Committenza e arte di Stato
Patricia Fortini Brown
Esaminando i tre secoli già trascorsi, Francesco Sansovino identificò nel doge Pietro Gradenigo (1289-1311) l'artefice dell'eccezionale longevità [...] onorare il Dogato, e almeno una bella roba lavorata d'oro" (179).
Ignorato dai dogi che erano succeduti a LorenzoCelsi e infelice per un certo tempo, Petrarca abbandonò Venezia nel 1368, portando con sé la biblioteca personale. Vi avrebbe fatto ...
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L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] pubblica, dovette essere decisivamente favorita dalla Signoria (e anzi tutto dai dogi, prima Andrea Dandolo e poi LorenzoCelsi, e dal gran cancelliere Benintendi de' Ravagnani).
Il Petrarca aveva prima pensato invece, ripetutamente, di lasciare i ...
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La cancelleria ducale fra culto della "legalitas" e nuova cultura umanistica
Girolamo Arnaldi
Il 4 settembre 1362 il maggior consiglio approvò la convenzione con la quale Francesco Petrarca si impegnava [...] generosità, che l'onore di dare vita a una pubblica biblioteca in Venezia fosse stato riservato al suo quarto successore (LorenzoCelsi), "benché mi sembri che non manchi di destare meraviglia che una cosa del genere non sia potuta accadere in un ...
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CONTARINI, Zaccaria
Francesca Cavazzana Romanelli
Nacque in una data non accertabile, probabilmente nel secondo decennio del 1300, dal patrizio veneziano Nicolò, del ramo dei Contarini detto di S. Cassiano, [...] frequenti incarichi, come quello di consigliere ducale nel 1362-63 e nel 1365 (vacante il dogado per la morte di LorenzoCelsi) e di avogador di Comun nel 1364. Non furono, comunque, escluse nuove missioni diplomatiche di diversa importanza. In molte ...
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GRADENIGO, Giovanni
Franco Rossi
Figlio di Nicolò di Bartolomeo, protagonista di primissimo piano della vita politica e diplomatica veneziana della seconda metà del secolo XIV, nacque a Venezia con [...] in Germania presso l'imperatore Carlo IV di Lussemburgo. Gli furono colleghi in questa occasione Marco Corner e LorenzoCelsi, entrambi futuri dogi.
L'obiettivo primario della missione era quello di ottenere dall'imperatore il riconoscimento del ...
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LANDINI, Francesco (Francesco Cieco, Francesco degli Organi, Franciscus de Florentia)
Alessandra Fiori
Nacque a Fiesole nel 1335 circa, come documenta il pronipote e celebre umanista Cristoforo, da un [...] 462).
Facendo coincidere alcune occorrenze, possiamo circoscrivere il fatto a due possibili momenti: le feste indette dal doge LorenzoCelsi in celebrazione del riconquistato dominio su Cipro (giugno 1364) o, con più probabilità, la terza visita del ...
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DOLFIN, Giovanni
Gigliola Bianchini
Nacque a Venezia, secondo fonti cronachistiche coeve, intorno al 1303 da Benedetto (Benetto, Bello, Bellerio, Bellerino), figlio di Enrico (Rigo), fondatore del ramo [...] la Repubblica a richiamare due degli inviati (Marco Corner e Giovanni Gradenigo), lasciando il compito delle trattative a LorenzoCelsi (futuro doge nel 1361). Un'ulteriore umiliazione dovette provare il D. quando giunse a Venezia la notizia dell ...
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CONTARINI, Andrea
Francesca Cavazzana Romanelli
Nacque a Venezia nei primissimi anni del '300 dal patrizio Nicolò, appartenente al ramo di S. Paternian. Dei suoi quattro fratelli maschi, Tommaso, Marino, [...] ad ogni nuovo insediamento dogale il testo del giuramento da sottoporre al neoeletto.
Già in occasione dell'elezione di LorenzoCelsi, nel 1361, il nome del C. era apparso fra quelli dei concorrenti alla somma dignità della Repubblica; in prossimità ...
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DANDOLO, Leonardo
Giorgio Ravegnani
Figlio secondogenito del doge Andrea del ramo di S. Luca e di Francesca Morosini, nacque probabilmente nel 1326. Lo troviamo ricordato per la prima volta in un documento [...] ballottaggio con Pietro Gradenigo, figlio del doge Bartolomeo, Marco Corner e il procuratore Andrea Contarini. Fu invece eletto LorenzoCelsi, che al momento era capitano generale del Golfo. Il 29 settembre dello stesso anno ospitò nella sua casa il ...
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FALIER, Nicolò
Giorgio Ravegnani
Figlio di Leonardo, detto Bellelo, che fece testamento nel 1312, e di una Elena di cui si ignora il casato, appartenne al ramo di S. Apollinare della nota famiglia veneziana.
Le [...] fonti non ricordano né il patronimico né la contrada di origine di questi personaggi.Nel 1365, dopo la morte del doge LorenzoCelsi (18 luglio), il F. fece parte del Collegio di quarantuno elettori, che designò come nuovo capo dello Stato Marco Comer ...
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