NAPOLI
F. Aceto
(gr. Παϱθενόπη, ΝεάπολιϚ, lat. Neapolis)
Città della Campania, capoluogo di regione, posta lungo la costa tirrenica, al centro dell'omonimo golfo.
Topografia e urbanistica
In età medievale [...] dedicata a s. Eligio. La chiesa e il convento di S. Lorenzo furono completamente rifatti al tempo di Carlo I, tra il 1270 e il intitolato a s. Pietro del Monte e successivamente passato alle monache benedettine. Si sa che nel 1298 era ancora in ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] d'ascesi degli orientali e degli Irlandesi e visse con i suoi monaci in una casa in cui l'ambiente per la preghiera si trovava Certose e Certosini in Europa, "Atti del Convegno, Certosa di San Lorenzo di Padula 1988", [Napoli] 1990, I, pp. 47-58; ...
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PIEMONTE
M.L. Gavazzoli Tomea
(Pedemontium, Pedemontis, Piemont nei docc. medievali)
Regione dell'Italia settentrionale i cui confini amministrativi odierni, che corrispondono per grandi linee a quelli [...] di S. Colombano a Bobbio (Casartelli Novelli, 1974). La penetrazione dei monaci bobbiesi arrivò peraltro fino alle Alpi Marittime, a Villar San Costanzo (prov. Cuneo), a S. Lorenzo di Caraglio (prov. Cuneo), all'abbazia di S. Dalmazzo di Pedona ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] in urbe" (Vitale, 1985), mentre a Roma, presso la basilica di S. Lorenzo f.l.m., papa Ilario (461-468) costruì un monastero con due b., . Colombano, del tardo sec. 6°, prevede per i monaci irlandesi una pratica giornaliera del b. e, per coloro ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] tipologia e nella decorazione è il più tardo c. di S. Lorenzo in vineis a Orvieto, datato dalla tradizione locale al sec. il sec. 11° e più esattamente con il 1040, quando il monaco Garcia informa che nella chiesa di Saint-Michel-de-Cuxa, per volontà ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] il ritratto entro un medaglione a fondo d'oro del monaco Alberico inginocchiato in preghiera. Molto diffuso era inoltre il mosaico (S. Nicola di Bari). I pavimenti duecenteschi romani (S. Lorenzo f.l.m., oratorio di S. Silvestro ai Ss. Quattro ...
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G. Bertelli Buquicchio
BENEVENTO (lat. Beneventum)
Città dell'Italia meridionale, capoluogo di una delle province interne della Campania parzialmente corrispondente all'antico Sannio. B. si estende sul [...] posta al di qua, e quelle dei Ss. Quaranta e di S. Lorenzo. Alcune chiese furono erette lungo il Calore: S. Benedetto a Pantano e . 331-422: 394-395; C. Bertelli, Miniatura e pittura. Dal monaco al professionista, ivi, pp. 577-699: 614-617; O. Grabar ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] di Probiano (Berlino, Staatsbibl.), l'Ascensione di Monaco (Monaco, Bayer. Nationalmus.) e l'avorio Trivulzio con le quello di S. Paolo f.l.m. e del portico di S. Lorenzo f.l.m., tra il secondo e il quarto decennio del secolo reinterpretarono ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] sec. 4° si costruirono b. per la devozione dei monaci e dei fedeli, secondo tipologie proprie a ciascuna regola, ex novo (S. Vitale, S. Maria Maggiore, S. Sabina, S. Lorenzo in Lucina, S. Stefano Rotondo), con una felicità di progettazioni da cui ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] Alessandro; mentre accenni ai pergami di Donatello per S. Lorenzo improntano le Storie di s. Ambrogio e del Battista nel , rammentati i disegni per il sigillo dell'Accademia (Monaco, Graphische Sammlung; Londra, British Muscum: v. Calamandrei ...
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biodigestore s. m. Dispositivo o impianto di riciclaggio che decompone i rifiuti organici tramite batteri anaerobi, generando biogas. ◆ È possibile infatti utilizzare le deiezioni animali per la produzione di biogas e riciclare i residui come...
camaldolese
camaldolése agg. e s. m. e f. [dal nome della località di Camaldoli, in prov. di Arezzo]. – Relativo o appartenente alla congregazione del ramo dei benedettini (benedettini c.), fondata da san Romualdo a Camaldoli verso il 1012,...