LOVANIO
M. Smeyers
(fiammingo Leuven; franc. Louvain; Lovanium nei docc. medievali)
Città del Belgio e capoluogo della prov. fiamminga del Brabante.L. si sviluppò da un villaggio di età merovingia sorto [...] che già dal 1453 offrivano i loro prodotti ai mercati di Anversa; sembra che Filippo il Buono abbia comprato parati di Lovanio. A causa della concorrenza di Bruxelles l'arte del ricamo ebbe invece scarso sviluppo. La crisi che afflisse il Brabante e ...
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Pittore (Aerschot 1728 - Lovanio 1811). Rimanendo fedele alla tradizione rubensiana, immune dal neoclassicismo, dipinse vaste composizioni vivamente decorative, notevoli per forza di colorito. Attivo a [...] Lovanio e nel Brabante, viaggiò (1772-73) in Europa, particolarmente in Italia. Dal 1800 fu presidente dell'Accademia di belle arti di Lovanio. Anche il fratello e allievo Jean Joseph (1726-1795) fu pittore. ...
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Pittore (Lovanio 1466 - Anversa 1530). Formatosi a Lovanio, in un ambiente permeato dall'arte di D. Bouts, nel 1491 si stabilì ad Anversa dove elaborò uno stile originale in cui le preziosità descrittive [...] e cromatiche della tradizione fiamminga quattrocentesca (Cambiamonete e sua moglie, 1514, Parigi, Louvre) si fondono, in opere articolate e complesse, a elementi che rivelano la conoscenza delle innovazioni ...
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Pittore (Lovanio 1553 - Colonia 1616 circa), scolaro di Frans I Francken e di Frans I Pourbus; si stabilì (1579) a Colonia, dove dipinse soprattutto ritratti stilisticamente affini a quelli di P. von Miereveld [...] e dei Ravesteyn. Suo figlio Georg fu operoso prima ad Anversa, poi in Inghilterra dove fu (1625-30) ritrattista della corte di Carlo I ...
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Pittore (Lovanio o Malines 1530 circa - Francoforte 1597); membro (1560) della gilda di Malines, fu poi (1566) a Liegi, quindi ad Aquisgrana, infine a Linz al servizio dell'arciduca Mattia, e (1593) a [...] Francoforte. Pittore meticoloso e raffinato, dipinse numerosi paesaggi di piccolo formato dal carattere aneddotico ma di grande ricchezza inventiva, che risentono di J. Patinier e di Bruegel il Vecchio. ...
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Pittore e poeta belga (Tervuren 1922 - Lovanio 1979). Dopo aver studiato presso l'accademia di Lovanio, entrò in rapporto con gli ambienti surrealisti belgi e francesi, e fu tra i fondatori nel 1947 del [...] Gruppo surrealista rivoluzionario del Belgio. Lavorò con A. Jorn alle prime pitture-parole, esperimenti di fusione di pittura e scrittura sulla superficie del quadro; diede poi vita, insieme con lui e ...
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Pittore e incisore belga (Bruxelles 1875 - Lovanio 1941). Dipinse soprattutto interni di chiese, vedute di beghinaggi, paesaggi, con tecnica raffinata, a pastello e ad acquerello. Opere nel museo di Anversa. ...
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Pittore (n. forse a Haarlem 1415 circa - m. Lovanio 1475). Si stabilì a Lovanio nel 1447 ma solo dal 1457 un'ampia documentazione lo mostra maestro affermato, in contatto con letterati e teologi della [...] , trasformando gli eventi in rituali sacri. Ancora tra le sue opere sono da ricordare i trittici con il Martirio di s. Erasmo (Lovanio, S. Pietro) e con il Martirio di s. Ippolito (Bruges, Museo della cattedrale) e un bel ritratto di un giovane uomo ...
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Architetto (Anversa 1601 - ivi 1690), gesuita, attivo a Lovanio, Malines, Bruxelles, Gand, Roma e Anversa. La sua opera principale è la chiesa dei gesuiti a Lovanio (1650-66). ...
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Pittore (Bruxelles tra il 1580 e il 1582 - Lovanio 1667). Soggiornò in Italia (1602-09; 1628-33) dove, in contatto con O. Borgianni, risentì del realismo caravaggesco che seppe tuttavia tradurre in equilibrate [...] composizioni ispirate ai modelli carracceschi. Tra le sue opere: la serie dei sette dipinti con episodî della Vita della Vergine per la chiesa di Montaigu (1623-28) e l'Adorazione dei Magi nel beghinaggio ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...