Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo in cui si produce un lavoro ed è a esso commisurata, sia come e. potenziale, suscettibile [...] equivalenza relativistica tra massa ed e., l’e. totale di un corpo è espressa da
,
dove c = 3·108 m/s è la velocità della luce nel vuoto, m0 è la massa del corpo in quiete,
la sua massa alla velocità v e p=mv la sua quantità di moto; cioè accanto ...
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Sostanza che, interposta fra altri corpi, è atta a riunirli saldamente fra loro.
Medicina
Tessuto che riveste la radice dei denti, proteggendone la dentina. Analogo al tessuto osseo, è costituito di una [...] ), si cimentarono nelle prime costruzioni importanti. Il ponte sulla Vienne a Châtellerault (Hennebique, 1899), con arcate di 50 m di luce, presenta già le caratteristiche di un’opera razionale e modernissima. Con l’inizio del 20° sec. il c. armato ...
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albedo
Paolo Paolicchi
Rapporto fra l’intensità della radiazione riflessa da un corpo e quella con cui è stato irraggiato. Un corpo perfettamente bianco, ossia riflettente, ha albedo uguale a 1, mentre [...] e un’effettiva misura presentano qualche problema in più. A seconda delle caratteristiche della superficie, la direzione della luce riflessa può essere diversa, dal caso limite di una diffusione isotropa all’altro estremo di una riflessione speculare ...
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traslatore
traslatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. translator -oris "che opera una traslazione", dal part. pass. translatus di transferre "trasferire"] [LSF] Di apparecchio che serve per effettuare [...] circuito a un altro oppure per creare un circuito virtuale (→ virtuale). ◆ [OTT] T. di lunghezza d'onda: v. sincrotrone, luce di: V 236 d. ◆ [ELT] T. elettronico: dispositivo elettronico per trasferire segnali da un circuito a relativ. alta impedenza ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] largamente sufficiente, approssimazione, in tutti i casi in cui siano in gioco velocità non comparabili con la velocità della luce. Ne discende, tra l’altro, una profonda revisione dei principi di conservazione della massa e dell’energia, ai quali ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Vicino Oriente ed Egitto
Mario Liverani
Marcella Frangipane
Paola Davoli
Stefano De Martino
Laura Battini-Villard
La storia degli studi sul vicino oriente
di [...] difesi naturalmente come sede per le proprie città si riconosce anche nel sito siriano di Meskene/Emar, dove gli scavi hanno portato in luce la città che fu fondata dal re hittita Murshili II alla fine del XIV sec. a.C. Emar sorge su un fianco della ...
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Dalla scoperta dell'Antico all'archeologia moderna
Giovanni Rizza
Premessa
L'archeologia è una scienza storica che si distingue dalle altre discipline in quanto oggetto del suo studio sono i manufatti. [...] di Ercolano; l'esplorazione di Ostia, iniziata ai primi del Novecento, fu intensificata fra il 1938 e il 1942, mettendo in luce un altro esempio di città eccezionalmente conservata. A Roma, gli scavi del Foro Romano e del Palatino, avviati da G. Boni ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Il contributo che l'archeologia può offrire alla conoscenza [...] esse. Non è quindi la documentazione che difetta. Il problema è che, assai spesso, tale documentazione è stata riportata alla luce con tecniche d'indagine più attente al recupero dell'oggetto in sé che al contesto funerario o sacrale in cui esso ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] man's place in nature, e Charles Lyell sostenne l'antichità dei fossili umani che erano stati portati alla luce in associazione con strumenti litici, ricollegando queste scoperte alla teoria darwiniana delle origini delle specie (v. Lyell, 1863). Nel ...
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indicatrice
indicatrice [s.f. dall'agg. indicatore] [LSF] Ente, prevalentemente geometrico, con cui si specificano e si rappresentano determinate proprietà matematiche e fisiche. ◆ [MCC] I. degli sforzi: [...] ] I. di emissione: lo stesso che superficie fotometrica: → fotometrico. ◆ [OTT] I. ottica: per un mezzo birifrangente, lo stesso che ellissoide degli indici o, in altri casi, ellissoide delle velocità: v. riflessione e rifrazione della luce: V 12 f. ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
anno-luce
s. m. (pl. anni-luce). – In astronomia, unità di misura delle lunghezze, equivalente alla distanza che la luce percorre in un anno solare; corrisponde a 9460 miliardi di chilometri.