Nato a Varese il 26 giugno 1827, morto a Roma il 3 giugno 1849. Discepolo di Angelo Fava, trascorse la sua fanciullezza (1835-38) nella villa materna di Adro, e dopo una dimora di due anni in Roma con [...] Dopo i disastri delle armi piemontesi riparò a Vezia presso Lugano, in quella villa Morosini che fu rifugio di tanti esuli lombardi; di là passò in Piemonte, e a Novara rientrò (30 agosto) nel battaglione Manara. Combatté a Novara, e seguite le varie ...
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Pelavicino, Oberto II, marchese
Capo ghibellino (m. Gisalecchio, Pontremoli, 1269). Figlio di un Pelavicino (m. 1217) nipote di Oberto I, di una famiglia che aveva feudi nel Piacentino, nel Parmigiano [...] e nel Cremonese (➔ Pallavicini); fu un capo del partito ghibellino in Lombardia e in Emilia. Con Federico II (1238) combatté contro Brescia, l’anno dopo era vicario imperiale di Lunigiana, nel 1243 (già col titolo di marchese) fu a capo del vicariato ...
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Generale e uomo politico (Valenciennes 1487 o 1488 - Gaeta 1527). Compagno di studî a Bruxelles di Carlo V e poi suo amico, fu (dal 1515) membro del Consiglio, poi (1522-24) viceré di Napoli. Ebbe parte [...] notevole nella campagna del 1524-25 in Lombardia e nella battaglia di Pavia; propose e ottenne, contro il parere di Carlo, duca di Borbone e gran conestabile, e del marchese di Pescara, di condurre Francesco I prigioniero a Madrid. Battuto dalle ...
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GREPPI, Paolo
Elena Puccinelli
Nacque il 23 sett. 1748 a Cazzano Sant'Andrea, in Val Gandino, ultimo dei cinque figli maschi di Antonio e Laura Cotta giunti all'età adulta. Nella stessa Cazzano, che [...] 355-401; E. Riva, P. G.: il destino di un cadetto tra negozio e nobiltà, in Titolati, cadetti e parvenus. Il caso lombardo tra antico regime e Rivoluzione francese, a cura di C. Cremonini, Roma 1999, pp. 77-188; E. Puccinelli, Tra privato e pubblico ...
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CARATTI (Carata, Carate), Francesco
Vera Nanková
Di famiglia originaria di Bissone (Ticino), appartiene a quella schiera di artisti che introdussero nei palazzi e castelli della Boemia il pesante e [...] monumentale stile architettonico che si sviluppò nel sec. XVII specialmente in Lombardia.
Dall'elenco (circa della metà del Seicento) degli abitanti di Bissone che lavoravano all'estero risulta che "Francesco Caratte Architetto et Ingegnere dimora la ...
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Scrittore politico (Piacenza 1767 - Milano 1829). Avviato alla carriera ecclesiastica presso il collegio Alberoni (nel 1793 fu ordinato sacerdote), subì l'influenza del giansenismo e del sensismo del Condillac, [...] avvicinandosi a posizioni filofrancesi e giacobine. Bandito nel 1796 dall'amministrazione generale di Lombardia un concorso sul tema "Quale dei governi liberi meglio convenga alla felicità d'Italia", G. ottenne il premio con una memoria inviata da ...
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Educatore e poligrafo (Lugano 1743 - Pavia 1806). Entrò giovanissimo (1759) nella congregazione dei padri somaschi; fu professore a Milano, poi a Parma all'Accademia dei paggi e (1768) all'università, [...] di nuovo (1772) a Milano nel liceo di Brera; quindi (1786-89) fu direttore generale delle scuole elementari di Lombardia, in cui fece applicare i metodi di J. I. Felbiger, rivelandosi buon organizzatore. Nel 1796, alla venuta dei Francesi, temendo ...
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LOMBROSO, Cesare
Emilio SERVADIO
Ugo SPIRITO
Psichiatra e antropologo, nato a Verona il 6 novembre 1835, morto a Torino il 9 ottobre 1909. Laureatosi nel 1858 a Pavia, cominciò a farsi notare già [...] con la sua tesi, Ricerche sul cretinismo in Lombardia (1859). In questo stesso anno partecipò come medico militare alla guerra contro l'Austria. Accettò quindi di tenere un corso gratuito di psichiatria all'università di Pavia (1862) e nel 1865 ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] nel 1849, fu eletto anche consigliere provinciale di Voghera.
Entrato alla Camera quando si discuteva il progetto sull'unione della Lombardia e delle province venete agli Stati sardi, il D. si schierò a sinistra e votò con l'opposizione, che proprio ...
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LAZZARONI
Daniele Pozzi
Incerta è la ricostruzione delle attività dei L. prima che esse assumessero una forma compiutamente industriale, a fine Ottocento.
Le origini della famiglia dovrebbero essere [...] anni la Lazzaroni era considerata una delle aziende più importanti, per dimensioni e modernità della produzione, dell'industria dolciaria lombarda: nel 1893 l'intero settore della produzione di biscotti, composto da 5 ditte, occupava nella regione 67 ...
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lombard
‹lòmbëd› s. ingl. [dal ted. Lombard(zins) «tasso d’interesse lombardo», poiché nel medioevo i banchieri dell’Italia settentr. erano chiamati spesso lombardi], usato in ital. al
masch. – Tasso di interesse (detto anche tasso lombard)...