Scultore (Parigi 1704 - ivi 1778), figlio di Jean-Louis. Più che per le opere monumentali, in gran parte distrutte o disperse, è famoso per i ritratti, vigorosi nel modellato e acutamente caratterizzanti [...] (statue equestri di Luigi XV a Bordeaux e a Rennes; busti di Montesquieu, 1760, Bordeaux; della contessa di Brionne, 1763, Stoccolma; di J.-A. Gabriel al Louvre; ecc.). ...
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Pittore e illustratore (Roma 1770 - Parigi 1837). A Parigi frequentò gli studî di A. Pajou e di N.-G. Brenet e, nel 1786, fu allievo di J.-L. David. Vincitore (1789) del Prix de Rome, nel 1794 fu nuovamente [...] Fontaine. L'eleganza compositiva e la delicatezza cromatica caratterizzano tanto i quadri mitologici (Amore e Psiche, 1798, Parigi, Louvre) quanto le grandi composizioni storiche (La battaglia di Austerlitz, 1810, Versailles; L'entrata di Enrico IV a ...
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Scultore (n. Avignone 1425 circa - m. dopo il 1497), nipote e scolaro di J. Morel. Terminò (1497) la tomba di Giovanni senza Paura e della sua consorte Margherita di Baviera a Digione, iniziata da Juan [...] de la Huerta (museo di Digione). Gli vengono attribuite altre opere: la lastra tombale (1477-83) già nell'abbazia di Citeaux, oggi al Louvre, la decorazione (1452-61) della facciata della chiesa di S. Antonio a Vienne, parzialmente distrutta, ecc. ...
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Pittore e incisore (Parigi 1803 - Fontainebleau 1860). Fu tra i primi a trattare i soggetti orientali, attingendo ai ricordi di un suo soggiorno (1827) in Grecia e in Turchia: Pattuglia turca (1831, New [...] Mus.), Scuola turca (1846, Chantilly, Mus. Condé), ecc. Dipinse anche scene di caccia e tentò la pittura storica (La disfatta dei Cimbri 1833, Louvre). Eccellenti le sue incisioni e litografie che ripropongono i temi della sua opera pittorica. ...
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GERAS (Γῆρας)
A. Comotti*
Personificazione della vecchiaia, ipostatizzata in un vecchio ritenuto figlio della Notte (Hesiod., Theog., 225).
Ha una parte nel ciclo di Eracle, ma poiché la lotta dell'eroe [...] attica a figure nere dei primi del V sec. a. C. della Collezione d'Assia a Cassel. Una pelìke a figure rosse del Louvre (G. 234), da Capua, che ha dato nome al Pittore di Geras, mostra un vecchietto rinsecchito, dal gracile corpo ignudo, col mento ...
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GLAUKE (Γλαύκη)
Red.
1°. - Amazzone che è raffigurata trafitta da Telamone su un'anfora a figure nere di Tarquinia, attribuita dal Beazley al Pittore di Camtar. G. compare su un'anfora tirrenica da Vulci [...] in Cambridge (44), dove è rappresentata giacente a terra, attribuita dal Beazley allo stesso pittore; su un dèinos dell'Etruria al Louvre (E 875).
Bibl.: Gardner, Catal. of the Greek Vases in the Fitzwilliam Museum, p. 44, tav. 7; Weicker, in Pauly- ...
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Pittore (Firenze 1422 circa - ivi 1457). La pala di Pistoia, ora alla National Gallery di Londra, è il solo dipinto che i documenti accertino di P.; ma il Vasari ricorda di lui la predella del polittico [...] S. Croce (il polittico del Lippi è ora agli Uffizi con tre parti della predella, di cui altre due parti sono al Louvre): e queste due opere, distanti tra loro di poco più che dieci anni, danno modo di ricomporre abbastanza largamente l'attività del ...
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Pittore (Parigi 1701 - Stoccolma 1750); influenzato da F. Lemoyne, ne diffuse la maniera a Stoccolma, città in cui si stabilì nel 1732 e dove eseguì diverse decorazioni nel castello. Notevoli anche i dipinti [...] ), fu suo collaboratore; allievo di F. Boucher, si perfezionò a Roma dal 1759. Divenuto accademico con Il trionfo di Bacco e Arianna (1769, Parigi, Louvre), eseguì anche bozzetti per la manifattura dei Gobelins (Il trionfo di Anfitrite, 1777, Parigi ...
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Pittore franco-fiammingo (Nimega prima del 1370 - Parigi 1419), originario della Gheldria. Lavorò a Parigi (1396) per Isabella di Baviera, poi a Digione per Filippo l'Ardito e Giovanni senza Paura. Iniziò [...] Certosa di Champmol (terminata da Henri Bellechose), una delle quali si suole identificare nel Martirio di s. Dionigi al Louvre, cui è molto affine il tondo con la Pietà nello stesso museo. Queste pitture denotano una stretta concordanza stilistica ...
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Pittore (n. nel Brabante - m. a Digione tra il 1440 e il 1444), successore (1415) di J. Malouel al servizio di Giovanni Senzapaura, duca di Borgogna, e poi di Filippo il Buono. Sembra certa la sua identificazione [...] con l'autore della Crocefissione con due storie di s. Dionigi, dipinto nel 1416 per la Certosa di Champmol (ora Parigi, Louvre): già attribuita a J. Malouel, è una delle opere più raffinate della cultura tardo-gotica della corte di Borgogna e della " ...
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prigione2
prigióne2 (ant. pregióne) s. m. [uso metonimico del sost. prec.], ant. o letter. – Prigioniero: egli e molti altri servidori del re Manfredi furono per prigioni dati al re Carlo (Boccaccio); restarono moltissimi vittime delle spade...
popolo della moda
loc. s.le m. I frequentatori delle sfilate di moda, il mondo che ruota intorno al settore della moda. ◆ Interpretare il talento creativo degli stilisti, arrivando là dove sgorga la pura ispirazione, è un’attività basilare...