MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] . Che in Hegel le cose non possano stare altrimenti è evidente: il soggetto della storia è, per lui, l'Idea, il Logos; il fine della storia è che l'Idea pervenga alla piena coscienza di sé, cioè a farsi autocoscienza, Spirito assoluto. Il lungo ...
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PLUTARCO di Cheronea
Arnaldo Momigliano
Storico e filosofo greco. Nacque a Cheronea in Beozia intorno al 50 d. C., figlio di Antibulo, appartenente a famiglia assai distinta del luogo. La sua vita si [...] altre volte è distinto dalla materia. Ma tra la divinità e la natura sono ammesse essenze intermedie attraverso le quali il logos giunge a penetrare nella realtà: sono le essenze, che, seguendo un'idea di Posidonio, P. identifica con gli dei della ...
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MAOMETTO (deformazione europea, risalente al Medioevo. dell'arabo Muḥammad)
Carlo Alfonso Nallino
Fondatore della religione e dello stato musulmano, nato alla Mecca fra il 570 e il 580 d. C., morto a [...] di scelta; molti affermano la preesistenza di M. in cielo ad Adamo e taluno trasforma M. addirittura in una specie di Logos.
Nel Medioevo Bizantini e Latini si sono sbizzarriti a loro volta intorno a M., considerato come turpe eretico o scismatico, e ...
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MARCO AURELIO
Roberto PARIBENI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Roberto PARIBENI
. Imperatore romano dal 7 marzo 161 al 17 marzo 180. Era nato a Roma da M. Annio Vero e da Domizia Lucilla il 26 [...] stata bensì a fondamento anche dello stoicismo classico, ma questo l'aveva più esattamente interpretata come coincidente col logos, divina ragione provvidente alle sorti del mondo: M. A. vi scorge invece il simbolo dell'inevitabile dissoluzione di ...
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ṢŪFISMO
Carlo Alfonso Nallino
. Voce coniata, sotto la forma latina Ssufismus, dal tedesco F. A. Tholuck nel 1821, per rendere l'arabo taṣawwuf che, presso tutti i popoli musulmani, designa ciò che [...] l'ascesi, liberatrice dai vincoli dei sensi e del mondo terreno. Da ciò credenze che riflettono l'idea del demiurgo o del logos e che immaginano aver Dio affidato il governo del mondo a una gerarchia di santi viventi occulti, sommi maestri di ṣūfismo ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] le singole personalità, il benessere collettivo.
È stato riconosciuto (dal Rodenwaldt, 1942, dallo Schweitzer, 1950) che al posto del lògos immanente all'arte greca, i Romani ebbero a porre la res. È una formulazione appropriata, che riguarda il modo ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] il discorso che trasmette tale conoscenza, qualificato da Platone come "mito verosimile" (eikṓs mŷthos) o "discorso verosimile" (eikṓs lógos) proprio perché, dal momento che verte su immagini e non sulla vera realtà che ne costituisce il modello, non ...
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Concili e sinodi
Davide Dainese
Scrivere la storia dei concili in epoca precostantiniana e costantiniana significa ripercorrere un segmento della storia delle società umane, del loro vivere assembleare. [...] . In più si aggiunge il caso romano dello scisma di Novaziano26 – presbitero e colto esponente della cosiddetta teologia del Logos e di posizioni rigoriste entrato in conflitto con Cornelio, che la comunità romana sceglie come proprio vescovo – nel ...
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Costantino nel Codice Teodosiano
La raccolta delle leggi per un nuovo Codice
Rita Lizzi Testa
Nella vastissima bibliografia internazionale su Costantino, per quanto paradossale ciò possa sembrare, non [...] di Alessandria e Antiochia26. Dopo le accuse scambiatesi da Cirillo e Nestorio in relazione al dogma dell’incarnazione del Logos e della maternità della Vergine – madre di Dio, ovvero dell’uomo –, l’intento doveva essere quello di ridefinire una ...
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storiografia
storiografìa
Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Storiografia [...] di far rientrare questa irrazionalità nella storia, come «furore» (thumos), motore delle vicende umane e forza antitetica al logos, la «ragione »; e con Posidonio perciò l’interesse etnografico per i barbari, di cui è proprio il «furore», diventa ...
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lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...
verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...