Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le aristocrazie
Giuseppe Albertoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’aristocrazia altomedievale è collegata alla funzione svolta e al [...] Friuli Eric (morto nel 799), anch’egli di origini medio-renane, nominato da Carlo Magno al posto del duca longobardo Rotgaudo (morto nel 776), promotore di una drammatica sollevazione antifranca.
Un nuovo modello etico
Gerold ed Eric sono ricordati ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il regno dei Franchi dal trattato di Verdun alla sua disgregazione
Ernst Erich Metzner (trad. it a cura di Barbara Scardigli)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto [...] orale in Francia, Germania e Italia.
Di minore entità, invece, sono le ripercussioni di tale dissoluzione nel territorio italiano-longobardo che solo nel VIII secolo è stato inglobato con la forza e che, quindi, non ha maturato tale profondo senso ...
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CALLINICO
Vera von Falkenhausen
Fu esarca bizantino d'Italia, con sede a Ravenna, dal 597 al 602-603. Paolo Diacono lo chiama Gallicinus, e Agnello, che a quanto pare fraintende le sue fonti, ne fa [...] Slaves…, in Byzantinoslavica, XI (1950), pp. 170-172; O. Bertolini, I papi e le relazioni politiche di Roma con i ducati longobardi di Spoleto e di Benevento, in Riv. di storia della Chiesa in Italia, VI(1952), pp. 1-46, passim;Id., Riflessi politici ...
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AMBROGIO Autperto
Ambrogio Mancone
Originario della Provenza, entrò assai giovane nel monastero di S. Vincenzo al Volturno, nel quale iniziò anche la sua istruzione. Era già prete prima del 761, come [...] Autpert, ibid., LX (1950), pp. 93-119; Id., Ambroise Autpert moine et théologien, Paris s.d. [ma 1953]; M. Del Treppo, Longobardi, Franchi e Papato in due secoli di storia vulturnense, in Arch. stor. per le prov. napol., n. s., XXXIV (1953-54), pp ...
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GIOVANNI
Luigi Andrea Berto
Secondo principe di Salerno di questo nome, era originario di Spoleto, dove nacque da Lamberto intorno alla metà del secolo X.
Prima di diventare principe di Salerno G. aveva [...] -1077). Il Ducato di Benevento. Il Principato di Salerno, Roma 1968, pp. 171, 173-176; B. Ruggiero, Principi, nobiltà e Chiesa nel Mezzogiorno longobardo. L'esempio di S. Massimo di Salerno, Napoli 1973, pp. 5-52, 59-61, 64-66, 75 s., 88, 186-188; P ...
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Nel diritto pubblico romano, atto con cui un magistrato munito di imperium dichiarava pubblicamente i criteri cui era ispirata la sua attività di governo. Particolare rilievo assunsero, nel corso dell’epoca [...] ’ e. di Rotari, complesso di norme di diritto penale e privato emanato dal re Rotari nel 643; l’ E. longobardo (Edictum regum longobardorum), complesso di norme fondato sui 388 capitoli dell’E. di Rotari, integrati e modificati dai sovrani successivi ...
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MANUMISSIONE
Emilio Albertario
. È la liberazione dalla schiavitù: così chiamata dai Romani in quanto nasce da una rinuncia del dominus alla potestà che ha sullo schiavo (manus). Lo schiavo manomesso [...] sopra, dichiarando "hoc modo hunc servum liberum esse volo". La manumissione in ecclesia tardò ad essere ammessa dai Longobardi, benchè cristiani: dapprincipio fu ammessa in forma più complicata, in quanto che il servus doveva essere consegnato prima ...
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È una speciale disposizione di ultima volontà con la quale chi è istituito erede ha l'obbligo di conservare e restituire in tutto o in parte l'eredità a un'altra persona.
Le più antiche disposizioni del [...] tendenza, verso l'inalienabilità e verso l'indivisibilità del patrimonio. La prima, rafforzata dal sistema feudale a tipo longobardo (nel quale la prohibitio alienationis agiva cosi come nel fedecommesso); la seconda, dal sistema feudale a tipo ...
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LUNI
Arturo SOLARI
Ubaldo FORIMENTINI
. Luni (demotico Lunenses) sulla sinistra della Magra, con uno scalo, forse, alla stessa foce fluviale, e con un porto magnifico vicino a La Spezia odierna, [...] nei secoli VI-VII. Invasa da Rotari, circa il 643, non sembra però che la città rimanesse stabilmente aggregata al regno longobardo; certo non subì l'eversione delle mura, né la degradazione a vico, di cui parla Fredegario. Sotto il regno di ...
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. È il canto liturgico tradizionale della Chiesa Ambrosiana, tuttora in uso nell'archidiocesi di Milano ed in alcune parrocchie che una volta ne dipendevano: valli Leventine nel Canton Ticino, valle Cannobina [...] ), con palesi influenze orientali, piuttosto barbaro ma attraente; sicche lo si può dire l'espressione musicale del periodo longobardo-carolingio in Lombardia. Come in tutto il canto liturgico cristiano, vi si distinguono due stili: uno sillabico ed ...
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longobardo
(ant. langobardo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Langibardi o Langobardi o Longobardi (plur.), nome di origine discussa, che secondo alcuni significherebbe «quelli dalla lunga barba» (cfr. ted. lang «lungo» e Bart «barba»),...
longobardico
longobàrdico agg. [der. di longobardo] (pl. m. -ci). – Dei Longobardi: diritto l., arte l., scrittura l., ecc. (v. longobardo, che oggi è forma più com.).