Notaio e umanista (Chioggia 1318 circa - Venezia 1365). Notaio veneto (1342), vicecancelliere (1349) e poi (1352-65) gran cancelliere della Repubblica di Venezia, il suo nome è strettamente legato a quelli [...] e continuò fino alla morte di R.; tra l'altro fu R. a condurre nel 1362 le trattative tra Petrarca e il doge LorenzoCelsi, in base alle quali Petrarca ricevette una casa sul Rio degli Schiavoni e in cambio s'impegnò a lasciare in eredità a Venezia ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] della Torre (1361): in quell'anno, anzi, il duca fu accolto a Venezia con grandi onori. Il doge LorenzoCelsi diede poi indiretto appoggio ad iniziative militari anticarraresi ed antipatriarchine di Rodolfo IV (1363) (210). Il governo veneto ...
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I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori [...] dunque Veneziani, e tra questi dominavano i nobili: Celsi, Contarini, Corner, Dolfin, Giustiniani e Soranzo. I i Fiorentini potevano vantare Maffio Morosini e un Barbarigo, ser Lorenzo, impegnato, nel dicembre del 1336, nel commercio della lana ...
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MANCINI, Francesco Maria
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma il 20 ott. 1606 da Paolo e da Vittoria Capocci, esponenti di famiglie della nobiltà civica romana.
All'inizio del Seicento il padre ricoprì alcune [...] , dal 1639 al 1644. Nel 1645 successe ad Angelo Celsi, nominato uditore di Rota, come segretario della congregazione del rilievo dall'autunno del 1650, in seguito alla morte del fratello Lorenzo. Da quella data, infatti, il M. fu un interlocutore ...
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