La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Osservatori, laboratori e orti botanici
Mara Miniati
Alessandro Tosi
Osservatori, laboratori e orti botanici
Osservatori e laboratori
di [...] , si segnalarono il messinese Giovanni Alfonso Borelli, l'ultimo discepolo di Galilei, Vincenzo Viviani, Francesco Redi, LorenzoMagalotti e Carlo Renaldini; ma vi presero parte anche scienziati che occasionalmente si trovarono a Firenze, come il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Strumenti scientifici
Mara Miniati
Nei secc. 16° e 17° la produzione italiana di strumenti era tra le più ricche e varie d’Europa. Fu un periodo caratterizzato da una ricerca affannosa di strumenti [...] molte delle esperienze compiute furono pubblicate in quello stesso anno nei Saggi di naturali esperienze di LorenzoMagalotti (1637-1712), segretario dell’Accademia. Per compiere tali esperienze, furono realizzati strumenti originali, molti in vetro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Le accademie scientifiche del Seicento
Antonio Clericuzio
Le accademie italiane del Rinascimento costituiscono un prodotto della cultura umanistica, del mecenatismo dei principi e del policentrismo [...] passaggi di stato e all’acustica furono solo in parte pubblicati nei Saggi di naturali esperienze […], frutto del lavoro di LorenzoMagalotti (1637-1712), che dal 1660 fu il segretario del Cimento. La redazione dei Saggi durò molti anni, in quanto il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La matematica
Luigi Pepe
L’Italia è stata per cinque secoli al centro della ricerca e degli insegnamenti matematici. A partire dalla seconda metà del 12° sec., quando Gherardo da Cremona, Platone da [...] offre cet ouvrage aux amis qu’il a laissées en Italie»; e reca come divisa un’invocazione di LorenzoMagalotti, «Italia lacerata, Italia mia». Pervasa di un grande fervore patriottico, faceva iniziare il rinascimento scientifico dai viaggi compiuti ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] anche appassionati linguisti o lessicografi (basti pensare a Magalotti e a Redi), mettono a frutto la loro De Gruyter, 3 voll., vol. 3º, pp. 2412-2424.
Tomasin, Lorenzo (2001), Il volgare e la legge. Storia linguistica del diritto veneziano (secoli ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come dato sul piano della realtà oggettuale,...