovile di Torino ...
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GUGLIELMO VI, marchese di Monferrato
Aldo Settia
Talora indicato anche come Guglielmo V, unico figlio maschio del marchese di Monferrato Bonifacio I e di una donna della famiglia dei marchesi del Bosco, [...] s., 183 s., 187 s., 191, 193, 568, 625-627, 727, 734-741, 913, 923-925, 1000, 1010; A. Ceruti, Un codice del monastero… di Lucedio, in Arch. stor. italiano, s. 4, VIII (1881), p. 377; J.F. Böhmer, Regesta Imperii, V, a cura di J.F. Böhmer - J. Ficker ...
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LANGOSCO, Goffredo di
Giancarlo Andenna
Conte palatino di Lomello, nacque probabilmente qualche anno dopo il 1200 da Rufino (II), conte palatino di Lomello del ramo di Langosco; ebbe un fratello più [...] nel luglio 1249 il podestà di Pavia gli intimò di non molestare le terre e gli introiti dei monaci bianchi di Lucedio. I rapporti della grande abbazia cistercense con la famiglia del L. erano anche di natura spirituale, poiché il Libro del capitolo ...
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GARIBALDO
François Bougard
Nato poco dopo la metà del IX secolo, fu successore di Liuterius alla cattedra vescovile di Novara e governò, secondo le liste episcopali novaresi conservate, per un periodo [...] e Archivio muratoriano, XXIII (1902), p. 10; F. Gabotto, Un conflitto dei vescovi di Novara e di Vercelli per l'abbazia di Lucedio sul principio del secolo X: questioni di diplomatica e di storia, in Boll. stor. per la provincia di Novara, VII (1913 ...
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Uomo d'affari (Genova 1803 - ivi 1876). Fu tra i primi, nel Regno di Sardegna, a promuovere la costruzione di ferrovie e l'istituzione di linee di navigazione. Intorno al 1830 si trasferì a Parigi, dove [...] Rosso con i suoi tesori d'arte e nel 1875 si fece promotore, con un'ingente donazione, dell'adeguamento del porto alle nuove esigenze. Ebbe il collare dell'Annunziata e il titolo di duca di Galliera e di principe di Lucedio. Fu senatore dal 1858. ...
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GIOVANNI GIORGIO (Zo Zorzo, Gio Giorgio, Gian Giorgio) Paleologo, marchese di Monferrato
Raffaele Tamalio
Nacque a Trino di Monferrato il 20 genn. 1488, secondogenito del marchese del Monferrato Bonifacio [...] l'esemplare carriera dello zio, il cardinale Teodoro. Ben presto, nel 1509, fu eletto commendatore della ricca abbazia di Lucedio e protonotario apostolico. L'anno seguente il pontefice Giulio II lo nominò coadiutore del primo vescovo di Casale ...
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