L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] che voi campassi per voi campaste) o nella rusticale Nencia da Barberino di LorenzoilMagnifico (dove l’antica velare di origine popolare prende estensivamente il posto della palatale comunque prodottasi, come in migghiaio «migliaio» e begghi «begli ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] riprendendo da LorenzoilMagnificoil progetto di rafforzare il prestigio dello Stato attraverso il prestigio della di tutti voi, le vostre operazioni e a che fine esse tendano, il tutto mi è parso eccellente e ammirabile fuor ch’una cosa sola ch’è ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] Alberti negli anni Trenta-Quaranta e culmina con Cristoforo Landino e ➔ Angelo Poliziano alla corte di LorenzoilMagnifico negli anni Settanta-Ottanta. Beninteso, il volgare continua a essere usato in tutte le occasioni della vita reale, e anzi ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] , questa, codesta e lei (Migliorini 1957; Brunet 1987).
Lei compare dapprima preceduto da preposizione (in una lettera di LorenzoilMagnifico, del 1465), solo più tardi come soggetto (in una lettera dell’umanista Giovanni Pontano, del 1476, per la ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] calca o in bestrica mi lodo?
Io so di questo ogni malizia e frodo
(Morgante XVIII, 122)
sia in una famosa lettera a LorenzoilMagnifico che comincia «Qui saranno stasera di be’ pesci», databile fra 1465 e 1466.
Fra la metà del XV e buona parte del ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] trovare forme come:
(7) egregia illa uxor mea «la mia nobile moglie» (Apuleio, Le metamorfosi, X, 23)
che presentano il tipo it. LorenzoilMagnifico (fr. Iseut la blonde, spagn. Alfonso el sabio, romeno Ion ăl bun). Come nota Renzi (1976), è nel VI ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] in furbesco, scritta da Luigi Pulci a LorenzoilMagnifico, presumibilmente intorno al 1466 (Ageno 1962: in un’area che va dal Piemonte al Friuli fino all’Emilia Romagna; o il tipo sbòsar, (s)bòser, bòθera «acqua» (da Wasser), che si riscontra ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] Pfister 1978: 64). Per i casi di inversione tra verbo modale e verbo (il tipo «far non si può» per fieri nequit), e tra soggetto e verbo secolo, anche grazie alla politica filo-volgare di LorenzoilMagnifico, si riaccese nei colti l’interesse per i ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] concilia forzosamente Bembo col fiorentino vivo, mettendolo in continuità con LorenzoilMagnifico e aprendo la strada alla confluenza del bembismo nel tradizionalismo della Crusca.
Il libro I fonda la legittimità del volgare in termini umanistici ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] toscana del Quattrocento, con riecheggiamento linguistico, metrico e tematico di poeti in vario modo popolareggianti come LorenzoilMagnifico, ➔ Poliziano, Burchiello e poi Berni. Si tratta di una linea che da rifacimenti burchielleschi giovanili ...
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magnifico
magnìfico agg. [dal lat. magnifĭcus, comp. di magnus «grande» e tema di facĕre «fare»] (pl. m. -ci, anticam. anche -chi). – 1. a. Che ha e dimostra magnificenza, cioè grandezza e nobiltà d’animo, generosità e liberalità: i m. prìncipi...
laurenziano
agg. [der. di Laurentius, forma lat. del nome Lorenzo]. – 1. Di san Lorenzo, relativo a san Lorenzo: basilica l.; Biblioteca L. (o Mediceo-Laurenziana) o assol. la Laurenziana s. f., celebre biblioteca di Firenze, ricca di manoscritti...