Pittore (Vaugirard 1817 - Saint-Germain-en-Laye 1887). Trattò scene di genere con tono di semplice realismo, attento all'osservazione di interni borghesi, visti in una luce di dimessa intimità. Fra le [...] sue opere più note: La cuisinière (1849) e Le réfectoire (1872) ...
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Pittore italiano (n. S. Maria Maggiore, Domodossola, 1849 - m. 1919). Studiò in Francia e fu, a Marsiglia, in rapporto con A. Monticelli. Sensibile ai valori della luce e del colore realizzò, con pennellate [...] grasse e disfatte, paesaggi, nature morte e figure ...
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Vedi CARNUNTUM dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CARNUNTUM (v. vol. ii, pp. 354-355)
R. M. Swoboda
Negli anni 1958-64 sono stati condotti scavi per riportare alla luce l'ala meridionale delle cosiddette [...] ; inoltre nel 1964 è stata riportata alla luce una grande sala absidata, collocata quasi perfettamente area della strada fiancheggiata dai sepolcri è stato possibile riportare alla luce alcune edicole sepolcrali. Si tratta di resti di muri alti circa ...
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Pittore (Perugia 1924 - Roma 1993). Dopo un periodo neocubista (1945-47), passò a un astrattismo costruttivista (1950), per volgersi a una valorizzazione del colore e della luce slegata da qualunque concreto [...] inserto figurativo. Successivamente gli elementi reali ravvisabili hanno acquistato nella sua pittura una definizione più esplicita, sempre rimanendo nell'ambito di una tavolozza preziosa ...
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Pittore (Amsterdam 1619 - ivi 1688), dal 1639 allievo del fratello Jakob il Vecchio. La sua interpretazione del paesaggio olandese (vedute panoramiche della pianura con effetti di luce talvolta drammatici) [...] è fondata sull'arte di Rembrandt, del quale fu probabilmente scolaro. È autore anche di quadri di genere, meno noti di numerosi disegni e di ritratti ...
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Pseudonimo del pittore spagnolo Rafael García Gómez (n. Toledo 1935). Dopo un esordio non figurativo (1955), che lo ha portato a una esaltazione dei valori di luce e di colore, si è volto a una pittura [...] acre e violenta, che aggredisce il repertorio d'immagini stereotipate della comunicazione di massa, in una versione volutamente sensazionale, beffarda e ironica, a volte cupamente drammatica, con apporti ...
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Riproduzione, su pietra o su foglio metallico, di matrici per stampa di immagini o scritti mediante il riporto fotografico su uno strato di gelatina sensibile alla luce, usata nel processo di stampa offset. [...] Il testo originale, secondo il metodo di riporto scelto, può essere sviluppato in negativo o in positivo.
In microelettronica, processo tecnologico usato per riprodurre su substrati le geometrie rappresentate ...
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Vedi FISHBOURNE dell'anno: 1973 - 1994
FISHBOURNE
Red.
Località presso Chichester in Inghilterra, dove dal 1950 sono stati condotti scavi archeologici.
Questi hanno messo in luce un palazzo romano costruito [...] intorno al 75 d. C. Presenta un cortile centrale con colonnato e quartieri scavati su tre lati; nell'ala N i 24 vani si articolano intorno a due corti scoperte con stilobati su tre lati, e un canale, che ...
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Corrente pittorica degli anni 1910 che, partendo da alcune premesse poste dal cubismo francese, tende a realizzare un’immagine pittorica tendenzialmente astratta, attraverso rapporti ritmici fra luce colore [...] e movimento. Principali esponenti ne sono R. Delaunay e F. Kupka.Il termine fu usato la prima volta da G. Apollinaire nel 1912, in occasione di una mostra di R. Delaunay a Berlino. Con il riferimento a ...
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Pittore (n. Kiev 1842 - m. 1914) di paesaggi. Si perfezionò in Italia, Francia e Svizzera. Notevoli nei suoi quadri, a volte un po' convenzionali, gli effetti di luce (Museo Russo, San Pietroburgo). ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
anno-luce
s. m. (pl. anni-luce). – In astronomia, unità di misura delle lunghezze, equivalente alla distanza che la luce percorre in un anno solare; corrisponde a 9460 miliardi di chilometri.