Doge di Venezia (m. 1365). Distintosi in cariche amministrative e militari, fu eletto doge il 16 luglio 1361. Il suo dogato, che in politica estera nei confronti di Genova e dell'Oriente dimostrò una tendenza remissiva, all'interno mirò invece all'istaurazione di un forte governo personale sulla base di una strettissima oligarchia. Fu l'ultimo tentativo del genere nella storia di Venezia ...
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FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] lavorato a Parma per suo fratello, il duca Ranuccio. Inoltre potrebbe averne avuto notizia da un sostenitore della famiglia, LorenzoCelsi, che aveva impiegato i Carracci a Bologna. La prima commissione loro affidata a Roma sarebbe stata dunque una ...
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CORNER, Marco
Giorgio Ravegnani
Appartenente al ramo dei Corner dai SS. Apostoli e da S. Felice, figlio di Giovanni, che fu ambasciatore della Repubblica, e di Agnese, di cui si conserva il testamento [...] nominati dal Senato per cercare di comporre la guerra fra il duca d'Austria e il patriarca di Aquileia. Dopo la morte di LorenzoCelsi (18 luglio 1365) fece parte del Collegio dei quarantuno da cui uscì designato doge il 21 o 22 luglio.
Il C. ottenne ...
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DAL VERME, Luchino
Michael E. Mallett
Nato intorno al 1320 da Pietro e da Elisa de' Nogarola, apparteneva ad antica famiglia veronese. Il padre, Pietro, aveva compiuto una brillante carriera sia come [...] e da 2.000 fanti. Il D. giunse a Venezia il 3 marzo e il 28 marzo ricevette l'investitura del comando dal doge LorenzoCelsi. Il 10 aprile il Petrarca scrisse da Padova al D. una lunga lettera in cui si congratulava con lui per la nomina e metteva ...
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Notaio e umanista (Chioggia 1318 circa - Venezia 1365). Notaio veneto (1342), vicecancelliere (1349) e poi (1352-65) gran cancelliere della Repubblica di Venezia, il suo nome è strettamente legato a quelli [...] e continuò fino alla morte di R.; tra l'altro fu R. a condurre nel 1362 le trattative tra Petrarca e il doge LorenzoCelsi, in base alle quali Petrarca ricevette una casa sul Rio degli Schiavoni e in cambio s'impegnò a lasciare in eredità a Venezia ...
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CONTARINI, Zaccaria
Francesca Cavazzana Romanelli
Nacque in una data non accertabile, probabilmente nel secondo decennio del 1300, dal patrizio veneziano Nicolò, del ramo dei Contarini detto di S. Cassiano, [...] frequenti incarichi, come quello di consigliere ducale nel 1362-63 e nel 1365 (vacante il dogado per la morte di LorenzoCelsi) e di avogador di Comun nel 1364. Non furono, comunque, escluse nuove missioni diplomatiche di diversa importanza. In molte ...
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GRADENIGO, Giovanni
Franco Rossi
Figlio di Nicolò di Bartolomeo, protagonista di primissimo piano della vita politica e diplomatica veneziana della seconda metà del secolo XIV, nacque a Venezia con [...] in Germania presso l'imperatore Carlo IV di Lussemburgo. Gli furono colleghi in questa occasione Marco Corner e LorenzoCelsi, entrambi futuri dogi.
L'obiettivo primario della missione era quello di ottenere dall'imperatore il riconoscimento del ...
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LANDINI, Francesco (Francesco Cieco, Francesco degli Organi, Franciscus de Florentia)
Alessandra Fiori
Nacque a Fiesole nel 1335 circa, come documenta il pronipote e celebre umanista Cristoforo, da un [...] 462).
Facendo coincidere alcune occorrenze, possiamo circoscrivere il fatto a due possibili momenti: le feste indette dal doge LorenzoCelsi in celebrazione del riconquistato dominio su Cipro (giugno 1364) o, con più probabilità, la terza visita del ...
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DOLFIN, Giovanni
Gigliola Bianchini
Nacque a Venezia, secondo fonti cronachistiche coeve, intorno al 1303 da Benedetto (Benetto, Bello, Bellerio, Bellerino), figlio di Enrico (Rigo), fondatore del ramo [...] la Repubblica a richiamare due degli inviati (Marco Corner e Giovanni Gradenigo), lasciando il compito delle trattative a LorenzoCelsi (futuro doge nel 1361). Un'ulteriore umiliazione dovette provare il D. quando giunse a Venezia la notizia dell ...
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CONTARINI, Andrea
Francesca Cavazzana Romanelli
Nacque a Venezia nei primissimi anni del '300 dal patrizio Nicolò, appartenente al ramo di S. Paternian. Dei suoi quattro fratelli maschi, Tommaso, Marino, [...] ad ogni nuovo insediamento dogale il testo del giuramento da sottoporre al neoeletto.
Già in occasione dell'elezione di LorenzoCelsi, nel 1361, il nome del C. era apparso fra quelli dei concorrenti alla somma dignità della Repubblica; in prossimità ...
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