FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] New Haven 1930; id., A Critical and Historical Corpus of Florentine Painting, III, 1, 8, New York 1930-1958; A.M. Ciaranfi, LorenzoMonaco miniatore, L'Arte 35, 1932, pp. 302-317; M. Salmi, Un evangeliario miniato fiorentino, RivA 19, 1937, pp. 1-13 ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] . Trivulziana, 2263), datato 1405, a due colonne e vicino al modello del libro cortese con grandi miniature nello stile di LorenzoMonaco; quello di New York (Kraus Coll.), sottoscritto l'11 gennaio 1412, a una colonna (ma senza il commento presente ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] , 1926), o a certi cassoni del primo Quattrocento (Schubring, 19232, nrr. 56, 85, 88), o persino a certe predelle di LorenzoMonaco.Al Tardo Gotico profano è legata specialmente una delle mani presenti nel codice (ve ne sono forse otto; Watson, 1984 ...
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GUIDO di Pietro, detto il Beato Angelico
Magnolia Scudieri
Nacque nei pressi di Vicchio di Mugello, probabilmente poco prima del 1400. Divenne poi fra Giovanni nel convento dei domenicani riformati [...] sua presenza vi è documentata. Nel dipinto infatti, privo tanto di sentori masacceschi quanto di riflessi significativi di LorenzoMonaco, si coniugano perfettamente un certo gusto per il gioco lineare e gli effetti cromatici caldi e brillanti, già ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] L. nei confronti delle varie tendenze della pittura centroitaliana legate all'estrema stagione tardogotica, incarnate da LorenzoMonaco, Gherardo Starnina, Spinello Aretino e Gentile da Fabriano: una sensibilità aperta, ma guidata da una personalità ...
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ANTIFONARIO
G. Mariani Canova
Il sostantivo lat. antiphonarius (maschile) o antiphonale (neutro), deriva da antiphona e designa la raccolta di antifone dell'ufficio e a volte anche - con una specificazione, [...] S. Marco, 1390 ca.). Ormai decisamente tardogotico e tutto pregno di squisiti spiriti senesi è il linguaggio ardentemente visionario di LorenzoMonaco, pure camaldolese (a. di S. Maria degli Angeli, Firenze, Laur., 1390 e post; a. di S. Maria Nuova ...
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GHERARDO di Jacopo, detto lo Starnina
Adele Condorelli
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore fiorentino, figlio di Jacopo, soprannominato Starna, la cui attività è documentata [...] Fabriczy, Il Libro di Antonio Billi, Firenze 1891, p. 30; O. Sirén, Di alcuni pittori fiorentini che subirono l'influenza di LorenzoMonaco. Il Maestro del Bambino Vispo, in L'Arte, VII (1904), pp. 349-352; G.H. Giglioli, Su alcuni affreschi perduti ...
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SIMONE CAMALDOLESE
L. Morozzi
(o da Siena)
Miniatore senese attivo a Siena e a Firenze, documentato dal 1379-1380 al 1398.Non sussistono dati biografici sicuri sull'artista - allo stato attuale si ignorano [...] Angeli. Peraltro, a differenza dei più noti confratelli, don Silvestro e don LorenzoMonaco, dalle carte archivistiche S. non risulta mai citato nelle liste dei monaci presenti nel convento fiorentino. Lo si trova invece documentato per la prima ...
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Pittore (Firenze 1397 - Pisa 1478). Formatosi nell'ambito tardogotico di LorenzoMonaco, fu attento alle ricerche spaziali e volumetriche contemporanee, anche grazie all'esempio di Masolino, da cui fu [...] e affreschi nella collegiata di Castiglione Olona). Dopo il 1440 manifestò un ritorno al gotico (Firenze: Crocifisso e monache oranti, 1447, S. Apollonia; Assunzione, 1460, S. Maria delle Querce). Fu anche miniatore e diede disegni per ricami ...
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Pittore (Vicchio di Mugello circa 1400, non 1387 come tramandato dal Vasari - Roma 1455). A vent'anni entrò nel convento di S. Domenico di Fiesole. Tra il 1438 e il 1445 decorò con affreschi (completamente [...] soggiorno romano fu forse assai breve, concluso dalla morte nel febbraio del 1455. L'Angelico si formò sotto gli influssi di LorenzoMonaco e della scuola di miniatori fiorente nel convento di S. Maria degli Angeli; ma fu anche a contatto col gruppo ...
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biodigestore s. m. Dispositivo o impianto di riciclaggio che decompone i rifiuti organici tramite batteri anaerobi, generando biogas. ◆ È possibile infatti utilizzare le deiezioni animali per la produzione di biogas e riciclare i residui come...
camaldolese
camaldolése agg. e s. m. e f. [dal nome della località di Camaldoli, in prov. di Arezzo]. – Relativo o appartenente alla congregazione del ramo dei benedettini (benedettini c.), fondata da san Romualdo a Camaldoli verso il 1012,...