COSTANTINO Siculo
Rosario Anastasi
Nacque in Sicilia, forse verso la metà del sec. IX.
Unica fonte di informazione circa l'esistenza di questo personaggio sono le inscriptiones, riportate dai manoscritti [...] una riprova dell'ambiente culturale, nel quale il logos assumeva una importanza incomprensibile alla sensibilità moderna.
Tale : manca, però, nell'epigono la capacità di servirsi del logos, elevato a simbolo, in funzione musicale, e il tono discorsivo ...
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CERETTI, Pietro
Roberto Grita
Nacque ad Intra (oggi Verbania, provincia di Novara) il 24 agosto del 1823 da Pietro e da Caterina Rabbaglietti.
Di famiglia particolarmente agiata, il C. venne affidato [...] dello Spirito non c'è né Idea né Natura. Ciò fa sì che l'essenza della filosofia è lo Spirito assoluto in quanto coscienza assoluta e logos assoluto. Per il C. si può parlare di "panlogismo", nel senso che la sua filosofia è ridotta a dottrina del ...
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PLACIDO, Beniamino
Aldo Claudio Zappalà
PLACIDO, Beniamino. – Terzo di cinque figli (con due sorelle e due fratelli), nacque a Rionero in Vulture, nel Potentino, il 1° febbraio 1929 da Maria Nucci – [...] . Scritti per una festa di compleanno, con disegni di T. Pericoli, Roma 2006. Si veda inoltre: La televisione, il cagnolino, il logos: ricordo di B. P. A. Gnoli, F. Marcoaldi, M. Bettini, G. Pucci ci parlano del grande critico televisivo a partire da ...
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FRACASTORO, Girolamo
Enrico Peruzzi
Nacque a Verona da Paolo Filippo e da Camilla Mascarelli, di origine vicentina, tra il 1476 e il 1478. L'incertezza della data di nascita è dovuta alla contraddittorietà [...] , LXIV (1955), pp. 11-24, e N. Badaloni, Il significato filosofico della discussione sulla salvezza in G. F., in Logos, I (1969), pp. 40-69.
Per l'amplissima bibliografia sul pensiero medico del F., spesso però superficiale e meramente encomiastica ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] soffre del carico di una tensione ideologica che lo irrigidisce come maschera delle sue contrastanti manie dell'eros e del logos. La sua verità come personaggio è imposta dallo scrittore, dall'esterno, dal suo tenace moralismo, e forse risente, come ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] incarnazione simbolica di una nuova metafisica, non una banale morale dell'azione, e, se in essa la sconfitta della ragione, del logos, postula l'azione, questa non è propriamente l'azione dell'uomo, cosicché anche qui il D. non intende penetrare più ...
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lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...
verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...