Educatore di ciechi (Coupvray, Seine-et-Marne, 1809 - Parigi 1852). Perduta la vista a soli tre anni, fu più tardi ricoverato nell'Istituto dei ciechi a Parigi, ove divenne (1827) insegnante. Nel 1829, perfezionando un metodo di scrittura già proposto da V. Haüy, ideò il sistema a punti in rilievo che porta il suo nome ...
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L'egemonia della vista, nell'attività pratica e percettiva, ha fatto ritenere la cecità una delle più irreparabili sventure; e ogni manifestazione di capacità dei ciechi desta sorpresa, suscitando l'ipotesi [...] il più cospicuo d'Italia; successivamente le principali città d'Italia ebbero ciascuna il proprio istituto di ciechi.
Il cieco LouisBraille (v.) col suo sistema di scrittura, che sostituisce combinazioni di pochi punti, non più di sei, all'alfabeto ...
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tatto
Aldo Fasolo
Segnali al cervello partiti dalla pelle
Il tatto è il senso che permette di riconoscere le caratteristiche – forma, durezza, morbidezza, ruvidezza, e così via – degli oggetti che vengono [...] , come la lingua e le mani, risultano più estese.
Il metodo Braille
Il sistema di lettura per non vedenti fu inventato dal francese LouisBraille nella prima metà dell’Ottocento. Braille divenne cieco a 10 anni in seguito a un incidente e frequentò ...
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Scambiarsi informazioni
Federico Taddia
Gesti e segni per farsi capire
In ogni momento il nostro corpo, attraverso movimenti, comportamenti e sguardi, esprime molte cose. I vestiti, la pettinatura, [...] o dei figli per vincere la nostalgia di casa durante i lunghi viaggi per gli oceani.
Il codice Braille per far leggere i non vedenti
LouisBraille era cieco dall'età di tre anni. Nel 1821 un capitano francese, Charles Barbier, visitò la sua scuola ...
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Cause di cecità e nuove strategie terapeutiche
Marco Centofanti
Mario Stirpe
L’occhio può essere considerato come uno strumento deputato a focalizzare sulla retina le immagini, con la minima distorsione [...] per le sue letture, la stampa di corpo grande o il metodo Braille (v. oltre): pertanto si può stabilire una distinzione tra cecità legale e la scrittura, venne data una brillante soluzione da LouisBraille, anch’egli non vedente, che nel 1829 inventò ...
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ectipo
Figura in rilievo, facente parte dell’ectipografia, che i ciechi leggono facendo scorrere, sulle righe in cui è ordinata, i polpastrelli delle dita. Ideata da Valentin Haity nel 1784, fu perfezionata [...] da LouisBraille nella prima metà del 19o secolo, e da lui prende nome di alfabeto Braille. ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1991-2000
1991-2000
1991
Il sistema operativo Linux. Uno studente finlandese, Linus Torvalds, sviluppa il sistema operativo Linux. Il sistema può essere distribuito, [...] ominide. L'antropologa Mary Leakey, vedova del noto antropologo, Louis, scopre in Kenya Australopithecus anamnensis; datato a 4 milioni la sonda passerà a soli 26 km dalla superficie dell'asteroide Braille, scoperto nel 1992 e del diametro di 2-5 km, ...
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OCULISTICA (dal lat. oculus "occhio")
Giuseppe Ovio
È lo studio che ha per obiettivo la consenazione e la cura dell'occhio; o, con più larga comprensione, col nome di oculistica s'intende lo studio di [...] si adottò il metodo inventato dall'allievo cieco L. Braille, divenuto poi universale. Altri istituti analoghi seguirono a - Americani: The American Journal of Ophthalmology (G. Banta; Saint Louis); Archiv of Ophthalmology (A. H. Knapp; New York). - ...
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braille
‹bràai› (o Braille) s. m. o f. e agg. – Denominazione internazionale (dal nome dell’ideatore, l’insegnante fr. Louis Braille, 1809-1852) di un sistema di scrittura per i ciechi (scrittura o codice b., ma comunem. detto alfabeto b.,...
ectipografia
ectipografìa s. f. [comp. di ectipo1 e -grafia]. – Stampa in rilievo per i ciechi i quali la leggono scorrendovi sopra i polpastrelli delle dita: ideata da Valentin Haüy nel 1784, fu perfezionata da Louis Braille, il quale alle...