PONCARALE
Gianmarco Cossandi
– Famiglia bresciana appartenente a quella nobiltà feudale, che deve – come ovunque accade nell’Italia del pieno medioevo – il consolidamento della propria denominazione [...] proprietà fondiarie.
Appare ormai non più riproponibile l’ipotesi avanzata da Fausto Lechi (1977) circa una derivazione longobarda della famiglia, individuando nel territorio di Poncarale un’antica fara, né verificabile quella, pur suggestiva, di ...
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Città della provincia di Napoli (fino al 1927 appartenente a quella di Caserta). È situata a soli 25 m. s. m., per quanto a 24 km. dal Mar Tirreno, nella zona più spiccatamente pianeggiante della Campania, [...] 1050 conte di Aversa, fu dal papa investito del principato nel 1059, e tre anni dopo espulse da Capua quell'ultimo principe longobardo che finì ramingo per le terre già sue.
Col nuovo signore (1062-1078), francese di nascita, lo stato capuano fu un ...
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CASERTAVECCHIA
M. D'Onofrio
(Casa irta, Caserta nei docc. medievali)
Centro della Campania, posto sul pendio del monte Virgo nel gruppo del Tifata, già sede vescovile e comitale, noto come Caserta fino [...] soltanto allo stato di rudere, il castello sorge nel punto più alto del borgo, con fondazioni che risalgono forse all'età longobarda e resti di un più recente bagno arabo. Meglio conservato è l'imponente torrione cilindrico che gli sorge a lato: è ...
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Comune della prov. di Perugia (56,1 km2 con 5003 ab. nel 2007).
È l’antica Mevania, importante centro agricolo e stradale servito dalla Via Flaminia. Forse patria di Properzio, fu diocesi certamente nel [...] alla metà del 9° secolo. Devastata dalle invasioni barbariche nel 6° sec., decadde perdendo anche la sede vescovile; in età longobarda fece parte del ducato di Spoleto. Distrutta nel 1152 da Federico Barbarossa e ancora nel 1249 dal conte di Aquino ...
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Re dei Longobardi, figlio di Audoino e di Rodelinda, è, secondo Paolo Diacono, il decimo re dei Longobardi, i quali, sotto la sua guida, invasero l'Italia. Di grande corporatura, forte guerriero, feroce [...] ; G. Romano, Le dominazioni barbariche in Italia, Milano s. a. [ma 1910], nei buoni studî di A. Crivellucci, In che anno i Longobardi sono entrati in Italia; La data della morte di Alboino; La durata dell'assedio di Pavia; Le chiese cattoliche e i ...
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RIPATICO (portorium, portaticum, ripaticum)
Pier Silverio Leicht
Nell'impero romano si era formato un sistema di tasse che si pagavano in corrispondenza di determinati servizî resi dall'amministrazione [...] si pagava sia per lo sbarco delle merci sui moli del porto, sia anche per il passaggio di certi ponti. Nell'epoca longobarda si trova menzionata, in una donazione del re Desiderio al monastero di Farfa dell'anno 772, l'esenzione dal theloneum, dal ...
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FUSCALDO (A. T., 27-28-29)
Giuseppe Isnardi
Paese della provincia di Cosenza (2700 ab. nel 1921; il nome si vuole derivato da fons calidus per la vicinanza delle Terme dette poi di Guardia Piemontese), [...] posto a 378 m. s. m., su di un contrafforte tirrenico della Catena Costiera paolana. Un Castrum Fuscalidi è citato nell'età longobarda; il paese fu feudo, dopo il 1496, degli Spinelli di Paola che vi costruirono un castello, di cui esistono resti. Il ...
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La Chiesa aquileiese
Giuseppe Cuscito
Aquileia centro religioso della "Venetia"
Introduzione
Tracciare i primi quadri della società cristiana nella "Venetia" non pare possibile senza considerare l'evangelizzazione [...] , p. I o6 (pp. 59-157). Sergio Tavano, Grado. Guida storica e artistica, Udine 1976, pp. 17-18.
95. Carlo Guido Mor, Bizantini e Longobardi sul limite della laguna, in AA.VV., Grado nella storia e nell'arte (A.A., 17, I), Udine 198o, pp. 231-264.
96 ...
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ANSOALDO
Francesco Corvino
Notaio appartenente alla cancelleria del re longobardo Rotari (636-652), visse a Pavia, allora capitale del Regno. Ebbe dal sovrano l'incarico di stendere (ma non di compilare) [...] editto, emanato il 22 nov. 643, che raccoglieva in un corpo le costumanze, o leggi non scritte, della nazione longobarda. Il re Rotari, allo scopo di evitare interpretazioni equivoche delle leggi per errori di trascrizione del testo, stabilì che ...
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Romano (m. Roma 574), successore di Pelagio I, fu consacrato, per il ritardo del riconoscimento imperiale, 4 mesi dopo l'elezione (561). In accordo con il generale bizantino Narsete, che si era stabilito [...] a Roma, ricondusse all'obbedienza romana le Chiese di Ravenna e di Milano; non poté invece comporre lo scisma dei Tre capitoli. Durante il suo pontificato avvenne l'invasione longobarda. Fu sepolto in S. Pietro. ...
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longobardico
longobàrdico agg. [der. di longobardo] (pl. m. -ci). – Dei Longobardi: diritto l., arte l., scrittura l., ecc. (v. longobardo, che oggi è forma più com.).
longobardista
s. m. e f. [der. di longobardo] (pl. m. -i). – Studioso, esegeta dei testi del diritto longobardo, sia con riferimento ai giuristi che nel medioevo fecero oggetto di studio e di commento la raccolta nota col nome di Lombarda...