LEONI, Pier Carlo (Carlo)
Francesco Millocca
Nacque a Padova il 29 genn. 1812 da Nicolò, di famiglia nobile patavina, e da Antonietta Verri di Milano, figlia del celebre Pietro e di Vincenza Melzi d'Eril. [...] rilevato la presenza di concetti "antigovernativi" in un suo volume di Opere storiche; dopo varie correzioni, il lavoro vide la luce nel 1844, ma l'anno dopo la questione fu riaperta dalla direzione della revisione. Stessa sorte toccò nel 1865 a un ...
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PICCOLOMINI, Ascanio
Franco Tomasi
PICCOLOMINI, Ascanio. – Nacque a Siena, probabilmente intorno al 1548, da Enea e Vittoria Piccolomini, appartenenti entrambi al ramo della famiglia che poteva vantare [...] anni Novanta Piccolomini desiderasse controllare sin nei minimi dettagli l’amministrazione della sua diocesi.
In questo periodo videro la luce anche le Rime di Piccolomini: dapprima, nel 1592, un solo sonetto in una plaquette dal titolo Due sonetti ...
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GALVANI, Giovanni
Francesca Brancaleoni
Nacque a Modena il 24 giugno 1806, figlio secondogenito di Giuseppe e Giuseppina Conti. Precocissimo, ancora fanciullo studiò la geometria, la retorica e la fisica, [...] di un antico documento storico in francese.
Ancora nell'Archivio storico italiano, occupando l'intero XIV tomo (1849) vide la luce una serie di studi del G. in materia di filologia classica, introdotti da un suo discorso Delle genti e delle favelle ...
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COSSEZEN
Mario Pagano
Rimatore del sec. XII, originario dell'Italia settentrionale, e solitamente considerato il primo trovatore italiano; di lui si ignorano sia la data di nascita sia quella di morte.
Le [...] questi ultimi, per i tentativi di poesia, ad acquisire una competenza linguistica diversa dalla propria. Alla luce di questa prospettiva, ferme restando le coordinate cronologiche precedentemente stabilite, il recente tentativo della Lejeune di ...
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CAPPELLI, Antonio
Eugenio Ragni
Nacque il 17 genn. 1818 a Modena da Giuseppe e da Teresa Tavernarini. A diciassette anni dovette interrompere gli studi regolari, costretto dalle precarie condizioni [...] ; e a Milano, dove spogliò tra gli altri il testo dell'importantissimo Trivulziano 1080. L'edizione progettata non vide però mai la luce, e il materiale raccolto fu dal C. stesso offerto allo studioso modenese M. A. Parenti, poi passò a F. Selmi e a ...
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PAPADOPOLI, Antonio
Francesca Brancaleoni
– Nacque a Venezia il 6 marzo 1802, secondogenito del conte Angelo, commerciante e banchiere, e di Maria Mico, entrambi greci.
Poco attratto dalla florida azienda [...] di annoverare i principali testi italiani moderni in cento volumi annunciati nel prospetto (1839), ventisei dei quali videro la luce, fra opere edite integralmente e raccolte di stralci tratti da vari autori. Pubblicata fino al 1841, la Biblioteca fu ...
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DINI, Pietro Francesco
Pietro Messina
Nacque a Lucignano (Siena) il 19 apr. 1661 da Pietro e da Margherita Capea.
La famiglia era originaria di Siena, dove ebbe accesso ai primi gradi di nobiltà. Il [...] vari anni più tardi, così scriveva a uno di essi: "Il Dini era un ciarlatano, nulla vagliono le dicerie ch'egli diede alla luce" (a F. Camerini del 4 apr. 1733, in Epistolario, p. 3119), e già P. Burman, nella prefazione all'opera nella raccolta del ...
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FANTASTICI, Massimina
Valentina Coen
Nata a Firenze l'8 giugno 1789 da Giovanni, rinomato gioielliere, e da Fortunata Sulgher, livornese, improvvisatrice nota in Arcadia col nome di Temira Parasside, [...] romanticismo, negli scritti in prosa invece condivise pienamente l'interesse tutto romantico per le questioni educative.
Nel 1838 venne alla luce a Firenze la tragedia I Pargi, sui fatti di Parga cantati anche da G. Berchet. L'opera fu donata dalla ...
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ARAGAZZI, Bartolomeo
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Nacque da Francesco a Montepulciano nella seconda metà del sec. XIV. Abbracciato lo stato ecclesiastico, divenne, prima dell'aprile 1411, segretario apostolico di Giovanni XXIII, [...] da questo rilasciato a tre inviati etiopici. Col papa l'A. ritornò quindi a Roma, ponendosi ben presto in ottima luce nella curia e divenendo protonotario e referendario e, dal 1421, segretario apostolico.
A lui e all'altro segretario, Antonio Loschi ...
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GHIRON, Ugo
Fiammetta Lozzi Gallo
Nacque a Roma il 24 ag. 1876 da Bonaiuto, piemontese, e da Minerva Nahmias, toscana, entrambi di origine ebraica. A Roma fece i suoi studi ginnasiali, trasferendosi [...] secondo la tradizione alessandrina, di ispirazione lirica e legata alla riflessione introspettiva.
Nel 1925, a Pisa, vide la luce un volumetto di poesie, Tristezze, dedicato dal G. alla memoria della madre, di recente scomparsa. Nel 1928 pubblicò ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
anno-luce
s. m. (pl. anni-luce). – In astronomia, unità di misura delle lunghezze, equivalente alla distanza che la luce percorre in un anno solare; corrisponde a 9460 miliardi di chilometri.