(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] c'è, in quei sovrani, uno spirito di ribellione che cerca giustificarsi nel campo dei principî. Non per caso LorenzoValla aveva scritto a Napoli il suo opuscolo contro la donazione costantiniana. Una vena di pensiero antitemporalistico era anche in ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] Fichet distribuì largamente a scopo di propaganda politica. Sempre con gli stessi tipi uscirono poi la Rhetorica di Fichet, LorenzoValla, Cicerone, lo Speculum humanae vitae, il Sophologium e Terenzio. Morto La Pierre e partito Fichet per l'Italia ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] commentatori greci, recarono a termine nel sec. XV Palla Strozzi, Roberto Rossi, Leonardo Bruni, Francesco Filelfo, LorenzoValla, Gregorio Tifernate, Teodoro Gaza, Giorgio Trapezunzio, il Bessarione, l'Argiropulo, Giannozzo Manetti e Girolamo Donato ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] meritorî del Petrarca, di C. Salutati, di L. Bruni e di altri, la critica s'inizia risolutamente con LorenzoValla: ed è critica storica, letteraria, linguistica, filosofica. Con l'Accademia Platonica Fiorentina, sotto l'influsso di Gemisto Pletone ...
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Vita: la giovinezza. - Famiglia di battellieri sino alla fine del sec. XV, quella dei Cauvin di Pont-l'Évêque. Ma verso il 1480 Gérard Cauvin, abbandonati il villaggio e la professione famigliare, se ne [...] : gli pare di menomare con ciò l'onnipotenza divina. Fra prescienza e volontà divina è vano introdurre distinzioni (C. si rilì a LorenzoValla): ...ce que je dy...c'est que Dieu non seulement a preveu la cheute du premier homme, et en icelle la ruine ...
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È la scienza che ha per oggetto le attestazioni scritte, di contenuto e significato giuridico (documenti). Essa perciò studia:1. i documenti in senso stretto, cioè le testimonianze scritte in determinate [...] , si cercò di appurare la genuinità dei documenti prodotti per far valere dei diritti. Basti accennare all'umanista LorenzoValla, che dimostrò la falsità della donazione di Costantino, e ai numerosi bella diplomatica che si ebbero in Germania ...
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Questo termine, fra i molti significati che ritiene nell'uso corrente - come di dote che rende gradito chi la possiede, di benevolenza e di favore che ne deriva, di beneficio che n'è l'effetto, di riconoscenza [...] ai due estremi, o contro la grazia divina, o contro la libertà umana: né solamente fra gli umanisti paganeggianti come LorenzoValla, ma anche fra uomini di chiesa; e prima nell'inglese Giovanni Wycliffe, che diede nel fatalismo (Omnia de necessitate ...
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Nacque in Siracusa, probabilmente intorno al 287 a. C. Era, come dice egli stesso, figlio di un astronomo, Fidia. Polibio e Plutarco riferiscono che egli era parente di Gerone, re di Siracusa. Un suo scritto, [...] manoscritti A e B erano ancora nella biblioteca papale. Nel 1450 LorenzoValla ebbe il codice A in Roma; nel 1460 Jacopo Cremonese Archimede sarebbe forse scomparsa. Nell'opera di Giorgio Valla, De expetendis et fugiendis rebus (Venezia 1501) furono ...
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GRAMMATICA (γραμματική, grammatica)
Gino FUNAIOLI
Alfredo SCHIAFFINI
Antichità classica. - Fino al Medioevo grammatica non significò strettamente quella disciplina che noi così chiamiamo; all'idea [...] età media e nel ristabilire il contatto con i classici. LorenzoValla con gli Elegantiarum linguae latinae sive de linguae latinae elegantia e Quintiliano: ad attuare il nuovo deale del Valla collaborano varî umanisti minori, come Sulpicio Verulano, ...
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- Dalla parola con la quale principia, comunemente si dice Credo la formula di professione della fede cristiana, stabilita dalla Chiesa. Più propriamente però si dice simbolo: termine derivato dal linguaggio [...] cui è richiesta dal diritto canonico.
Il simbolo apostolico. - La critica storica del credo comincia nel sec. XV con LorenzoValla, il quale per primo riconobbe infondata e leggendaria l'opinione che l'attribuiva agli apostoli. E difatti per provarlo ...
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costantiniano
agg. – Relativo a un personaggio di nome Costantino, e in partic. a Costantino il grande, imperatore romano dal 306 al 337: il periodo c., l’epoca c., l’età c.; donazione c., secondo quanto si credette fino a tutto il medioevo,...
lacrima
làcrima (o làgrima) s. f. [lat. lacrĭma, cfr. gr. δάκρυμα]. – 1. a. Stilla di umore, secreto da apposite ghiandole dell’occhio (ghiandole lacrimali), che fuoriesce dalla rima palpebrale in determinate condizioni (pianto; stati infiammatorî...