Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] natura. Al centro di queste spiegazioni dell'origine dell'uomo vi è spesso un incesto primordiale che, come ha messo in luce Freud nella sua famosa analisi del mito di Edipo, sancirebbe la transizione dallo stato di natura alla società umana, oppure ...
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Nuove mitologie religiose
Massimo Introvigne
Teorie del complotto e popular culture
Nell’ultimo decennio del 20° sec. le nuove mitologie religiose provenivano da movimenti religiosi: ricordiamo, in [...] finire per dare ragione a Jack. La lezione è che la vita e la morte sono entrambe necessarie, che senza l’ombra la luce non è luce. O che, per dirla con la Egan, «il fatto che Quelli per cui lavora Tru sembrino privilegiare la libertà di scelta umana ...
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Osceno
Marco Aime
Il termine osceno (dal latino obscenus, "di cattivo augurio" e quindi "laido, turpe") designa ciò che offende gravemente il senso del pudore, soprattutto per quanto si riferisce all'ambito [...] l. Le società tradizionali: oscenità e parentela Un comportamento singolare, riportato dallo storico dell'Africa B. Davidson (1969), mette in luce come il concetto di oscenità sia quanto mai relativo e in ogni caso legato alla cultura di origine. In ...
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BUSENELLO, Pietro Maria
Giuseppe Pignatelli
Nato a Venezia negli ultimi anni del secolo XVII da Pietro, cancellier grande della Repubblica, e da Antonia Viscardi, prese l'abito dei chierici regolari [...] , di diritto canonico a Milano e di teologia nel convento di S. Andrea della Valle a Roma. Pur non essendosi messo in luce per particolari doti scientifiche, come dimostra anche il fatto che fino ad allora nulla aveva pubblicato, nel 1733 il B. fu ...
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Scrittore (n. Bracara, od. Braga, in Portogallo, sec. 4º - m. sec. 5º). Discepolo in Palestina di s. Girolamo, partecipò (415) al Concilio di Gerusalemme, difendendosi dall'accusa di pelagianesimo. La [...] , un'epitome di Tito Livio, Floro, Eutropio, Eusebio di Cesarea), ripercorre in sette libri la storia dell'umanità ponendo in luce, con i mali che la hanno sempre afflitta, anche il rivelarsi di un chiaro disegno provvidenziale, che ha, secondo lui ...
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GUIDO di Pietro, detto il Beato Angelico
Magnolia Scudieri
Nacque nei pressi di Vicchio di Mugello, probabilmente poco prima del 1400. Divenne poi fra Giovanni nel convento dei domenicani riformati [...] a Firenze, I-II, Firenze 1989-90, passim; G. Bonsanti, Gli affreschi del Beato Angelico, ibid., pp. 115-172; Pittura di luce: Giovanni di Francesco e l'arte fiorentina di metà Quattrocento (catal., Firenze), a cura di L. Bellosi, Milano 1990, pp. 44 ...
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ECK (Echio, Ecchio, Eckius, ab Heck, ab Heeck, Heckius, van Heck, van Heeck), Joannes (Johannes)
Maria Muccillo
Nacque a Deventer (Paesi Bassi) il 2 febbr. 1579, come si rileva dai registri dell'archivio [...] . Come tutti gli altri membri, assunse un appellativo ("Illuminato"), uno stemma (la luna che per mezzo di un trigono riceve luce dal Sole) e un motto ("A Patre luminum"), densi di significato simbolico, ad indicare che l'iniziativa e i suoi membri ...
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LUALDI, Michelangelo
Maarten Delbeke
Nacque a Roma all'inizio del XVII secolo. Secondo i pochi dati biografici del Mandosio, in lingua latina, e ripresi dall'Amati in italiano, il L. fu "uomo di grande [...] in quello dei suoi letterati. I suoi anni impiegò nello studio, e delle sue molte opere scritte, pochissime videro la luce, essendo rimaste quasi tutte inedite, perché sorpreso dalla morte" (Amati, p. 152). Questi dati si possono ricavare dalle opere ...
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tipico, senso Nell’esegesi biblica, quello che si ha quando una persona o cosa del Vecchio Testamento è presa a significare una verità del Nuovo Testamento; esegesi tipica quella che si basa sulla ricerca [...] soprattutto quella più incline all’allegorismo, ha fatto valere più volte il senso t. per interpretare il Vecchio Testamento alla luce del Nuovo (in questo senso certa esegesi medievale ha parlato di concordia fra Vecchio e Nuovo Testamento). Nel 20 ...
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(ebr. Rāḥēl) Nella Bibbia, figlia di Labano e moglie di Giacobbe. Secondo il racconto biblico, Giacobbe, recatosi in Mesopotamia per sposare una donna della sua famiglia, s’innamora di R. e per ottenerla [...] anche R. che rimane la prediletta. Non avendo figli, dà come concubina al marito la serva Bilha, da cui nascono Dan e Neftali, ma poi Dio le concede un figlio, Giuseppe. Muore presso Rama, in Palestina, dando alla luce il secondogenito, Beniamino. ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
anno-luce
s. m. (pl. anni-luce). – In astronomia, unità di misura delle lunghezze, equivalente alla distanza che la luce percorre in un anno solare; corrisponde a 9460 miliardi di chilometri.