«Sudditi d’un altro stato»? Gli ecclesiastici veneziani
Antonio Menniti Ippolito
Tra lo stato e la Chiesa
Nel 1609 il nunzio pontificio Berlinghiero Gessi aveva un problema con il pievano di San Maurizio. [...] dei candidati alla vacanza di Padova nel 1636, il nunzio disse di Luca Stella, che fu poi provvisto di quel titolo, che era ecclesiastico diligente del 1177 tra il pontefice Alessandro III e il Barbarossa. Tra il 1647 e il 1653 nuovamente i rapporti ...
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Innocenzo III
Werner Maleczek
Lotario nacque nel 1160 o 1161 a Gavignano, nel Lazio meridionale, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una altrimenti sconosciuta [...] Hohenstaufen veniva portata avanti la politica già perseguita da Federico Barbarossa e da Enrico VI, e Filippo negò l'auspicata questa Pasqua con voi, prima della mia passione" (Luca 22, 15) rielaborando entrambi gli argomenti della riforma della ...
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La finanza pubblica
Michael Knapton
Introduzione
La storiografia riguardante la finanza pubblica veneziana nel medioevo poggia sulle fondamentali iniziative di pubblicazione e analisi delle principali [...] accordata al papa e all'imperatore Federico Barbarossa nel 1177, le spese connesse a un Id., Venezia nel Duecento, p. 255; I patti con Brescia 1252-1339 a cura di Luca Sandini, Venezia 1991, pp. 15 ss.
57. G. Luzzatto, Storia economica di Venezia, ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] si pensi inoltre a Bartolomeo Cavalcanti, a Iacopo Nardi, a Luca Della Robbia e Pietro Paolo Boscoli, a Niccolò Guicciardini giovane, pacato e analitico: si pensi a Federico Barbarossa, «principe molto eccellente» nelle Considerazioni guicciardiniane ...
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L'età del comune
Giorgio Cracco
La città "bifronte"
L'idea di "un'età aurea"
L'importanza fondante - per la città-Stato di Venezia - dell'epoca che va dalle origini del comune (1140 circa) alla fine [...] perché riforniva di biade la città, mentre detestava il Barbarossa "dal quale non abbiamo mai avuto niente" (29); Ibid., pp. 176 ss.
17. Giorgio Cracco, Don G. De Luca studioso della pietà veneziana, "Ricerche di Storia Sociale e Religiosa", 28, ...
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La cancelleria ducale fra culto della "legalitas" e nuova cultura umanistica
Girolamo Arnaldi
Il 4 settembre 1362 il maggior consiglio approvò la convenzione con la quale Francesco Petrarca si impegnava [...] i Veneziani avrebbero conseguito a Punta Salvore sul figlio del Barbarossa arricchiscono la cornice narrativa di un testo, il cui fu spesso a Padova". "Le parole finali [della lettera a Luca Cristiani del 19 maggio 1349: cf. qui sopra il testo ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] storia antica – Mario vincitore de’ Cimbri e Federico Barbarossa vinto dalla Lega Lombarda – la commissione spiegò che 1926.
E. Spalletti, Gli anni del Caffè Michelangelo (1848-1861), De Luca, Roma 1989.
L. Vitali (a cura di), Lettere dei macchiaioli, ...
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Idee, riti, simboli del potere
Edward Muir
L'idea della città
Oltre ad essere un raggruppamento di edifici, strade, piazze, monumenti e istituzioni, una città è un'idea. Trasformando gli spazi fisici [...] vagare per anni in Francia e a sud di Roma. Barbarossa venne infine fermato dalla Lega Lombarda nella battaglia di Legnano la sua diocesi, o tra un principe e i suoi sudditi. Luca de Penna, nel suo commentario al Codice di Giustiniano, parla in ...
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CASTELSEPRIO
M. Andaloro
(Flavia Sibrium, Sibrie nei docc. medievali)
Località della Lombardia settentrionale in prov. di Varese, già abitata dai Galli Insubri, C. è ricordata per la prima volta nelle [...] con chiarezza e il ruolo dei vangeli, specie di Luca, e l'apporto assai consistente dei vangeli apocrifi, in cura di C. Bertelli, II, La città del vescovo dai Carolingi al Barbarossa, Milano 1988a, pp. 16-81; id., Castelseprio e Milano, in Bisanzio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] assediata a Verona e tentata dallo scontro frontale con il Barbarossa. Gioacchino avverte che la libertà perde valore se è in pace, giacché i suoi occhi hanno ormai visto la salvezza (Luca 2, 25-30). Per Gioacchino, il piccolo Gesù è figura dello ...
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