BONASCIA (Bonasia, Bonasci), Bartolomeo
Eberhard Ruhmer
Nacque a Modena verso il 1450. Secondo il Tiraboschi, "in anni suoi giovanili coltivò ancor la pittura". Le opere conservate, che gli vengono [...] Francesca: è questa quindi la direzione da seguire quando si cerchino altre opere pittoriche del Bonascia. Tuttavia con ciò si mette in luce solo l'esteriore intelaiatura formale, dato che il B. non è certo né in Emilia né a Modena l'unico seguace di ...
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FERRONI, Giuseppe
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Paolino, nacque a Senigallia (Ancona) il 4 apr. 1807. La sua formazione di architetto avvenne presso P. Ghinelli, uno dei maggiori protagonisti della [...] colonne alveolate di ordine corinzio che sorreggono la cupola a padiglione, ma soprattutto per l'impiego della luce che, filtrata dalla lanterna, crea una modellazione plastica chiaroscurale, agevolata dalla parietale alternanza delle nicchie. Il ...
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DELL'ORTO, Uberto
Alessandra Pino Adami
Figlio di Giuseppe e di Rosalinda Gavazzi, nacque a Milano il 6 genn. 1848, in un'agiata famiglia milanese; rimase orfano giovanissimo e fu allevato dagli zii [...] Nelle incisioni, non molto numerose, prevalgono i soggetti di genere e i paesaggi marini: per la sensibilità ai problemi della luce, esse si avvicinano alle esperienze degli scapigliati, e in particolare alle opere di L. Conconi. Si cimentò anche nel ...
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CHIAPPE, Giovan Battista
Franco R. Pesenti
Nato a Novi Ligure (Alessandria) intorno al 1723, fu avviato alla pratica del disegno (non della pittura) a Roma dal genovese Giuseppe Paravagna, "uomo più [...] regolata nella severa composizione, si innesta nel C. l'uso del colore lombardo, di materia assorbente, permeabile alla luce, in lui però particolarmente di toni smorzati. Infine un certo pur ritenuto patetismo richiama ancora l'ambito lombardo di ...
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BRACCIOLI (Bracciuoli), Mauro
Ferdinando Arisi
Nacque a Bologna nel 1761. Dopo aver appreso i rudimenti dell'arte dal quadraturista bibienesco G. B. Alberoni, si perfezionò con D. Zanotti, ma dovette [...] risulta sviluppata intorno a un perno centrale da cui partono le direttrici prospettiche, evidenziate da fasci violenti di luce che accentuano quell'impostazione d'angolo degli edifici che da Ferdinando Bibiena in poi era diventata una caratteristica ...
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BIANCHI (Blanqui), Andrea
Virgilio Fantuzzi
Nato il 25 nov. 1677 a Campione, fu accolto nella Compagnia di Gesù in qualità di fratello coadiutore, a Roma, il 1º febbr. 1716. Dopo aver trascorso due [...] 1732).
La pianta corrisponde allo schema tipico dell'edilizia gesuitica che si rifà come modello al Gesù di Roma; la luce penetra dall'alto distendendosi sulle superfici dei lisci pilastri, sulle volte, sulla cupola schiacciata e senza tamburo; nella ...
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ANDREI, Giovanni
Bianca Asor-Rosa Saletti
Nato a Carrara nel 1757, iniziò la sua attività di scultore a Firenze. Nel 1793 aveva terminato l'impiantito e la balaustrata dell'altare maggiore di S. Maria [...] americano i mezzi con cui ritornare in Italia.
Bibl.: V. Fineschi, Il forestiero istruito in S. Maria Novella, dato in luce dal Padre... Domenicano, Firenze 1836, p. 82; F. Mazzei, Vita e peregrinazioni, II, Lugano 1846, p. 179; G. Campori, Memorie ...
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DAL PONTE, Iacopo, detto Bassano
William R. Rearick
Figlio del pittore Francesco il Vecchio e, verosimilmente, della sua prima moglie Lucia Pizzardini, nacque a Bassano del Grappa (in prov. di Vicenza) [...] la sua pala con lo stesso soggetto (Belluno, duomo, dat. 1571). Al fiammeggiante notturno di Tiziano il D. sostituì una luce diurna estiva che trasforma l'eroica lotta raffigurata da Tiziano in un evento quasi quotidiano che si svolge nella campagna ...
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GRASSI, Orazio
Cesare Preti
Maria Grazia Ercolino
Figlio di Camillo, nacque a Savona il 1° maggio 1583. Dopo un'infanzia e una prima giovinezza trascorse nella città natale a diciassette anni si recò [...] e ora apparentemente perduto, nel quale si schierava a favore di ciò che definì nuovi punti di vista sulla fisica della luce; e uno d'architettura, mai terminato per il sopravvenire della morte e anch'esso apparentemente perduto. Inoltre s'interessò ...
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CRESPI, Daniele
Giulio Bora
Figlio di Gaspare, discendente da una famiglia di pittori originaria di Busto Arsizio e imparentato con il Cerano (Milani, 1970, pp. 37 ss.), nacque probabilmente a Milano [...] di scorci e di moto, visionari effetti di luce, insistito studio anatomico caratterizzano questa serie (contemporanei dovrebbero della modellazione e degli incarnati e il netto contrasto luce-ombra conducono il C., in questo momento, a suggerire ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
anno-luce
s. m. (pl. anni-luce). – In astronomia, unità di misura delle lunghezze, equivalente alla distanza che la luce percorre in un anno solare; corrisponde a 9460 miliardi di chilometri.