tragedia Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato, per uno svolgimento e soprattutto una conclusione segnati da fatti luttuosi e violenti, da gravi [...] Da J. de Mal-Lara a M. de Cervantes Saavedra, da LopedeVega a D. Jiménez Enciso, a Tirso de Molina, a P. Calderón de la Barca, A. Swinburne Atalanta in Calydon (1865) e a C.-M. Leconte de Lisle Les Érinnyes (1873). In Italia, G. D’Annunzio, in ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] è tratto il libretto (di A. Striggio) della favola in musica Orfeo (1607), di C. Monteverdi -, da LopedeVega nella commedia El marido más firme (1625), da Calderón de la Barca nell'auto El divino Orfeo (1663). Nel sec. 20° il mito di Orfeo è stato ...
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Attrice spagnola (n. Hospitalet de Llobregat 1935). Si rivelò giovanissima nel ruolo di Medea, che doveva interpretare più volte nel corso della sua carriera; dal 1959 formò col marito Armando Moreno una [...] repertorio che spaziava dai testi classici di Calderón de la Barca, LopeDeVega e Shakespeare (anche nei ruoli maschili di di Madrid (1979-81), ha debuttato nella regia con La casa de Bernarda Alba di García Lorca (1986) e da allora ha lavorato ...
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Poeta e drammaturgo spagnolo (Madrid 1602 - ivi 1638). Esordì a 17 anni con la commedia Morir y disimular; fu poi notaio della Inquisizione. Scrisse commedie religiose (Santa Maria Egipcíaca, San Antonio [...] , ecc.), di cappa e spada (La doncella de labor, La toquera vizcaína), romanzesche (La gitanilla, Los amantes de Teruel), cavalleresche (Palmerín de Oliva, Don Florisel de Niquea). Imitatore di LopedeVega, cade spesso nel melodrammatico, specie nel ...
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Drammaturgo spagnolo (Guadix 1574 circa - ivi 1644). Scrittore libero da convenzionalismi, assimilò la tecnica teatrale di LopedeVega, le cui opere furono spesso confuse con le sue. Compose poesie liriche, [...] , ecc.). Largamente imitato fu il suo dramma El esclavo del demonio, che riproduce la leggenda di San Gil de Santarem, una specie di Faust portoghese. M. de A. scrisse anche "autos sacramentales", tra i quali i migliori sono: El sol a media noche, La ...
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Attrice spagnola (sec. 17º); di oscure origini, si fece conoscere nel 1624 al Corral de la Cruz di Madrid, interprete di LopedeVega. Amante del duca di Medina de las Torres, di lei s'innamorò anche il [...] re Filippo IV e ne ebbe un figlio, il secondo Giovanni d'Austria. La C. riprese la relazione con Medina de las Torres; sorpresi dal re, il duca fu confinato e l'attrice costretta a rinchiudersi in un monastero nella valle di Utande (Guadalajara), di ...
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Pseudonimo del regista e attore georgiano Kote Mardžanov (Kvareli 1872 - Mosca 1933). Come attore lavorò (dal 1894) nei teatri georgiani e poi (1897) in quelli provinciali russi. Dal 1900 si dedicò soprattutto [...] camera di Tairov. Nelle sue regie rivelò tendenze d'avanguardia e un senso raffinatissimo della forma. Tornato in Georgia, diresse (1922-26) il teatro Rustaveli di Tbilisi, segnalandosi per la messa in scena (1922) di Fuente Ovejuna di LopedeVega. ...
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Attore, regista e impresario teatrale (Sedikov, Ucraina, 1890 - Tel Aviv 1960). Emigrato negli USA giovanissimo, fondò nel 1920 a New York il Jewish art theatre, dove per trent'anni alternò i classici [...] (Shakespeare, LopedeVega, Gogol´, To´lstoj) e i moderni (Strindberg, G. B. Shaw) alla migliore drammaturgia yiddish contemporanea (S. Aleichem, An-Ski, S. Ash, H. Leivick, I. J. Singer), che rappresentò con successo anche nelle tournées europee. ...
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Scrittore spagnolo (Alcalá de Guadaira 1612 - ivi 1649); autore, oltre che di una storia della sua città natale, di un'Epítome de la historia de Troya, su fundación y ruina (1641). Per il teatro scrisse [...] commedie storiche quali La batalla de Pavía y prisión del rey Francisco, Las mocedades del duque de Osuna, Mudanzas de la fortuna y firmezas del amor, mentre in Fuente Ovejuna rifuse il dramma di LopedeVega. Raccontò inoltre, con vivacità di stile, ...
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Scrittore francese (Caen 1590 circa - Parigi 1657), fratello di F. de Boisrobert; autore di commedie, tragicommedie, racconti (Les contes aux heures perdues, 1643) e di numerose traduzioni. Fu tra i primi [...] e delle imitazioni dal teatro spagnolo (L'esprit folet, 1642, e Les fausses véritez, 1643, da Calderón; L'absent chez soy, 1643, da LopedeVega) e italiano (Les morts vivants, 1646, da S. degli Oddi; Aymer sans sçavoir qui, 1647, da A. Piccolomini). ...
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