(gr. Καλλιστώ)
Mitologia
Ninfa del seguito di Artemide. Secondo la versione più nota, C., amata da Zeus, diede alla luce Arcade. Poi, cambiata da Artemide in orsa, stava per essere uccisa dal figlio, [...] ma Zeus mutò lei nell’Orsa Maggiore e Arcade nel custode dell’Orsa.
Astronomia
Nome del 4° satellite di Giove, scoperto da Galileo il 7 gennaio 1610 ...
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Scrittore e giornalista (Palermo 1907 - Roma 1966); giovanissimo partecipò alla rivista "'900" di M. Bontempelli e si mise in luce con un romanzo, Scoperta dell'America (1930). Appassionato viaggiatore, [...] fece il giro del mondo, anche come corrispondente di varî giornali (fra cui la Gazzetta del Popolo), narrando le sue esperienze in libri ricchi di movimento e di colore (Giro intorno al mondo, 2 voll., ...
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Poeta ungherese (Miskolc 1900 - Budapest 1957). Profondamente pessimista, come emerge dalle sue poesie (Föld, erdő isten "Terra, forza, dio", 1922; Fény, fény, fény "Luce, luce, luce", 1925; Te meg a világ [...] "Tu e il mondo", 1932), venne da alcuni considerato filonazista e dopo la guerra fu emarginato dalla vita culturale ungherese. S. è autore di altri due capolavori poetici, il ciclo autobiografico Tücsökzene ...
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(gr. Λητώ) Dea greca. Figlia del Titano Ceo e della Titanide Febe, generò da Zeus Apollo e Artemide. Dovendo dare alla luce i due gemelli, andava in cerca di un luogo che le desse asilo, negatole dovunque [...] per la proibizione della gelosa Era; infine l’accolse la sterile isola errante di Ortigia, che ottenne in ricompensa di esser fissata al fondo del mare e fu poi chiamata Delo, cioè «la brillante». I dolori ...
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Poeta, filosofo e drammaturgo romeno (Lancrǎm 1895 - Cluj 1961). Nei sette volumi di versi che vanno da Poemele luminii ("I poemi della luce", 1919) a Nebănuitele trepte ("Gli insospettati gradini", 1943), [...] ha perfezionato una lirica di ampia apertura metafisica, che, facendo tesoro delle esperienze poetiche contemporanee e in primo luogo dell'espressionismo tedesco, tiene ferme le radici nelle tradizioni ...
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Pseudonimo dello scrittore cinese Zhang Gufei o Zhang Guangren (Hubei 1902 - ivi 1985). Saggista, poeta, critico e teorico letterario. Si mise in luce negli anni Trenta come fautore di un radicale rinnovamento [...] della cultura cinese, sulla scia del Movimento del 4 maggio (1919). Per aver rivendicato l'indipendenza degli intellettuali, fu oggetto, nel 1955, di una massiccia campagna di critica da parte degli ambienti ...
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Pittore e poeta (Firenze 1606 - ivi 1664). Allievo di M. Rosselli, si distinse per un sottile verismo e un accurato studio della luce, raggiungendo felici risultati, più che nelle pale d'altare, in opere [...] quali Il trionfo di David, Giacobbe al pozzo (ambedue a Firenze, Galleria Palatina), Lot e le figlie (Uffizi), La Samaritana (Vienna, Kunsthistorisches Mus.), La musica (Roma, collezione Busiri Vici). ...
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Cardinale francese (m. Avignone 1355). Dotto giurista, fu vescovo di Embrun dal 1323, cardinale nel 1338. Legato in Italia, fu incaricato di far luce sulla morte di Andrea d'Ungheria a Napoli, e di vigilare [...] su Cola di Rienzo a Roma, ove restaurò il regime senatoriale (1347) ...
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Scrittrice francese di origine romena (Bucarest 1890 - Parigi 1973). Discendente dalla famiglia principesca, fu educata e visse a Parigi, dove si mise in luce col romanzo Le perroquet vert (1924). In questo [...] e nei libri seguenti, Catherine-Paris (1927), Images d'Épinal (1937), Feuilles de calendrier (1939), La nymphe Europe (1960), Au jardin de Marcel Proust (1969), si è ispirata o alle nostalgie del paese ...
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Uomo politico e letterato cinese (155 d. C.-220 d. C.). Generale al comando di truppe provinciali con relativa autonomia, si mise in luce per capacità militari e politiche durante la crisi finale della [...] dinastia Han, scossa dalla ribellione detta "dei turbanti gialli". Le sue gesta sono narrate nel grande romanzo epico Sanguozhi yanyi ("Romanzo dei Tre regni"). Alla sua morte, lasciò al figlio Cao Pi ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
anno-luce
s. m. (pl. anni-luce). – In astronomia, unità di misura delle lunghezze, equivalente alla distanza che la luce percorre in un anno solare; corrisponde a 9460 miliardi di chilometri.