Civiltà e mondo magico: Croce e De Martino
Roberto Gronda
Alle origini del Mondo magico: il crocianesimo del giovane De Martino
In una delle pagine centrali della Storia come pensiero e come azione [...] di un corso storico di cui era possibile fare la storia, ma non si doveva però cadere nell’errore di considerare storico anche «il logos» e le «vere categorie». Perché, osservava, se si compisse questo passo, se si pensasse cioè a «un mondo senza né ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia politica nel pensiero antico
Federica Pezzoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero politico antico, caratterizzato [...] soltanto dopo l’istituzione della democrazia isonomica di Clistene, con la teoria costituzionale delineata nel dibattito persiano o logos tripolitikos di Erodoto di Alicarnasso (Storie 3, 80-82). Senza contare che poeti come Omero ed Esiodo rivestono ...
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platonismo
Marta Cristiani
Con questo termine si è soliti indicare quel complesso di temi e dottrine, legato all'influsso delle teorie platoniche e alla rielaborazione di esse operato dalla scuola neoplatonica.
Da [...] concezione biblica e cristiana della storia della salvezza, di un piano provvidenziale attuato nel tempo, dell'incarnazione del Logos nella realtà concreta del vivere umano. Contrasti che assumono nell'opera di Origene un valore quasi emblematico, e ...
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musica, filosofia della Grandi teorizzazioni hanno scandito la filosofia della m.: quelle di Pitagora (l’armonia musicale come espressione della più generale armonia del cosmo), di Platone (ancora una [...] attraverso quali modalità argomentative la filosofia ha cercato d’impadronirsi della musica, di renderla commensurabile al logos tradizionale, di considerarla alla stregua di uno dei tanti e possibili ‘oggetti’ della filosofia. La correlazione ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] filosofi, i grandi prosatori per eccellenza, se la prosa, pur dovendo valersi di rappresentazioni, tende ad annullarle nel logos che tutte vuole abbracciarle e pareggiarle nell'unità.
Ma se il Tasso non fu filosofo inventore, proprio perché come ...
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doveri
Anna Lisa Schino
Quello che un'autorità o la nostra coscienza ci obbliga a fare
Ognuno di noi, nel corso della propria vita, si trova di fronte a tutta una serie di doveri: familiari, scolastici, [...] un'autorità da cui la legge deriva. Per l'etica stoica la Natura, cioè una voce superiore all'uomo, quella del Logos universale, rappresenta il principio di razionalità da cui derivano le leggi che regolano la vita umana. La Natura prescrive così a ...
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logaritmo
logaritmo di un numero reale positivo x rispetto a una base a (dove a è un numero reale positivo diverso da 1) è l’esponente y che bisogna attribuire ad a per ottenere x. Si scrive allora y [...] aritmetiche e geometriche»; anche il termine, introdotto da Nepero stesso, proviene dalla fusione dei due termini greci lógos («ragione, rapporto») e arithmós (numero) e identifica il logaritmo come “il numero (cioè l’esponente) della ragione ...
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possibilita
possibilità
Il definirsi di tale concetto si connette strettamente alla più generale riflessione sul concetto di ‘realtà’ o di ‘essere’. Il ‘possibile’ non è infatti un ‘reale’ o ‘ente’, [...] . VIII). Tale prospettiva rovescia la linea tradizionale platonico-agostiniana, che intende le verità eterne e i possibili come contenuto del logos (ossia della mente divina) e archetipi che si impongono a Dio, e fra i quali egli trasceglie in base a ...
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Filosofo greco, nato, secondo la datazione di Apollodoro, nel 341 a. C. a Samo, dove il padre Neocle, ateniese, era cleruco, e morto tra il 271 e il 270 ad Atene. Già in Samo, ancora ragazzo, poté ascoltare [...] della retorica, considerata come inutile: una gnoseologia strettamente empiristico-materialistica non poteva ripor fiducia nel potere del logos, comunque considerato. Caratteristico è che vi siano invece teorizzati, e nell'aspetto di "criterî", quei ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] , a causa della sua mutevolezza, ma può essere oggetto tutt'al più di un discorso, o racconto, verosimile (eikṓs lógos, eikṓs mŷthos), cioè soltanto somigliante alla vera scienza, la quale è possibile solamente a proposito dell'immutabile mondo ...
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lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...
verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...