Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due anni dopo, lo scandalo destato tra i giuristi dello Studio dalla sua Epistola de insigniis et armis lo costrinse ad abbandonare la città. Peregrinò allora per diversi luoghi, finché nel 1437 si stabilì a Napoli, segretario ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La poliedrica opera di LorenzoValla esprime il tentativo di riportare la filosofia [...] intesa come esercizio della carità e della fede che non mancherà di far avvertire la propria influenza su Lutero e Calvino.
LorenzoValla
Del vero e del falso bene
Se qualcuno mi chiedesse quale sia stata l’origine e la causa prima della falsa ...
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Umanista (n. Vigoleno - m. Venezia 1500), forse parente di Lorenzo. Insegnò retorica a Pavia (1466-77) donde passò a Genova e quindi (1481) a Venezia, succedendovi a G. Merula. Nel 1496 fu incarcerato [...] per motivi politici, ma presto fu restituito alla cattedra. Tradusse in latino opere filosofiche e scientifiche greche (Tolomeo, Galeno, Alessandro di Afrodisia, Aristotele: di quest'ultimo la Poetica, ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] posta in dubbio fin dal tempo degli Ottoni, fu impugnata vigorosamente nell'età umanistica da Nicolò da Cusa e da LorenzoValla. Il documento è di alto interesse storico come espressione di un momento di sviluppo della dottrina politica della Chiesa ...
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Erudito (Piacenza 1721 - ivi 1811), ecclesiastico. Fu conservatore della biblioteca ducale a Piacenza; scrisse le Memorie storiche di Piacenza (12 voll., 1757-66) e altre opere di storia e di letteratura [...] (Memorie per la storia letteraria di Piacenza, 2 voll., 1789; Memorie intorno alla vita e agli scritti di LorenzoValla, 1794). ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] scuole post-aristoteliche trovarono seguaci, lo stoicismo in Giusto Lips (1547-1600) e Gaspare Schoppe, l'epicureismo in LorenzoValla (1405-1457) e piti tardi in Pietro Gassendi (1592-1655); lo scetticismo in Michele Montaigne (1537-1592), Francesco ...
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Geert Geertsz (che doveva poi tradurre il suo nome in quello umanistico di Desiderio Erasmo) nacque a Rotterdam la notte fra il 27 e il 28 ottobre probabilmente del 1466; era figlio naturale di un certo [...] Steyn presso Ter-Gouw in Olanda, dove rimase cinque anni, spesi nello studio febbrile dei classici pagani e dell'umanista LorenzoValla, il quale divenne uno dei suoi modelli e una delle sue guide. Nello stesso tempo fece la sua professione religiosa ...
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Umanista nato a Villanova d'Asti verso il 1412, a quindici anni cominciò a frequentare in Trino la scuola di Simone Tronzano. Più tardi fu mandato a Pavia a studiare logica, filosofia e medicina e vi ebbe [...] a maestri Maffeo Vegio e LorenzoValla. Abbandonata Pavia per la peste nel 1431, senza avervi compiuto gli studî, l'anno seguente esercitò in Asti l'ufficio di rettore in quelle scuole. Nel 1433 o 1434 fu professore di retorica nell'università di ...
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Detto umanisticamente il Galateo da Galatone in Terra d'Otranto, ove nacque nel 1444, fu filosofo, medico, buon conoscitore delle lingue classiche e dello spagnolo, accademico pontaniano (1471); per un [...] tredecim equitum (1503); Esposizione del Pater noster (1504); De donatione Constantini Magni facta Ecclesiae (polemica contro LorenzoValla, presentata dall'autore stesso nel 1510 a Giulio II); De situ Iapygiae (1511); Descriptio urbis Callipolis ...
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Predicatore francescano (1380 circa-1459). Si è affermato, ma la cosa è del tutto incerta, che fosse degli Scargia, nobile famiglia bitontina. Venne in riputazione per lavori di esegesi sacra e per la [...] a Ferrara, a Bologna nel 1448 e a Mantova nel 1449. Nel 1444, predicando in Napoli, ebbe un'acerba disputa con LorenzoValla sull'origine del Credo. Fu vicario dell'Osservanza per la provincia di Puglia e nel 1452 vicario generale. Nel 1455 Niccolò V ...
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costantiniano
agg. – Relativo a un personaggio di nome Costantino, e in partic. a Costantino il grande, imperatore romano dal 306 al 337: il periodo c., l’epoca c., l’età c.; donazione c., secondo quanto si credette fino a tutto il medioevo,...
lacrima
làcrima (o làgrima) s. f. [lat. lacrĭma, cfr. gr. δάκρυμα]. – 1. a. Stilla di umore, secreto da apposite ghiandole dell’occhio (ghiandole lacrimali), che fuoriesce dalla rima palpebrale in determinate condizioni (pianto; stati infiammatorî...