Pier Cristoforo Giulianotti
Chirurgia robotica
«Esse autem chirurgus debet ... manu strenua, stabili, nec umquam intremescente ...; acie oculorum acri claraque ...» (Aulo Celso, De medicina)
Chirurgia [...] ; la terza componente (c) consiste in un carrello complementare, che sorregge un monitor per il team chirurgico e le fonti di luce e di insufflazione di CO2. Nell’ultima versione (Si type) è presente una seconda console (d), in parallelo con la prima ...
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Tecniche del corpo
Francesco Spagna
Per tecniche del corpo si intende, in senso ampio, tutto ciò che il corpo rende possibile in termini di movimento delle membra, di muscolatura, di articolazioni, [...] forza e sostenere grossi pesi; si adattano rapidamente alle diverse altitudini, ai climi torridi o gelidi; possono agire alla luce del giorno o nell'oscurità. Sono in grado di sopravvivere, in assenza di selvaggina, nutrendosi di semi o di radici ...
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INGRASSIA, Giovanni Filippo
Cesare Preti
Nacque a Regalbuto, in Sicilia, verso il 1510. Trascorse l'infanzia e la giovinezza a Palermo dove, dopo avere studiato lingue classiche e filosofia, si dedicò [...] funzionale sulla trasmissione del suono dalla membrana del timpano all'orecchio interno.
Anche le altre due opere date in luce negli anni napoletani, gli Scholia in Iatropologiam (Napoli, G.P. Suganappo, 1549) e il De tumoribus praeter naturam tomus ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giovanni Battista Morgagni
Oreste Trabucco
Giovanni Battista Morgagni è certo l’erede più rappresentativo del lascito costituito dalla grande anatomofisiologia italiana seicentesca, che ha il suo apice [...]
L’opera in cui culmina la lunga vicenda scientifica di Morgagni è il De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis, venuta in luce quand’egli è sulle soglie degli ottant’anni, nel 1761. È l’opera di una vita, che guarda lucidamente al passato ...
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Terme
Anna Laura Palazzo
Il termine latino thermae, plurale derivato del greco θερμαί (πηγαί), "(sorgenti) calde", nell'antichità stava a indicare l'insieme degli edifici in cui era possibile fare bagni [...] hammam (bagno turco), in un ambiente confortevole e raffinato, nella penombra ottenuta attraverso una sapiente schermatura della luce diurna o con fioche lanterne, domina il principio del riposo in un perfetto isolamento dal mondo esterno. Se ...
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CATONE (Cato, Cattho), Angelo (Angelo de Supino)
Augusto De Ferrari
Nacque a Benevento intorno al 1440 da famiglia nobile, la quale forse proveniva da Supino, presso Frosinone; è da escludere invece [...] i suoi studi umanistici, manifestando l'intenzione di scrivere quei Commentari delle cose di Francia che non videro mai la luce ma alla cui stesura avrebbero dovuto servire i Mémoires del Commynes; a tal fine inviò pure in Inghilterra l'umanista ...
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LARBER, Giovanni
Luca Ciancio
Nacque nel 1703 a Crespano del Grappa dal medico e chirurgo Giacomo Antonio (1667-1737) e da Angela Bosa di Borso, che il padre aveva sposato l'anno precedente in seconde [...] di un accurato lavorio editoriale, seguito attentamente da Morgagni stesso, la prima edizione a stampa del De sedibus vide la luce per i tipi di Remondini già nel 1761. Una prefazione latina del curatore è inserita nell'edizione remondiniana in folio ...
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BENVENUTI, Giuseppe
Paolo Casini
Nacque nel 1723 a Fibbiano (Pescia), pronipote di un Daniello Benvenuti, "che ivì esercitò la medicina e chirugia", d'origine lucchese, e figlio di Bartolomeo, il quale [...] : il B. accoglie l'opinione dei Bertini. Le lettere a G. van Swieten sul medesimo argomento videro la luce in Lucca nel 1755. Entrambi gli scritti furono favorevolmente recensiti dai periodici letterari.
Il Mazzuchelli segnala certe Dissertationes et ...
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MAGGIORE, Salvatore
Italo Farnetani
Nacque il 29 apr. 1879 da Filippo, medico, e da Giuseppina Mucoli a Palermo, presso la cui Università si laureò in medicina e chirurgia il 7 luglio 1904. Assistente [...] Assunta la direzione della cattedra e della clinica, divenuto ordinario nel 1926, il M. poté mettere in luce notevoli doti organizzative: in breve tempo, operando una radicale trasformazione della clinica pediatrica, inizialmente ospitata in angusti ...
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ERCOLANI, Giovanni Battista
Alessandro Porro
Nacque a Bologna il 27 dic. 1817 (secondo alcune fonti 1819) dal conte Filippo e dalla contessa Rosalba de' Lisi. Attratto dagli studi naturalistici, all'età [...] , culminati nei due volumi, alla cui stesura in gran parte lavorò durante il soggiorno toscano, ma che videro la luce a Torino nel 1851-54: Ricerche storico-analitiche sugli scrittori di veterinaria. Per oltre cento anni questa sua opera rappresentò ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
anno-luce
s. m. (pl. anni-luce). – In astronomia, unità di misura delle lunghezze, equivalente alla distanza che la luce percorre in un anno solare; corrisponde a 9460 miliardi di chilometri.