Committenza e arte di Stato
Patricia Fortini Brown
Esaminando i tre secoli già trascorsi, Francesco Sansovino identificò nel doge Pietro Gradenigo (1289-1311) l'artefice dell'eccezionale longevità [...] un "solemnissimum monumentum" (195).
Il doge Antonio Venier (1382-1400) avrebbe governato in una città prospera nel , cat. XIX, doc. 2.
77. H. Brown, Venice, p. 164.
78. G. Lorenzi, Monumenti, nrr. 78, 80. Cf. E. Bassi, Appunti [...> 1, p. 38; ...
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Storia delle donne: culture, mestieri, profili
Nadia Maria Filippini
Premessa
Nel considerare la storia delle donne del primo Novecento non si può non partire da quell’evento epocale che fu la prima [...] , si susseguono altrettanto attive contesse: Maria Contin Venier e Giulia Persico Della Chiesa(88). Nell’elenco organizzato con Gigetta Velluti l’evasione dalla caserma di S. Lorenzo di alcuni detenuti politici. Anche le staffette Iride e Jone ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] Vita: Galanteria e lussuria nel Rinascimento (Arezzo, Edizioni Rinascimento, s. a., ma 1952: anche con riferimento a LorenzoVeniero e alle sue pubblicazioni libere) e Vita gaudente e bizzarra nel Rinascimento [in copertina: nella Rinascenza] (ivi ...
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«Sudditi d’un altro stato»? Gli ecclesiastici veneziani
Antonio Menniti Ippolito
Tra lo stato e la Chiesa
Nel 1609 il nunzio pontificio Berlinghiero Gessi aveva un problema con il pievano di San Maurizio. [...] cc. 10 ss.
37. Fu per tale motivo che «Mons. Venier» (si tratta probabilmente di Andrea, che nel 1674 si trovava in Roma c. 184.
130. V. Antonio Niero, I patriarchi di Venezia da Lorenzo Giustiniani ai nostri giorni, Venezia 1961, pp. 106 ss.
131. V ...
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Grandezza e miseria della nobiltà veneziana
Laura Megna
Ricchi e poveri
Tra Sei e Settecento la nobiltà veneziana presenta un quadro complesso di realtà economiche e sociali, politiche e culturali assai [...] XIII, c. 30r-v, 22 settembre 1583, testamento di Gerolamo Venier qm. Giovan Francesco.
58. Ibid., b. 1197, nr. 191 b. 1145, nr. 22, 8 novembre 1656, testamento di Alessandro Diedo qm. Lorenzo.
99. M. Barbaro, Arbori de’ patritii veneti, VI, c. 527. A ...
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Chiesa e società
Paolo Prodi
Tradizione, autocoscienza storica e mito
È sempre operazione complessa introdurre nell'esposizione storica cesure e scansioni cronologiche ma ciò è particolarmente vero [...] Grimani, figlio del defunto doge, Agostino da Mula, Antonio Venier, Girolamo Miani, Girolamo Cavalli, patrizi veneti, e Giacomo richiamato a Roma, ma anche il suo successore, Lorenzo Campeggi, si tiene in secondo piano quasi come accompagnatore ...
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Giustizia, disciplina e ordine pubblico
Alfredo Viggiano
In un altro capitolo di questo volume si è trattato il tema dell'amministrazione della giustizia civile nel corso del XVI secolo, del coinvolgimento [...] discreta fortuna ("ha buona entrata"); era sposato con una Venier, sorella di Marco Antonio, tra i più influenti uomini con tal Lorenzo miniador, "nell'officio dei Provveditori alla Pace". L'accusato aveva inferto a Lorenzo tre stilettate, ...
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Colonie d'oltremare
Benjamin Arbel
Espansione e contrazione
Nei due secoli qui presi in esame lo Stato da mar veneziano era costituito da circa cento centri coloniali distinti, quelli che in una forma [...] Ceo, i Michiel a Serifo, i Pisani ad Anafi e Ios, i Venier e i Sagredo a Paro. Venezia fu costretta a rinunciare a Paxo e . Nel 1568 Corfù aveva 24.000 abitanti, stando alla relazione di Lorenzo Bernardo in A.S.V., Collegio, Relazioni, b. 84, mentre ...
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Le arti
Giandomenico Romanelli
Com’era e dov’era?
Il 14 luglio 1902, il giorno stesso del crollo del campanile di S. Marco, il consiglio comunale di Venezia votava all’unanimità l’immediata ricostruzione [...] di New York purché fosse mantenuta a Venezia nel palazzo Venier dei Leoni dove la collezionista abitava e aveva sistemato le figure dell’arte veneta: Bellini (1949), Tiepolo (1951), Lorenzo Lotto (1953), Giorgione e i giorgioneschi (1955), quindi ...
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Teatro, musica e stagione teatrale
Carmelo Alberti
La ‘metropoli’ del teatro
Quando mancano pochi mesi alla fine dell’autonomia politica della Serenissima, mentre le truppe francesi guidate da Napoleone [...] aperto nel 1755, è riscattato dai fratelli Nicolò e Alvise Venier, ma nel 1792 è affidato ad una «Nobile Società». Surian, L’operista, in Storia dell’opera italiana, a cura di Lorenzo Bianconi-Giorgio Pestelli, pt. II, I sistemi, 4, Il sistema ...
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