Commediografo spagnolo (Siviglia forse 1505 - Cordova 1565 circa); ebbe una giovinezza difficile e oscura; dopo anni di vagabondaggio riuscì a formare una compagnia propria, dove recitò e dove formò la [...] intorno a un'azione scarna, i pasos di R., antecedenti agli entremeses di Cervantes e di L. Quiñones de Benavente, e dei sainetes di Ramón de la Cruz, presentano i soliti tipi dei servi furbi, ghiottoni, ladri, ecc., e sono notevoli per le allusioni ...
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Nel teatro spagnolo, a partire dal 17° sec., scherzo comico o farsa (baile, jácara, mojiganga) in un atto, di spirito popolaresco e generalmente rappresentato alla fine di un dramma o di una tragedia. [...] I precedenti del s. sono da cercare nei pasos di LopedeRueda e negli entremeses di M. de Cervantes e di L. Quiñones de Benavente. Avversato dai fautori dell’indirizzo neoclassico, il s. fu felicemente rinnovato nel 18° sec. da R. la Cruz, che ne ...
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VICO, Antonio
Carlo Boselli
Attore spagnolo, nato a Jerez de la Frontera il 22 dicembre 1840, morto in mare, in prossimità di Cuba, il 6 marzo 1902. Avviato agli studî di medicina, il V. preferì l'arte, [...] compagnie di dilettanti. Dal 1865 al 1870 recitò a Valenza, trasferendosi poi a Madrid, dove esordì al teatro LopedeRueda (oggi scomparso) con La bola de nieve di M. Tamayo y Baus.
Aveva figura maschia e prestante, dizione chiara e corretta, mimica ...
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GIANCARLI, Gigio Artemio
Laura Riccioni
Nato a Rovigo, si formò alla corte estense di Ferrara e visse a Venezia. Ne ignoriamo la data di nascita, da collocare comunque entro i primi decenni del XVI [...] , II, 2, Torino 1901, p. 288; F. Flamini, Il Cinquecento, Milano 1902, pp. 306, 318, 558; A.L. Stiegel, LopedeRueda und das italienische Lustspiel, in Zeitschrift für romanische Philologie, XV (1902), pp. 185 ss.; I. Sanesi, La commedia, I, Milano ...
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Drammaturgo spagnolo (Madrid 1562 - ivi 1635). Ebbe esistenza avventurosa, particolarmente ricca di fatti d'arme, di amori e di contese letterarie, tanto che fu considerato già nel suo tempo come il prototipo [...] aristoteliche. Contro l'ambiguo classicismo, i temi mitologici e la grezza materia popolare di L. deRueda e di J. de la Cueva, il teatro di Lopede V., pur non rinnegando la propria filiazione da quei modelli, attinge un nuovo concetto di populismo ...
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