. Lavorazione. - Col nome di cristallo si designò, fino al sec. XVI, il cristallo di rocca, che veniva soprattutto intagliato come una gemma. Già di sant'Eligio (morto nel 659) sappiamo che aveva un sigillo [...] i suoi centri oltre che a Praga, ad Augusta e a Monaco, e che già nel '500 aveva contribuito a ornare di 1927, pp. 104-16; W. Holzhausen, Studien zu dem Schatz d. Lorenzo il Magnifico im Palazzo Pitti, in Mitteil. d. Kunsthist. Inst. in Florenz ...
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Il nome è derivato da karm (kerem), "vigna, frutteto" con la desinenza vezzeggiativa (e)l; e significa "giardino".
Dal Libano che si protende a sud verso il mare di Tiberiade fino ai monti Gelboe, un ramo [...] caverne e la solitudine del luogo vi abbiano attirato di buon'ora monaci ed eremiti. Certo è che l'Anonimo piacentino che visitò la Palestina . Tra i controversisti italiani sono da ricordare Lorenzo Lauretus, Paolo Verrati ed Elia Astorino; Paolo ...
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- Dalla parola con la quale principia, comunemente si dice Credo la formula di professione della fede cristiana, stabilita dalla Chiesa. Più propriamente però si dice simbolo: termine derivato dal linguaggio [...] La critica storica del credo comincia nel sec. XV con Lorenzo Valla, il quale per primo riconobbe infondata e leggendaria l l'attribuisce a S. Ambrogio (Brewer), chi a un monaco della Gallia meridionale (Kattenbusch, Burn), chi a un teologo spagnolo ...
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. L'ordine trasse la sua origine dai contrasti che dividevano, nella seconda metà del sec. XI, i cluniacensi, di cui alcuni intendevano applicare con minor rigore la regola benedettina, mentre altri volevano [...] a Maria SS., gli altri a S. Benedetto e a S. Lorenzo, una croce di legno, alcuni vasi sacri; né pitture, né sculture aperte sul braccio traverso. Più tardi, crescendo il numero dei monaci, per la necessità di moltiplicare gli altari da celebrarvi, fu ...
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Geert Geertsz (che doveva poi tradurre il suo nome in quello umanistico di Desiderio Erasmo) nacque a Rotterdam la notte fra il 27 e il 28 ottobre probabilmente del 1466; era figlio naturale di un certo [...] spesi nello studio febbrile dei classici pagani e dell'umanista Lorenzo Valla, il quale divenne uno dei suoi modelli e una Riforma. Nei primi tempi, E. non s'era dimostrato contrario al monaco di Wittemberg: nel 1518, anzi, gli aveva inviato i suoi ...
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. L'uso di fabbricare figure di cera fu assai comune presso Greci e Romani, e, per quanto ne abbiamo minori testimonianze, anche presso gli Egizî e i popoli dell'Asia anteriore. Di cera si facevano soprattutto [...] scolaro del Verrocchio e autore delle immagini dedicate da Lorenzo de' Medici nel 1478 in ringraziamento dell'essere fratelli Neuberger di Augusta e nel '700 Federico Guglielmo Dubut di Monaco che fece figure, busti, rilievi e medaglioni per le corti ...
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Architetto. Nacque a Bissone, sul lago di Lugano, nel 1599; morì suicida a Roma il 2 agosto 1667. Solo verso il 1628 mutò in Borromini il suo vero cognome: Castello. Venuto giovanissimo a Roma, portò con [...] a Roma, soprattutto Johann Bernhard Fischer von Erlach. A Monaco di Baviera, a Dresda, a Berlino e in altre ed., Roma 1928, pp. 224-267; A. Bertini Calosso, Il classicismo di Gian Lorenzo Bernini e l'arte francese, in L'Arte, XXV (1921), pp. 241-256; ...
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VERROCCHIO, Andrea del
Carlo Gamba
Orafo, scultore, pittore, ingegnere, nacque a Firenze nel 1435, morì a Venezia nel 1488. Prese il nome dall'orefice Giuliano Verrocchi suo primo educatore artistico. [...] ), pp. 91-105, 235-67; C. Morelli, Opere di maestri italiani a Monaco e a Dresda, Bologna 1886; B. Berenson, The drawings of the Florentine painters, della pittura nella bottega del V., di Leonardo e di Lorenzo di Credi, in Riv. d'arte, XIV (1932), ...
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SEGOVIA (A. T., 39-40)
Giuseppe CARACI
Federico PFISTER
José F. RAFOLS
José A. DE LUCA
Città della Vecchia Castiglia, capoluogo dell'omonima provincia (40° 57′ N.; 4° 7′ 34″ O.). È edificata sopra [...] tombe e una tavola del sec. XV. D'età romanica sono S. Lorenzo, con galleria esterna come S. Martino e S. Millán, restaurata nel 1900 et Salamanque, Parigi 1914; A. Schulten, Numantia, I, Monaco 1914; F. Pellati, L'acquedotto romano di Segovia, in ...
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Città della Svizzera alpina, capoluogo del Cantone dei Grigioni, situata a 596 m. s. m., sulle rive della Plessur, non lontana (poco più di 2 km.) dalla confluenza di questa con il Reno.
È nodo stradale [...] un altare in stile "longobardo" nella cappella di S. Lorenzo. Notevoli sono il sepolcro del vescovo Ortlieb Brandis (1491), di Coira v.: G. Meyer, Geschichte des Bistums Chur, Stans 1907-1914; A. Büchi, Die kathol. Kirche in der Schweiz, Monaco 1902. ...
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biodigestore s. m. Dispositivo o impianto di riciclaggio che decompone i rifiuti organici tramite batteri anaerobi, generando biogas. ◆ È possibile infatti utilizzare le deiezioni animali per la produzione di biogas e riciclare i residui come...
camaldolese
camaldolése agg. e s. m. e f. [dal nome della località di Camaldoli, in prov. di Arezzo]. – Relativo o appartenente alla congregazione del ramo dei benedettini (benedettini c.), fondata da san Romualdo a Camaldoli verso il 1012,...