Filippo, antipapa
Eugenio Susi
Presbitero del monastero di S. Vito, probabilmente addetto al servizio del culto nella diaconia annessa a tale chiesa, F. venne acclamato pontefice il 31 luglio del 768, [...] 348, 350.
P. Paschini - V. Monachino, I papi nella storia, I, Roma 1961, pp. 245-47.
M.G. Mara, Una pagina di storia longobarda da una epigrafe di Santa Maria in Vescovio, "Studi Romani", 9, 1961, pp. 550-51.
C. Falconi, Storia dei papi e del papato ...
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GIOVANNI
Andrea Bedina
Patriarca di Grado del quale non abbiamo notizie precedenti il 766, anno in cui (secondo il concorde parere di storici ed eruditi, dall'Ughelli al Gams, fino al più recente Kehr) [...] ibid. 1979, n. 47 p. 586; Adriani I epistulae, in J.-P. Migne, Patr. Lat., XCVIII, coll. 288-290; C. Troya, Codice diplomatico longobardo, Napoli 1852-55, IV, 5, nn. 945 pp. 618 ss., 946 pp. 624 ss.; Codice diplomatico istriano, a cura di T. Kandler ...
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ERCHEMPERTO
Massimo Oldoni
Di questo monaco cassinese del sec. IX, scrittore e poeta in latino, la cui opera cronistica è stata a buon diritto definita dalla Westerbergh "the chief historical source [...] afferma -, uomo di grande sapienza, ha narrato in modo succinto ma compendioso, semplice e acutissimo, gli episodi riguardanti l'origine dei Longobardi, la figura di Gambara e i suoi due figli, Ibor e Aione, fino al regno di Rachi. Paolo ha detto il ...
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PAOLINO II, patriarca di Aquileia
Paolo Chiesa
PAOLINO II, patriarca di Aquileia. – Intellettuale ed ecclesiastico, ebbe un ruolo di primo piano nella riforma culturale carolingia.
Un vir valde venerabilis [...] . Nacque certamente in Italia, che Alcuino in seguito definirà sua patria; si ritiene che fosse di origine latina, e non longobarda.
Non vi sono invece prove certe di una sua origine nel territorio aquileiese, pure sostenuta da molti studiosi: se l ...
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GREGORIO III, papa, santo
Paolo Delogu
Di origine siriaca, apparteneva probabilmente a una famiglia giunta a Roma dall'Oriente a seguito dell'occupazione araba di quelle province dell'Impero bizantino. [...] , giacché in una lettera dell'anno seguente (740) G. III lamentava che egli avesse prestato fede più alle giustificazioni dei re longobardi che alle denunce della Chiesa romana e ripeteva l'appello a difendere la Chiesa di s. Pietro e il suo popolo ...
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AREALDO, santo
Alessandro Pratesi
Venerato come santo alla data del io settembre nel martirologio della Chiesa bresciana e negli antichi calendari della Chiesa cremonese.
Se il suo culto è antico e [...] , è probabile che la strage vada intesa come uno degli episodi di rapina o di rappresaglia che caratterizzarono l'ínvasione longobarda e che l'inserzione di A. nel calendario dei santi bresciani sia dovuta al riconoscimento delle sue virtù esercitate ...
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GIOVANNI (Giovanni Bono, Giovanni il Buono), santo
Vasco La Salvia
L'unica notizia storicamente accertata riguardante questo vescovo di Milano è relativa alla sua sottoscrizione degli atti del concilio [...] la dottrina dei Tre Capitoli, in palese contrasto con i vescovi e le rispettive diocesi che vivevano sotto il dominio longobardo ed erano ancora fermi nella loro protesta contro il pontefice romano. La Chiesa milanese a metà del VII secolo presentava ...
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FRODOINO
François Bougard
Figlio di Magafredo, nobile franco di origine reale, venne affidato ancora puerulus all'abbazia dei Ss. Pietro e Andrea della Novalesa, fondata in territorio franco sulle Alpi [...] settembre Carlo Magno - in procinto di invadere l'Italia e avendo trovato la Val di Susa sbarrata dalle fortificazioni longobarde - fece della Novalesa il suo quartier generale, associando così al vantaggio di una posizione difesa per via naturale le ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] preoccupazioni è testimoniato dall'espressione che usa nella lettera del febbraio 591 (ibid., n. 30), quando dice di sentirsi "vescovo dei Longobardi, per i quali i patti sono spade e la grazia una pena". Di qui l'urgenza di un impegno che dal piano ...
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CRISTOFORO
Bernard Bavant
È ricordato per la prima volta nelle fonti sotto il pontificato di Stefano II (o III), nel 753, nel quale anno era regionarius (probabilmente notario regionario) e fece parte [...] . d. Istit. stor. ital. per il Medio Evo..., LVI (1940), pp. 30 ss.; O. Bertolini, Roma di fronte a Bisanzio e ai Longobardi, Bologna 1941, pp. 597-713 passim (in particolare pp. 621-630, 652-59); Id., La caduta del primicerio C. (771) nelle versioni ...
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longobardo
(ant. langobardo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Langibardi o Langobardi o Longobardi (plur.), nome di origine discussa, che secondo alcuni significherebbe «quelli dalla lunga barba» (cfr. ted. lang «lungo» e Bart «barba»),...
longobardico
longobàrdico agg. [der. di longobardo] (pl. m. -ci). – Dei Longobardi: diritto l., arte l., scrittura l., ecc. (v. longobardo, che oggi è forma più com.).