Pittore (Borgo S. Sepolcro 1406 o 1412 - ivi 1492); figlio di Benedetto dei Franceschi (cognome noto anche nella forma della Francesca, che poi si è imposta nella tradizione) e di Romana di Pierino da [...] architettonici o paesistici, mentre l'uso della tecnica a secco, con una tempera grassa, permette effetti straordinarî di colore e di luce. Nella Morte di Adamo (dal cui corpo secondo la leggenda sorse l'albero della Croce) emana un senso di umanità ...
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Pittore e grafico italiano (n. Firenze 1933). Si è formato nel clima dell'avanguardia non figurativa di Firenze, a partire dal 1952. Dal 1962 ha fatto parte dei gruppi Numero e Tempo 3. Da una gestualità [...] drammatica, la sua ricerca si è volta verso un geometrismo basato su segno-colore-luce. Ha partecipato, tra l'altro, alla Biennale di Venezia (1966), alla Biennale di Parigi (1967) e alle Quadriennali di Roma (1973 e 1986). Tra le mostre personali, ...
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Pittore (Bondanello di Quistello, Mantova, 1878 - Verona 1964). Frequentò le accademie di belle arti di Modena e di Firenze; nel 1900 si recò a Parigi dove, sperimentate anche la scultura e l'incisione, [...] approfondì, in serie di vedute e nature morte, la sua personale visione naturalistica dagli effetti impressionistici di luce e di colore. Dal 1912 cominciò ad alternare i soggiorni a Venezia e in Bretagna con lunghe permanenze nell'isola di Burano, ...
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Pittore (Roma 1575 circa - ivi 1625), allievo di G. Baglione. Secondo Baglione fu pittore di nature morte, attività di cui resta testimonianza in un gruppo di dipinti a lui attribuiti, di carattere caravaggesco. [...] Anche nei rari quadri di figura si mostra vicino a Baglione e a Caravaggio per l'uso della luce e il gusto per il particolare realistico (S. Nicola da Tolentino, Roma, S. Agostino; Estasi di s. Francesco, Roma, Accademia di s. Luca). ...
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BISSOLO, Francesco
Maria Maddalena Palmegiano
Seguace di Giovanni Bellini, cominciò a imparare i primi elementi dell'arte pittorica probabilmente a Treviso, alla scuola di Gerolamo il Vecchio; trevigiano, [...] infatti, lo dice il Federici, pur senza darne le prove, e in realtà nessun documento è venuto in luce, fino a questo momento, a suffragarne la testimonianza. Grazie al documento (Ludwig, p. 48) che contiene la data del suo decesso, si possono porre i ...
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MONTERINALDO
G. Annibaldi
Piccolo centro dell'interno della provincia di Ascoli Piceno sulla sinistra dell'Aso.
Sulle pendici sud-orientali del colle sul quale sorge il paese attuale, verso il fiume, [...] .
Del tempio tripartito, con vano centrale più largo, ed orientato N-S con fronte a mezzogiorno, la cui rimessa in luce non è peraltro ultimata, rimangono solo le sostruzioni e parte del podio, originariamente rivestito di blocchi di tufo. Conglobati ...
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Vedi BOLSENA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BOLSENA
L. Banti
Piccola città in provincia di Viterbo, sul lago omonimo, nella parte centrale dell'antica Etruria. Per alcuni studiosi B. dovrebbe identificarsi [...] la città etrusca e romana di Volsini (etr. Velsna).
Sulle colline al disopra dell'abitato moderno, recenti scavi francesi hanno messo in luce i resti di una città etrusca. L'acropoli era sul poggio detto la Mozzetta di Vietena (alt. m 622); la città ...
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Vedi PSIRA dell'anno: 1965 - 1996
PSIRA
L. Guerrini
Piccola isola rocciosa situata di fronte a Mochlos, a circa due miglia dalla costa N-E di Creta, nel golfo di Mirabello. Gli scavi americani condotti [...] nel 1907 sotto la direzione di R. B. Seager hanno riportato alla luce un piccolo abitato minoico di periodo neopalaziale.
Uno stanziamento nell'isola, importante come porto e scalo per la sua posizione, è attestato dalla fine dell'Antico-Minoico; l' ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] Costituzione (marzo 1848) pose in piena luce le contraddizioni tra il principio teocratico e il Schweitzer, G. Rodenwaldt e R. Bianchi Bandinelli ne hanno messo in luce le peculiarità e l’autonomia rispetto all’arte greca.
Alla ricerca teoretica ...
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Pittore (Cento 1591 - Bologna 1666). Ritenuto uno degli artisti più rappresentativi della fase matura del barocco, la sua abilità tecnica e l'originalità del tocco ebbero notevole influsso sull'evoluzione [...] alcuni artisti coevi, è caratterizzata da forti contrasti di luce e da ombreggiature ariose che, pur non divenendo d'Aquitania) hanno un colorito caldo e intenso, effetti di luce e ombra, e rappresentano indubbiamente la miglior parte della sua opera ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
anno-luce
s. m. (pl. anni-luce). – In astronomia, unità di misura delle lunghezze, equivalente alla distanza che la luce percorre in un anno solare; corrisponde a 9460 miliardi di chilometri.