radiologia
radiologìa [Comp. di radio- nel signif. b e -logia] [FNC] La disciplina che s'occupa dello studio e delle applicazioni delle radiazioni elettromagnetiche di piccolissima lunghezza d'onda, [...] (attualmente, per il prelievo delle immagini dal corpo umano vengono anche impiegati gli ultrasuoni, le radiofrequenze, la luce visibile, le correnti elettriche e i raggi infrarossi). ◆ [FME] R. diagnostica: v. diagnostica medica per immagini. ◆ [FME ...
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La grande scienza. Transizioni di fase e punti critici
Édouard Brézin
Transizioni di fase e punti critici
Le transizioni di fase sono fenomeni molto familiari: un corpo può passare da uno stato d'aggregazione [...] attorno al punto critico e misero in evidenza il fenomeno dell'opalescenza critica, vale a dire una forte diffusione della luce.
Successivamente fu compreso che tutti i gas si comportano in modo simile: sopra la loro temperatura critica l'aumento di ...
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potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] l'azione elettromagnetica si propaga verso il futuro con la velocità della luce c e arriva da una sorgente in r' al punto considerato , il quadrivettore Rμ=(t-t', r-r') è di tipo "luce", cioè ha modulo nullo: RμRμ=0. Tale campo si può descrivere ...
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Sostanza formata dalla combinazione di più molecole uguali (monomeri) tra loro.
Generalità
Tipologie. Si possono avere p. formati dalla combinazione di 2, 3, 4 ecc. molecole, che prendono il nome rispettivamente [...] sull’abbassamento della pressione osmotica consentono di ricavare il peso molecolare medio numerico; quelli basati sulla diffusione della luce danno invece il peso molecolare medio ponderale; quelli basati su misure di viscosità di soluzioni o del ...
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strutturistica chimica Settore della chimica che studia la distribuzione spaziale degli atomi, ioni e gruppi di una molecola, le relazioni che questa disposizione ha con le proprietà molecolari chimico-fisiche, [...] partire dalla fine degli anni 1980 con l’impiego di sorgenti di raggi X di elevata intensità, quali i generatori di luce di sincrotrone, che forniscono fasci di radiazioni aventi intensità di 6-8 ordini di grandezza superiore rispetto a quella delle ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] che l'emissione non è dovuta a gas caldi ma, piuttosto, è causata dal moto di particelle, veloci quasi come la luce, in un campo magnetico (radiazione di sincrotrone). Questo fatto era stato ipotizzato precedentemente da un astrofisico russo, Iosif S ...
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invertasi
Matilde Manzoni
Proteina appartenente alla classe degli enzimi idrolitici; viene anche chiamata β-fruttofuranosidasi (EC 3.2.1.26; EC è la sigla di Enzyme commission, mentre la parte numerica [...] e fruttosio, hanno rispettivamente un [α]D pari a +52,7° e −92°. In realtà la rotazione del piano della luce polarizzata dei prodotti di idrolisi è −20,6°, media dei corrispondenti singoli valori, e presenta il segno opposto (quindi invertito ...
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esplosione
esplosióne [Der. del lat. explosio -onis "atto ed effetto dell'esplodere", dal part. pass. explosus di explodere, comp. di ex "fuori" e plaudere "battere due corpi insieme in modo da produrre [...] eccitazione della materia interessata e, nella susseguente diseccitazione molecolare e atomica, una subitanea e breve ma intensa emissione di luce (lampo dell'e.). L'e., innescata o innescatasi in uno o più punti della massa esplodente, si propaga ...
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La questione del meccanismo secondo il quale l'azoto, assunto dalle radici delle piante nei composti minerali presenti nel terreno, è poi organicato dalla pianta stessa, non può dirsi ancora risolta.
Tra [...] Lemoigne nei vegetali inferiori e da L. Marimpietri nelle foglie di barbabietola da zucchero, ricche in nitrati.
Maggiore luce è stata invece fatta, ad opera soprattutto di Virtanen, sulla organicazione dell'azoto elementare da parte dei batterî che ...
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Chimica
Elemento chimico, di simbolo Hg (dal lat. Hydrargyrum), di numero atomico 80, peso atomico 200,61, di cui si conoscono sette isotopi stabili.
Il suo nome deriva da quello del pianeta Mercurio, [...] polvere pesante, amorfa, impalpabile, di color giallo-arancio, inodore, stabile all’aria, che tende a scurirsi per esposizione alla luce e si scioglie negli acidi diluiti, in soluzioni di ioduro di potassio e, parzialmente, in acqua bollente. Si può ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
anno-luce
s. m. (pl. anni-luce). – In astronomia, unità di misura delle lunghezze, equivalente alla distanza che la luce percorre in un anno solare; corrisponde a 9460 miliardi di chilometri.