Generale (1567 - 1595), figlio di Jacques (v.); fu seguace dei Guisa e per essi governatore (1590) di Parigi, che difese contro Enrico IV; inimicatosi con Carlo di Lorena, duca di Mayenne, e abbandonata [...] Parigi, tentò, senza successo, di costruirsi un principato nel Delfinato ...
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Maria Stuarda (propr. Stuart)
Maria Stuarda
(propr. Stuart) Regina di Scozia (Linlithgow 1542-Fotheringay Castle, Northamptonshire, 1587). Figlia di Giacomo V e di Maria di Lorena. Mandata in Francia [...] (1548) perché fosse sottratta al fidanzamento con Edoardo d’Inghilterra voluto da Enrico VIII, M.S. fu educata alla corte di Enrico II e fidanzata col delfino Francesco, che poi sposò nell’apr. 1558. Bella, ...
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CATERINA de' Medici, duchessa di Mantova
Luisa Bertoni
Nacque a Firenze il 2 maggio 1593 da Ferdinando I granduca di Toscana e da Cristina di Lorena.
Per inclinazione naturale C. sarebbe stata portata [...] a vivere la vita contemplativa del chiostro, e non ebbe in dono dalla natura né una vivace intelligenza né una grande personalità. Una vita serena in convento sotto la guida di un abile padre spirituale ...
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Uomo politico (Livorno 1795 - Firenze 1876), figlio di Ascanio. Presidente del Consiglio del granducato di Toscana nel 1849, tenne il potere fino alla caduta della dinastia di Lorena. Scrisse una serena [...] ed equilibrata storia dei tempi di Leopoldo II (Leopoldo II granduca di Toscana e i suoi tempi, 1871). Postume (1959) sono state pubblicate le sue Memorie (1833-1859) ...
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BASSO, Sebastiano
Cesare Vasoli
Non si hanno sicure notizie della sua vita, ad eccezione di un accenno sugli studi compiuti nell'Accademia medica di Pont-au-Mousson in Lorena.
Gli è, attribuito un trattato [...] Philosophiae naturalis adversus Aristoteleni libri XII in quibus abstrusa veteruni physiologia restauratur et Aristotelis errores solidis rationibus refelluntur, pubblicato a Ginevra nel 1621 e ad Amsterdam ...
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Teologo e canonista (Ressons, Piccardia, 1494 - Parigi 1574), prof. e rettore alla Sorbona, canonico penitenziere a Noyon, inquisitore. Nel 1562 partecipò al Concilio di Trento come teologo, al seguito [...] del card. di Lorena. Presiedette alla epurazione dei collegi parigini. Come canonista, curò un'edizione del Decreto di Graziano (1547), apprezzata dalla critica. Scrisse anche De sacrificio missae (1562) contro Calvino. ...
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LUDOVICO I di Borbone, re d'Etruria
Alba Mora
Nacque a Colorno, presso Parma, il 5 luglio 1773, primogenito maschio del duca di Parma e Piacenza Ferdinando I e di Maria Amalia d'Asburgo Lorena. La sua [...] ) formalizzò l'allontanamento di Ferdinando III d'Asburgo Lorena dal Granducato, a favore di Ferdinando di Borbone Palazzo Pitti dai Medici ai Savoia, in La corte di Toscana dai Medici ai Lorena, a cura di A. Bellinazzi - A. Contini, Roma 2002, pp. ...
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Generale imperiale (m. castello di Dymokury, Boemia, 1659); fu alle dipendenze di A. W. E. Wallenstein, ma poi lo tradì (1634). Successivamente ebbe il comando di unità armate nella Germania meridionale [...] e in Lorena, e fu fatto prigioniero dai Francesi (1642). Fu poi a capo delle truppe imperiali in Vestfalia ed ebbe (1647) la nomina a feldmaresciallo. ...
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Si ricordano due vescovi di Metz di questo nome: l'uno vescovo dal 929 (m. St-Trond 962), fautore della riforma monastica; un altro (m. 1005), figlio di Federico I, duca dell'Alta Lorena, vescovo di Verdun [...] e nello stesso anno (984) di Metz: fautore della riforma monastica, fece ricostruire l'abbazia di S. Sinforiano in Metz ...
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Pittore (Livorno 1790 - Firenze 1853). Allievo di P. Benvenuti, attivo a Firenze, Livorno, ecc., dipinse quadri religiosi (S. Carlo Borromeo, Livorno, chiesa di S. Benedetto) e ritratti (di Ferdinando [...] II e Leopoldo II di Lorena: Livorno, Pinacoteca Civica). ...
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lorenese
lorenése agg. e s. m. e f. – Relativo o appartenente alla Lorèna, regione storica della Francia orient.: l’altopiano l.; l’industria siderurgica l.; dialetto l. (o, come s. m., il l.), il dialetto francese parlato nella Lorena nord-occidentale...
croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non più antica), da due legni, uno orizzontale...