GUAIMARIO
Andrea Bedina
Princeps di Salerno, terzo di questo nome; figlio di Giovanni (II), principe di Salerno probabilmente dal 983, e di Sichelgaita, nacque probabilmente verso la fine degli anni [...] X (1976), pp. 47-60; V. von Falkenhausen, La dominazione bizantina in Italia meridionale, Bari 1978, p. 37; Id., I Longobardi meridionali, in Il Mezzogiorno dai Bizantini a Federico II, in Storia d'Italia (UTET), III, Torino 1983, pp. 275-282; Minima ...
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DELLA RENA (Della Arena, De Arena, Arena), Cosimo (Cosma)
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze l'8 genn. 1615 (e non 1614, come erroneamente si trova presso molti autori) da Orazio, segretario [...] gli altri progetti di studio che si era prefisso, fra cui le genealogie degli stessi duchi e marchesi, dei re longobardi, degli imperatori del Sacro Romano Impero, delle più importanti famiglie fiorentine, ecc.
Morì il 9 dic. 1696 e fu sepolto ...
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ALTAVILLA, Drogone d'
Raoul Manselli
Figlio di Tancredi d'Altavilla e della sua prima moglie Muriella, segui suo fratello, Guglielmo detto Braccio di Ferro, nell'Italia meridionale, accompagnandolo [...] .
L'importanza dell'A, crebbe quindi notevolmente e divenne, anche dal punto di vista giuridico, pari a quella dei principi longobardi, quando Enrico III, venuto nell'Italia meridionale nel 1047, accettò il 3 febbraio l'omaggio dell'A, come conte di ...
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ADEMARIO (Ademaro)
Nicola Cilento
Figlio di Pietro, tutore di Sicone, il quale era divenuto principe di Salerno in giovanissima età per la morte di Siconolfo, ma era stato estromesso dal trono per gli [...] ad eliminarlo (settembre 861). A., abbacinato, trovò rifugio in Napoli, sempre pronta ad accogliere i principi longobardi dissidenti, per aver pretesto di intervenire nelle loro frequenti contese domestiche.
Fonti e Bibl.: Erchemperti Historia ...
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Ramo orientale dei Goti. La sua differenziazione da quello occidentale (Visigoti) si verificò alla fine del 3° sec. d.C. nella Russia meridionale. Da lì gli O. seguirono gli Unni di Attila in Gallia (451), [...] fu affidato a Narsete, che, con l’aiuto anche di numerosi contingenti germanici (fra cui alcune migliaia di guerrieri longobardi), riuscì a sconfiggere Totila nella battaglia di Tagina (552); il re, ferito, morì nella fuga. L’ulteriore resistenza ...
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Comune della Basilicata (175,43 km2 con 66.393 ab. nel 2020, detti Potentini), capoluogo di provincia e di regione. Sorgendo a 819 m s.l.m., è il più elevato capoluogo di provincia d’Italia dopo Enna. [...] ° sec. a.C.), fu municipio durante l’Impero e saccheggiata dai Goti di Alarico nel 402. Nel 6° sec. fu incorporata dai Longobardi nel ducato di Benevento. Passata nell’847 al principato di Salerno, ne condivise a lungo le sorti. Nel 1269 si ribellò a ...
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La maggiore isola dell’Arcipelago Toscano (223,5 km2), e la più estesa d’Italia dopo la Sicilia e la Sardegna, a 10 km dal continente, da cui la separa il Canale di Piombino. Ha aspetto montuoso (Monte [...] . L’estrazione del ferro fu attiva in tutta l’antichità. In età romana l’E. decadde. Nell’alto Medioevo appartenne ai Longobardi di Toscana e dall’11° sec. ai Pisani che dovettero difenderla dai Saraceni e quindi dai Genovesi che nel 1284 se ne ...
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VITALIANO, santo
Umberto Longo
Secondo il biografo del Liber pontificalis, V. era originario di Segni e figlio di un certo Anastasio. Non si possiedono notizie che lo riguardino precedenti alla sua [...] 185-92; G.P. Bognetti, I rapporti etico-politici tra Oriente e Occidente dal secolo V al secolo VIII, in Id., L'età longobarda, VI, Milano 1968, pp. 3-55; A. Guillou, Régionalisme et indépendance dans l'Empire byzantin au VIIe siècle. L'exemple de l ...
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GISULFO (Gisolfo, Gisulfus, Gisulphus)
Paolo Cherubini
Principe di Salerno, primo di questo nome, nacque da Guaimario (II) e da Gaitelgrima verso il maggio del 930, mentre il padre era impegnato, al [...] XI, in Riv. italiana di numismatica, s. 5, XX (1972), pp. 154, 156, 164; B. Ruggiero, Principi, nobiltà e Chiesa nel Mezzogiorno longobardo. L'esempio di s. Massimo di Salerno, Napoli 1973, pp. 27, 60, 138, 187; A. Carucci, Le lapidi di Alfano I di ...
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GIUSEPPE
Tommaso di Carpegna Falconieri
Nacque presumibilmente alla fine del sec. IX. Figlio del conte Gottifredo "de ducato Spoletino" (m. nel 920 circa), a sua volta figlio di Giuseppe, vassallo imperiale, [...] dei gastaldi, poi conti di Rieti, attestata già dall'anno 821 e in possesso di numerosi beni nella Sabina longobarda e in quella romana. Ebbe una moglie di nome Benedetta, e almeno quattro figli: Atto, Ranieri, Sinibaldo e Gottifredo, documentati ...
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longobardico
longobàrdico agg. [der. di longobardo] (pl. m. -ci). – Dei Longobardi: diritto l., arte l., scrittura l., ecc. (v. longobardo, che oggi è forma più com.).
longobardista
s. m. e f. [der. di longobardo] (pl. m. -i). – Studioso, esegeta dei testi del diritto longobardo, sia con riferimento ai giuristi che nel medioevo fecero oggetto di studio e di commento la raccolta nota col nome di Lombarda...