LAER, Pieter van, detto il Bamboccio
G. I. Hoogewerff
Pittore, nato a Haarlem (Olanda) nel 1592, morto probabilmente nel 1645. Nel 1623 partì per l'Italia, e si trattenne a Roma dal 1625 al 1638. Fu [...] s'ispirò nella sua preferenza per i contrasti tra luce e ombra. Fra i suoi amici a Roma erano Claudio di Lorena e soprattutto Michelangelo Cerquozzi, che si può dire suo continuatore ed emulo.
Fra i seguaci troviamo molti dei soci della cosiddetta ...
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LOCATELLI, Andrea
Vittorio Moschini
Pittore, nato a Roma, probabilmente verso il 1660 (secondo altri nel 1695), morto nel 1741 (?). Si conoscono di lui solo vedute e paesaggi, generalmente animati da [...] dei paesisti idealizzanti, in relazione sia con i Bolognesi, specialmente con il Domenichino e F. Albani, sia con Claudio di Lorena. Anche quanto poté derivare da Salvator Rosa fu dal L. sfrondato e schiarito. D'altra parte l'arte sua si mostra ...
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LUCINGE, René de
François Charles Uginet
Nacque nel 1553 probabilmente nel Bugey (oggi dipartimento dell'Ain) o, secondo un'antica tradizione locale, a Bonneville (oggi dipartimento dell'Alta Savoia), [...] che spagnola e nel 1584 si recò a Parigi per partecipare ai negoziati, in vista di un'unione con Cristina di Lorena, nipote di Enrico III. Carlo Emanuele I, preoccupato dell'appoggio spagnolo e consigliato da Carlo Borromeo, al quale attribuiva la ...
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MARCACCI, Niccolò
Franco Cristelli
Figlio di Pasquale, nacque a San Casciano nell'arcidiocesi di Pisa il 22 luglio 1739.
Si laureò in teologia a Pisa nel 1762 e, poco dopo la consacrazione sacerdotale, [...] 1771.
Il M. cominciò il suo ministero negli anni in cui in Toscana il granduca Pietro Leopoldo di Asburgo Lorena era impegnato in una forte e generale azione riformatrice: particolarmente incisiva fu quella operata, in accordo con Scipione de' Ricci ...
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CICOGNINI, Iacopo
Magda Vigilante
Nato a Castrocaro (Forlì) il 27 marzo 1577, pare fosse figlio naturale, poi legittimato, di Bartolomeo, notaio e poeta.
Negli anni 1586-87 risiedeva a Firenze, come [...] a Pisa per studiare legge, il C. vi compose nel 1597, dedicandola alla granduchessa di Toscana Cristina di Lorena, l'opera in versi I quattro Novissimi, conservata nella Biblioteca nazionale di Firenze in manoscritti autografi illustrati dall'autore ...
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ADALBERTO di Toscana
Gina Fasoli
Figlio di Adalberto I e di Rottilde, è documentato quale marchese di Toscana dall'884 al 915. Era soprannominato "il ricco", non solo per le proprietà fondiarie, ma [...] Erede dei possedimenti provenzali già appartenuti al padre, sposò, al più tardi nell'895-98, Berta, figlia di Lotario II di Lorena e di Gualdrada, vedova del conte Tebaldo di Vienne e madre di quattro figli: Ugo, Bosone, Ermengarda e Teutberga (Ugo e ...
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Giorgini, Giovanbattista
Scrittore e uomo politico (Lucca 1818 - Montignoso, Massa Carrara, 1906). Laureato in giurisprudenza a Pisa nel 1838, fu prima professore di Istituzioni criminali a Siena, poi [...] battaglione di universitari costituitosi per combattere contro l’Austria al fianco delle truppe sabaude. Moderato, legato alla dinastia dei Lorena, nel 1849, dopo l’ascesa al potere dei democratici, fu rimosso dall’insegnamento da Guerrazzi, ma fu in ...
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Uomo politico (Parigi 1859 - Versailles 1943); eletto deputato dal 1885, si batté a fianco di G. Clemenceau su posizioni decisamente radicali, spostandosi più tardi verso il socialismo riformista di cui [...] A. Briand (1909) e della Guerra con R. Poincaré (1912-13; 1914-15), e commissario per l'Alsazia e Lorena (1919). Giunto su posizioni conservatrici, nel 1920 divenne presidente del Consiglio e ministro degli Esteri: ordinò l'occupazione di Francoforte ...
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Uomo d'armi (m. Madrid 1652). Capitano generale dell'esercito spagnolo nelle Fiandre e poi governatore dei Paesi Bassi, nel 1634 divenne governatore di Milano. Iniziatasi la lotta contro la Francia di [...] infine, con l'aiuto sabaudo, a ricuperare Torino. La sconfitta riportata sotto le mura di Casale a opera di Enrico di Lorena, conte di Harcourt, ne provocava poi il richiamo in patria (1640). Due anni più tardi, tuttavia, da re Filippo IV, L ...
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Medico e storico francese, nato, sembra, nel 1471 a St. Symphorien-sur-Coise, morto a Lione verso il 1540. Studiò a Parigi, probabilmente sotto Fausto Andrellini e a Montpellier; divenne celebre per la [...] contemporanei, dopo aver brillantemente preso parte alle battaglie di Agnadello e Melegnano, fu armato cavaliere dal duca di Lorena e accolto con pomposa cerimonia fra i dottori dell'università di Pavia. Coprì alte cariche nel governo della nativa ...
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lorenese
lorenése agg. e s. m. e f. – Relativo o appartenente alla Lorèna, regione storica della Francia orient.: l’altopiano l.; l’industria siderurgica l.; dialetto l. (o, come s. m., il l.), il dialetto francese parlato nella Lorena nord-occidentale...
croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non più antica), da due legni, uno orizzontale...