Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] che raccoglie testi hussiti, tra cui uno di Luca di Praga: pur ricordando la critica filologica alla donazione di LorenzoValla, si insiste a sostenere che con l’accettazione del potere temporale la Chiesa ha rinnegato Cristo123. Luca di Praga ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] meglio di quella stoica con l’etica cristiana e la sua promessa di premi ultraterreni4. Questo presupposto forniva a LorenzoValla il fondamento per la critica della vita monastica e degli ordini religiosi da lui sviluppata nel Dialogo intorno alla ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] a cura di R. De Maio, A. Borromeo, L. Gulia et al., Sora 1990, pp. 277-321, in partic. 313 segg.; G. Antonazzi, LorenzoValla e la polemica sulla Donazione di Costantino, cit., pp. 176 segg.; G.M. Vian, La donazione di Costantino, cit., pp. 152 segg ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] Ernst Axel Knauf, Münster 2007.
117 Ad esempio il già citato lavoro di Pesce e altri titoli della Fondazione LorenzoValla (nel sito catalogostorico.fondazionemondadori.it) pubblica fonti in lingua e traduzioni a fronte di raro pregio, oppure alcuni ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] della Scuola Vaticana di Paleografia [...], Città del Vaticano 1984, pp. 125-65; M.C. Davies, Niccolò Perotti and LorenzoValla: Four New Letters, "Rinascimento", ser. II, 24, 1984, pp. 125-47; H. Goldbrunner, "Quemcumque elegerit Dominus, ipse ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] sull’Occidente ai pontefici, era giustamente interpretata come un falso di età medievale, smascherato a metà Quattrocento da LorenzoValla in un’opera ristampata in Germania proprio nei primi anni della Riforma. L’accusa di avere introdotto una ...
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CARACCIOLO, Roberto (Roberto da Lecce)
Zelina Zafarana
Nacque a Lecce intorno all'anno 1425.
I genealogisti lo fanno appartenere al ramo dei Caracciolo (del Leone) Pisquizzi, signori di Amesano, o Caracciolo [...] Bernardino, organizzò abbruciamenti delle opere del Panormita (Piana, 1954, p. 71, attribuisce un tale episodio, cui accenna LorenzoValla, alla predicazione bolognese del 1451), fu peraltro in ottimi rapporti con l'erede culturale del Panormita, il ...
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DONÀ (Donati, Donato), Pietro
Antonio Menniti Ippolito
Figlio terzogenito del patrizio Nicolò, nacque a Venezia probabilmente intorno al 1390. Studiò a Padova: il 30 genn. 1410 si licenziò in arti e [...] , Cristoforo Barzizza e i suoi libri, in Boll. del Museo civico di Padova, XLIV (1955), pp. 4, 12 s.; G. Zippel, LorenzoValla e le origini della storiografia umanistica a Venezia, in Rinascimento, VII (1956), p. 96 n. 1; P. Partner, The papal State ...
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GUARNERIO d'Artegna
Cesare Scalon
Figlio di Pietro di ser Guarnerio, nacque intorno al 1410, probabilmente a Pordenone. Qui infatti la famiglia paterna si era trasferita, fin dalla metà del XIII secolo, [...] di notevole spessore che aveva già insegnato nella scuola di notariato di Venezia. Il Diana era stato discepolo di LorenzoValla e con il maestro manteneva stretti rapporti. Per questa via anche G. poteva accedere agli autografi dell'umanista, come ...
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LANDRIANI, Gerardo
Elisabetta Canobbio
Nacque a Milano, verosimilmente sullo scorcio del XIV secolo, da Antonio, feudatario di Landriano dal 1408 e poi attestato come castellano di Melegnano, Abbiategrasso, [...] Storia e critica di testi latini…, Padova 1971, ad ind.; F. Pontarin - C. Andreucci, La tradizione del carteggio di LorenzoValla, in Italia medioevale e umanistica, XV (1972), p. 198; D. Mazzucconi, Per una sistemazione dell'epistolario di Gasparino ...
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costantiniano
agg. – Relativo a un personaggio di nome Costantino, e in partic. a Costantino il grande, imperatore romano dal 306 al 337: il periodo c., l’epoca c., l’età c.; donazione c., secondo quanto si credette fino a tutto il medioevo,...
lacrima
làcrima (o làgrima) s. f. [lat. lacrĭma, cfr. gr. δάκρυμα]. – 1. a. Stilla di umore, secreto da apposite ghiandole dell’occhio (ghiandole lacrimali), che fuoriesce dalla rima palpebrale in determinate condizioni (pianto; stati infiammatorî...