Cappuccetto rosso
Francesca Borruso
La fiaba dell'ingenuità e dell'innocenza
Cappuccetto rosso è una fiaba presente nel mondo occidentale in due versioni fra loro leggermente differenti: la versione [...] di Charles Perrault e quella dei fratelli Grimm. Analizzando le due storie, si scoprono analogie e differenze alla luce di un'interpretazione storico-antropologica della fiaba
La versione di Perrault
La prima versione scritta della fiaba è del ...
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MERTENS, Pierre
Raymond Trousson
Giurista e scrittore belga (nato a Bruxelles nel 1939), che si è dedicato alla ricerca nel campo del diritto internazionale; docente universitario, ha analizzato la [...] di stampa, lo stato giuridico dei rifugiati politici, la prescrizione dei crimini di guerra. Come scrittore si è messo in luce con L'Inde ou l'Amérique (1969), demistificazione del mito dell'innocenza dell'infanzia, vista non più come la tradizionale ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] a Niscemi. Nei livelli mesolitici delle Arene Candide e della grotta della Madonna a Praia a Mare sono venuti in luce ciottoli dipinti con schemi simili a quelli dell’aziliano francese; nell’Armalo dei Bufali (Sezze Romano) si trova dipinto sulla ...
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OTTIERI, Ottiero
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittore, nato a Roma il 29 marzo 1924. Il suo primo romanzo, Memorie dell'incoscienza (1954), benché ambientato nel periodo della Resistenza, non persegue [...] un intento neorealistico, ma nasce già sotto il segno di una nevrosi in senso psicanalitico. Tre anni dopo vede la luce Tempi stretti, in cui lo scrittore tenta, con alcune incertezze, di conciliare in una storia organica le vicende sentimentali dei ...
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Pseudonimo del poeta israeliano di origini russe Yeḥiel Perlmutter (n. in Volinia 1904 - m. Tel Aviv 1992), emigrato in Palestina nel 1925. Peculiari sono le caratteristiche della poetica e del linguaggio [...] di Y., che percepì l'esilio dei Palestinesi dopo il 1948 come una sorta di tragedia parallela a quella dell'Olocausto. Alla luce di ciò egli volle creare un idioma con vocaboli e strutture attinte sia dall'arabo sia dallo yiddish, e con questo stile ...
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Bertolucci, Attilio
Arnaldo Colasanti
Poeta, nato a San Lazzaro (Parma) il 18 novembre 1911 e morto a Roma il 14 giugno 2000. Uno dei massimi scrittori italiani del 20° sec., padre dei registi Bernardo [...] e Giuseppe. Con il cinema ebbe un rapporto di fascino e di passione. Persino la luce, uno dei temi chiave della sua lingua concreta e paesaggistica, confessa una complicità diretta con lo sguardo cinematografico: quel gioco di sogno e di veglia (lo ' ...
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Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, [...] caratteri specifici furono la deformazione scenografica, l’uso di prospettive alterate, tecniche di illuminazione con forti contrasti di luce e ombra, bianco e nero, e, sul piano tematico, la dimensione fantastica e visionaria assieme ai motivi della ...
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GILLÈS, Daniel
Raymond Trousson
Scrittore belga, nato a Bruges nel 1917; è dottore in legge e dirigente bancario. Attratto inizialmente dalla pittura, scoprì in campo di concentramento la propria vocazione [...] d'impegno sociale, ha rivolto la sua attenzione all'ambiente borghese e al mondo degli affari, attento a mettere in luce le reazioni umane al di là degli atteggiamenti convenzionali (Jetons de présence, 1954; Coupon 44 ,1956).
Les brouillards de ...
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PISANI DOSSI, Alberto Carlo
Francesco Lioce
PISANI DOSSI, Alberto Carlo (Carlo Dossi). – Nacque a Zenevredo (Pavia) il 27 marzo 1849, da Giuseppe, ingegnere di nobile famiglia pavese, imparentata con [...] Ida Quinterio, la cui famiglia, originaria di Lodi, era di tradizione patrizia.
Due anni dopo, il 12 aprile 1851, vide la luce il fratello Guido, che sarebbe diventato architetto e che sarebbe stato tra i fondatori, nel 1882, del giornale satirico Il ...
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Poeta e romanziere ungherese (n. Székesfehérváṛ 1907 - m. 1971). La sua lirica è caratterizzata da un forte realismo, da una grande sensibilità verso la natura e da varietà di forme (Kenyérszegés "Primo [...] ; A viharhoz "Alla tempesta", 1939; Elégia 1941; Galamb röptében "Colomba a volo", 1948; A fény virágai "I fiori della luce", 1956; Összegyüjtött versei "Poesie raccolte", 1959; Napvárók "Quelli che aspettano il sole", 1960); i suoi romanzi sono in ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
anno-luce
s. m. (pl. anni-luce). – In astronomia, unità di misura delle lunghezze, equivalente alla distanza che la luce percorre in un anno solare; corrisponde a 9460 miliardi di chilometri.