Sostanza usata per il trattamento di alcuni prodotti al fine di impedirne l’impiego per scopi diversi da quelli cui sono destinati. Pertanto il d. viene addizionato al prodotto originario per consentire [...] o irreversibile a seconda dell’agente d. adoperato. I d. fisici più comunemente utilizzati sono il calore, la luce (in particolare quella ultravioletta), gli ultrasuoni, l’agitazione violenta. I d. chimici di uso più comune sono gli acidi e gli ...
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Spaziale, medicina
Aristide Scano
(App. V, v, p. 78)
Si intende comunemente per medicina spaziale quell'insieme di conoscenze mediche, ma anche biologiche e psicologiche, derivanti dall'osservazione [...] di origine solare e cosmica, che copre in lunghezza d'onda la quasi totalità dello spettro elettromagnetico (radio, luce, infrarosso e ultravioletto), grazie a due diversi tipi di schermi. Quello esterno è rappresentato dalle fasce di van Allen, dove ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] di tipo V2 riprende lo spettro del Sole nell'ultravioletto, non osservabile da stazioni terrestri a causa del regole di Chargaff, che implicano, una volta interpretate alla luce anche della chimica delle basi nucleotidiche, una regolare associazione ...
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Mare
Ernesto Mazzetti
Umberto Solimene
L'habitat prevalente del genere umano è la terraferma; eppure nel corso della sua formazione il nostro pianeta ha riservato solo il 30% della sua superficie alle [...] particolarmente favorita la vegetazione di alghe che abbisognano di luce solare; in quella perilitoranea dove vi è concentrazione di elevata radiazione solare, in modo prevalente la radiazione ultravioletta a corta lunghezza d'onda, sono soprattutto a ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La microscopia da Abbe al microscopio elettronico
Bruno J. Strasser
La microscopia da Abbe al microscopio elettronico
Il microscopio [...] 1904, come conseguenza diretta della formula di Abbe, Zeiss realizzò un microscopio in cui la luce visibile era sostituita da quella ultravioletta. La sua minore lunghezza d'onda permetteva infatti di aumentare ulteriormente il potere risolutivo del ...
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ultravioletto
ultraviolétto agg. [comp. di ultra- e violetto]. – Di radiazione elettromagnetica avente lunghezza d’onda compresa tra quella minima della radiazione visibile (400 nm, corrispondente al colore violetto) e 2÷4 nm, valore oltre...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...