Figlio (m. 1076) di Goffredo I e di Agnese d'Asburgo, sposò (1069) Matilde di Toscana, che lo abbandonò (1071) anche a causa dell'adesione da lui data alla politica antipapale. Fautore di Enrico IV, aiutò l'imperatore a domare la rivolta dei Sassoni e partecipò al Concilio di Worms, nel quale fu deposto Gregorio VII. Morì assassinato ...
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Figlio (Firenze 1768 - Vienna 1835) di Leopoldo di Asburgo-Lorena, granduca di Toscana e poi Leopoldo II imperatore, e di Maria Luisa, figlia di Carlo III di Spagna, fu inviato nel 1784 a Vienna, dove [...] la sua educazione fu affidata alle cure di Giuseppe II, suo zio, che si sforzò di comunicargli il suo entusiasmo per le riforme. Ma egli non apprezzò l'impaziente zelo giuseppino, mostrandosi sempre incline ...
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Figlia (Gross-Seelowitz 1858 - Parigi 1929) dell'arciduca Carlo Ferdinando, sposò nel 1879 Alfonso XII re di Spagna, già vedovo di María de las Mercedes, figlia di Antonio d'Orléans. Fu un matrimonio politico voluto da A. Cánovas del Castillo per legare tra loro le due potenze cattoliche e reazionarie d'Europa. Rimasta vedova (1885) e, in attesa di un figlio, fu nominata reggente, e tale restò, dopo ...
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Figlia (n. 1816 - m. 1867) dell'arciduca Carlo, seconda moglie (1837) di Ferdinando II re delle Due Sicilie, al quale diede 10 figli. Non si occupò di politica, ma dopo la morte di Ferdinando attorno a essa si raggruppò il nucleo più assolutista della corte di Napoli ...
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Canonico regolare (Mirecourt, ducato di Lorena, 1565 - Gray, Haute-Saône, 1640); compì gli studî presso i gesuiti e, ordinato sacerdote nel 1589, divenne parroco di Mattaincourt (Lorena). Dopo aver fondato [...] la Congregazione delle canonichesse regolari di Nostra Signora, iniziò una riforma generale delle abbazie della sua regione, ricevendo nel 1628 l'approvazione di Urbano VIII che riunì le case aderenti ...
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LEOPOLDO II imperatore (I come granduca di Toscana)
Heinrich KRETSCHMAYR
Antonio PANELLA
Terzogenito dell'imperatore Francesco I, della casa di Lorena, e dell'imperatrice Maria Teresa, nato a Vienna [...] il 5 maggio 1747. Dopo che Maria Beatrice di Modena, che gli era stata destinata (trattato di successione Modena-Austria, 11 maggio 1753) venne data in moglie a suo fratello minore Ferdinando, sposò Maria ...
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Mathieu
Mathieu Émile Léonard (Metz, Lorena, 1835 - Nancy, Lorena, 1890) matematico francese. È noto soprattutto per i suoi lavori in fisica matematica e in teoria dei gruppi, nell’ambito della quale [...] scoprì il primo dei gruppi sporadici, che da lui prende il nome. È autore di un imponente Traité de physique mathématique (Trattato di fisica matematica, 6 voll. 1873-90) ...
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Incisore in rame (n. in Lorena circa 1515). Lavorò a Roma tra il 1540 e il 1565. La sua opera più impegnativa è il Giudizio finale da Michelangelo (1562); altre sue incisioni sono: il Profeta Geremia da [...] Michelangelo (1547); il Sacrifizio d'Ifigenia (1553); S. Pietro che cammina sulle acque (1559) ...
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Poeta francese (Normandia 1475 circa - Lorena 1538). Fu autore di rime politiche, satiriche, allegoriche, tutte d'intonazione popolare; ma è ricordato soprattutto come autore di farces e di soties, e come [...] organizzatore di spettacoli. Ebbe la protezione di Luigi XII, di cui difese la causa e le imprese contro il papa nell'Entreprise de Venise (1508), nella Chasse du cerf des cerfs (1510) e soprattutto nel ...
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Famiglia di orticoltori oriunda della Lorena. Philippe-Victoire fondava nel 1775 a Rueilly e a Parigi la casa Vilmorin-Andrieux; suo figlio Pierre-Philippe-André iniziò su vastissima scala la coltivazione [...] e il miglioramento delle patate, del frumento e specialmente della barbabietola da zucchero. La sua opera fu continuata dal figlio Pierre-Louis-François, che procurò alla casa fama mondiale, dal nipote ...
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lorenese
lorenése agg. e s. m. e f. – Relativo o appartenente alla Lorèna, regione storica della Francia orient.: l’altopiano l.; l’industria siderurgica l.; dialetto l. (o, come s. m., il l.), il dialetto francese parlato nella Lorena nord-occidentale...
croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non più antica), da due legni, uno orizzontale...