camera
càmera [Lat. camera "soffitto a volta"] [LSF] Ambiente chiuso e, in genere, di non grandissime dimensioni, e anche involucro o recipiente, e quindi, estensiv., apparecchio o dispositivo in cui [...] ) può essere considerato il prototipo della c. fotografica; (b) nella tecnica fotografica, ambiente, privo di fonti esterne di luce, destinato alle operazioni di sviluppo e di stampa di negativi fotografici e, in genere, a operazioni con materiali ...
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Biologia
In biologia molecolare, u. trascrizionale, la distanza fra i siti di inizio e di terminazione riconosciuti dalla RNA polimerasi (➔ trascrizione); può includere più di un gene. In genetica, u. [...] u. meccaniche, u. termologiche e u. elettromagnetiche; e inoltre u. fotometriche (➔ fotometria) e u. speciali, come anno-luce, parsec, elettronvolt ecc.
U. meccaniche In cinematica, alla lunghezza si associa come grandezza fondamentale il tempo; e al ...
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GRUPPO (XVII, p. 1012)
Ugo AMALDI
Nell'ultimo quindicennio le teorie classiche dei gruppi hanno ricevuto scarsi apporti di risultati generali. Fra questi, nel campo dei gruppi continui, spetta un rilievo [...] spettrali di un atomo o di una molecola. Come è noto la possibilità di una transizione e la polarizzazione della luce emessa sono legate all'annullarsi o meno degli elementi della matrice che rappresenta (in un sistema di riferimento nello spazio ...
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L'Universo matematico
John D. Barrow
(Astronomy Centre, University of Sussex, Brighton, Gran Bretagna)
Parte di questo saggio è stata pubblicata sotto il titolo Perché il mondo è matematico? Roma-Bari, [...] sono le più fedeli alla vera natura del mondo esterno. l nostri occhi ci comunicano la vera natura della luce; le nostre orecchie quella del suono. Se le nostre menti avessero prodotto rappresentazioni del mondo che si discostavano significativamente ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. I teoremi di incompletezza di Godel
Carlo Cellucci
I teoremi di incompletezza di Gödel
Nei giorni 5-7 settembre 1930 ebbe luogo a Königsberg [...] di incompletezza, la cui dimostrazione sarebbe dovuta apparire in una seconda parte dell'articolo che però non vide mai la luce. L'articolo in questione fu anche presentato da Gödel all'Università di Vienna come Habilitationsschrift.
I risultati di ...
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MIRANDA, Carlo
Franco Palladino
Nacque a Napoli il 15 ag. 1912 da Giovanni, medico e professore all’Università di Napoli (di cui fu rettore nel 1921-23) e da Elena Nimmo.
Compiuti gli studi secondari, [...] di matematica della facoltà di scienze dell’Università di Napoli, una memoria da lui stesso composta nel 1977 alla luce dei drammatici eventi politici coevi (in Rendiconti dell’Accademia di scienze fisiche e matematiche. Società nazionale di scienze ...
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COMMANDINO, Federico
Concetta Bianca
Nacque ad Urbino nel 1509 da Battista e Laura Bonaventura.
La sua famiglia, di nobile origine, aveva sempre mantenuto stretti legami con i duchi di Montefeltro: [...] legare la sua fama all'attività di esperto filologo ed accurato traduttore. La scelta di restaurare e riportare alla luce i testi del matematici antichi significa di per sé una svolta nel modo di intendere e diffondere le "mathematicae disciplinae ...
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FAVARO, Antonio
Massimo Bucciantini
Figlio primogenito di Giuseppe, dottore in matematica , e di Caterina Turri, appartenente al nobile casato del Polesine, nacque a Padova il 21 maggio 1847. Conseguita, [...] galileiani nella Bibl. naz. di Firenze, XVIII [1885], pp. 1-151), mentre nelle Memorie del R. Istituto veneto videro la luce i saggi Miscellanea galileiana inedita (XXII [1887], pp. 701-1037) e Nuovi studi galileiani (XXIV [1891], pp. 7-430); nel ...
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BATTAGLINI, Giuseppe
Nicola Virgopia
Nacque a Napoli l'11 genn. 1826. Trascorse la sua prima fanciullezza a Martina Franca (Lecce) nella casa del nonno paterno presso cui fece i primi studi. Ritornato [...] , Mediolani 1881, pp. 27-50: tale lavoro è tra i più belli e interessanti del Battagliai. In esso viene messa in nuova luce la reciprocità che esiste tra le proprietà dei flessi di un fascio sizigetico di cubiche del 3º ordine e quelle delle polari ...
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neutrone
neutróne [Der. di neutro con il suff. -one di elettrone] [FNC] Particella elettricamente neutra, di spin 1/2 e massa di poco superiore a quella del protone, insieme al quale è elemento costitutivo [...] si ha quando un fascio di n. investe un corpo e che avviene con leggi analoghe a quelle della diffrazione della luce; come nel caso ottico, dalla diffrazione dei n. si trae partito per studiare i materiali: v. neutroni, diffrazione dei. ◆ [FNC] [FAT ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
anno-luce
s. m. (pl. anni-luce). – In astronomia, unità di misura delle lunghezze, equivalente alla distanza che la luce percorre in un anno solare; corrisponde a 9460 miliardi di chilometri.